Un articolo su Nicoletta Vallorani

Un buon articolo, anche se avrei da eccepire qualcosina. Uno su tutti, il termine stra abusato di CP (cyberpunk) è ben poco capito. Soprattutto se si crede che nel CP il cyborg sia il.mostro, quando è esattamente il contrario.

Ecco. Capisco poco di CyberPunk, a parte i cyborg punkabbestia, ma pareva anche a me che non fossero loro i cattivi, di base

Guarda non so bene da dove vengano tanti stereotipi, quando gli scrittori fondatori come Sterling con la scismatrice o Rudy Rucker con il suo transumanesimo mostravano tutto fuorché città fumose e una atmosfera apocalittica.

Il CP ha sempre portato avanti idee decisamente poco condivise, come appunto l’idea che i cambiamenti sull’uomo sia appunto positivi. E provenendo dagli USA hanno anche una idea sia libertaria che liberista, cosa che in Europa guai.

Anziché cyborg e realtà virtuale il CP era evoluzione forzata e tecnologie dal basso.

L’articolo però è su NV, non sul CP. Probabilmente l’articolo orbita attorno alla visione che NV ha del CP, che poi è quello che viene declinato dalla trilogia dello sprawl in poi.
A parte questo, mi rendo conto che la Vallorani credo pure di averla letta, credo proprio in Dream Box. Ma vai te a sapere, son passati ennemila anni.