Titolo: The Shining
Titolo originale: The Shining
Serie: (utoconclusivo
Autore: Stephen King
Editore: Bompiani
Genere: Horror
Lingua Edizione: Italiano
Data d’uscita: 2024
Pagine: 560
ISBN: 9788830110526
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Sinossi:
L’Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d’inverno, quando l’albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all’Overlook, ed è allora che le forze del male si scatenano con rinnovato impeto: la famiglia si trova avvolta ben presto in un’atmosfera sinistra. Dinanzi a Danny, dotato di un potere extrasensoriale, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell’albergo, ma mentre il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne cade vittima.
Opinione:
24 ore di lettura praticamente senza sosta: una cosa inspiegabile. Calcolate che me lo sono pure sognato questa notte. Scrivere delle opinioni su “The Shining” non è semplice, allora ho deciso di buttare delle idee sparse. In generale ci troviamo di fronte ad un altro romanzo meraviglioso scritto da King ma la sua complessità è data da una moltitudine di fattori.
Jack Torrence è un uomo a cui la vita è sfuggita di mano ed è riuscita a riprenderla appena in tempo ma gli errori sono stati tanti e molto pesanti e questo lo segnerà per sempre. King scrive dell’alcolismo di Jack con molto realismo e con molta asciuttezza, senza fronzoli eccessivi. Questo rende il tutto particolarmente angosciante: il problema di Jack Torrence è il problema di migliaia di persone nel mondo!
Danny, il figlio, è onestamente descritto con un sincero amore e con un’innocenza che fanno stringere il cuore. Anche la moglie Wendy è descritta veramente bene nella sua tristezza e nella sua malinconia di una vita ormai condannata alla mediocrità e tendente al fallimento.
Ci sono delle ottime descrizioni emotive come quella che Jack prova per il figlio quando lo vede disciplinato e ordinato, un bambino “per bene” e allora King usa frasi come “un’ondata di amore quasi disperato“. La disperazione non è mai una sensazione buona ed il suo utilizzo in questo contesto è veramente interessante. Così come è molto realistica la sensazione di rabbia descritta come “una belva tenuta ad un guinzaglio logoro”
Il libro è molto diverso dal film e offre molti più momenti di tensione.