…che racconta la musica di quand’ero ragazzino. L’immagine è quella di Brain Salad Surgery degli Emerson, Lake & Palmer (grandi pippatori progressive) disegnata dal padre dello xenomorfo di Alien. Hans Rudy Giger.
Anche per me fu la musica ad avvicinarmi alla fantascienza, in particolare quel disco.
Questa dipende: ci potrebbe stare, ma solo se il tipo avesse passato davvero un periodo ad ascoltare gli Stones e basta.
Se ascoltavo solo gli Stones cosa imparavo?
C’è anche una ripetizione della parola “vero” che stona. E non dico niente della punteggiatura, ma ne avrei così da segnalare.
Per il resto, anche bello; per quanto, non sono così convinto che, negli anni 70, servisse ascoltare la musica di quei musicisti per scoprire le filosofie indiane o altre cose dei tempi.
Io sto recuperando ora quello che mi son perso quando ero piccolo, tra cui i Van der Graf Generator, di cui ho sempre adorato, fin da piccolo, le copertine.
Ma il prog in generale, sia classico che moderno, mi piace moltissimo.
In realtà, se una musica dà qualcosa di extra, spesso e volentieri è merito dell’ascoltatore che ha curiosità ed interesse, perché molti artisti hanno avuto influenze disparate. Coi ROlling Stones avresti consociuto il sitar e scale non occidentali tanto per dire.
Cmq la new wave ha più in comune con il il ritmo motorik del kraut che con il prog, visto che di assoli e di lunghe elucubrazioni strumentali raramente ci sono.
Letto tutto. Interessante ma soprattuto divertente. Mi sembra la solita vecchia storia,che si ripete all’infinito,per qualunque genere. Inizi, scoperte, ascesa, trionfo, consolidamento, capolavori, imitazioni, manierismo, noia, calo, discesa, disinteresse…e arriva qualcos’altro…Altro ciclo altra corsa, e io pago…
Io alcuni generi li amo, altri non li sopporto, ma detto questo, c’è bella musica e musica meno bella, e la divisiione in generi (peraltro sempre complicata) lascia il tempo che trova.
Di tempo ne ho abbastanza per fare dicotomie nanometriche. Ho anche il ministro del’ossessione dalla mia parte (o devo fare un’altro giro all’angolo del ricatto?), quindi non mi sfidare che ne va della creazione dell’enciclopedia galattica dei generi musicali in 60! volumi, tutti orbitanti come un anello attorno ad un pianeta ancora non prescisato.