Un bell'articolo su Rolling Stones in difesa dei pipponi prog

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…che racconta la musica di quand’ero ragazzino. L’immagine è quella di Brain Salad Surgery degli Emerson, Lake & Palmer (grandi pippatori progressive) disegnata dal padre dello xenomorfo di Alien. Hans Rudy Giger.
Anche per me fu la musica ad avvicinarmi alla fantascienza, in particolare quel disco.

L’articolo, molto bello e molto preciso qui

più i dischi di impipponiscono

perché la new wave cominci a ricuperare

Questa dipende: ci potrebbe stare, ma solo se il tipo avesse passato davvero un periodo ad ascoltare gli Stones e basta.

Se ascoltavo solo gli Stones cosa imparavo?

C’è anche una ripetizione della parola “vero” che stona. E non dico niente della punteggiatura, ma ne avrei così da segnalare.

Per il resto, anche bello; per quanto, non sono così convinto che, negli anni 70, servisse ascoltare la musica di quei musicisti per scoprire le filosofie indiane o altre cose dei tempi.

Anche il correttore di bozze è partito in India per ricuperare le filosofie orientali

Io sto recuperando ora quello che mi son perso quando ero piccolo, tra cui i Van der Graf Generator, di cui ho sempre adorato, fin da piccolo, le copertine.
Ma il prog in generale, sia classico che moderno, mi piace moltissimo.

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Fai benissimo, e i VdGG sono strepitosi. Anche i dischi di Peter Hammill da solista, il cantante, sono da recuperare

L’unico problema del prog è che l’ambiente degli estimatori è da sempre è infestato dai Riccardoni Riccardone - Nonciclopedia

In realtà, se una musica dà qualcosa di extra, spesso e volentieri è merito dell’ascoltatore che ha curiosità ed interesse, perché molti artisti hanno avuto influenze disparate. Coi ROlling Stones avresti consociuto il sitar e scale non occidentali tanto per dire.
Cmq la new wave ha più in comune con il il ritmo motorik del kraut che con il prog, visto che di assoli e di lunghe elucubrazioni strumentali raramente ci sono.

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Ecco. Poi vabbè, se hai 12/15 anni e i tuoi amici si intrippano di qualche filosofia, alla fine qualcosa vai a guardare pure tu.

Ecco come si chiamava quella roba che fumavano, si chiamava filosofia

Negli anni '70 sì. Dovevi vedere che razza di Chomsky si calavano negli anni '90.

ma anche molto Spinoza (Spino per gli amici)

Letto tutto. Interessante ma soprattuto divertente. Mi sembra la solita vecchia storia,che si ripete all’infinito,per qualunque genere. Inizi, scoperte, ascesa, trionfo, consolidamento, capolavori, imitazioni, manierismo, noia, calo, discesa, disinteresse…e arriva qualcos’altro…Altro ciclo altra corsa, e io pago…

Io alcuni generi li amo, altri non li sopporto, ma detto questo, c’è bella musica e musica meno bella, e la divisiione in generi (peraltro sempre complicata) lascia il tempo che trova.

Di tempo ne ho abbastanza per fare dicotomie nanometriche. Ho anche il ministro del’ossessione dalla mia parte (o devo fare un’altro giro all’angolo del ricatto?), quindi non mi sfidare che ne va della creazione dell’enciclopedia galattica dei generi musicali in 60! volumi, tutti orbitanti come un anello attorno ad un pianeta ancora non prescisato.

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Fattoriale? Chiedo per HC.

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