Terremoti

Tra scienza, coscienza e anche un po’ di sana fifa.

Io parto dall’ultima, per la scienza, lancio il guanto di sfida al @Tobanis che, ultimamente, era bello carico…

la pagina ocnsete di cercare da una certa magnitudine, i tutto il mondo o nel mediterraneo o solo in Italia, da 7 a 365 giorni indietro. E di rodirare i risultati per data, zona o forza del terremoto.
Così possiamo dormire preoccupati.

Io ripartirei da qui:

Vorrei capire come si è arrivati a una tale stima.

…organizzato dal Circolo Savoia Rotary International Club Napoli e dal CNR

mi pare spieghi le cifre.

Tanto si sa già che alla fine ognuno dovrà cavarsela coi suoi mezzi.

A proposito, qualcuno ha un elicottero da prestarmi?

Ti consiglio la App Terremoti Italia (icona una crepa sul suolo), che ho da un pezzo. La puoi settare a piacere, io ad esempio ho messo minimo 2,0 Richter (è molto poco) e max 150 km da dove abito.

I dati che pesca poi sono quelli ufficiali, tieni conto che dopo 15’ dalla scossa (max) già ti dà tutto.

C’avevo un’app Terremoti, ma alla fine l’ho disinstallata: troppo stress in conto terzi (e, se me lo dici 15 minuti dopo, forse faccio prima a informarti io, del caso fosse vicino e robusto…)

Infatti io non ho bisogno dell’app per sapere dei terremoti in zona (e mi è capitato di percepire anche quelli di altre regioni - Umbria, Marche, ecc. - se abbastanza forti).

E a che servirebbe…?

  • se non è tanto forte che non lo senti, beh, pazienza
  • se è così forte da sentirlo, beh, l’hai sentito e lo sai prima della app.

Questo va nel “riassunto delle puntate precedenti”:

Questo mi sa molto di fatalismo :smile: ma più seriamente, beh, serve a vedere dove è successo, a che ora, quanto forte, etc…le informazioni, insomma, la curiosità scientifica, il sale della vita, o uno dei condimenti, perlomeno.

Ancora più seriamente: se qua a Padova si balla e vedo che l’epicentro è stato a Milano, so da subito che a Milano sono GRAN C****I AMARI…ma per dire, eh.

Io sono pure iscritto all’INGV e ad ogni scossa importante mi arriva in automatico l’email “Hai sentito il terremoto?” un semplice questionario con il quale loro ottengono un sacco di dati.

Non è fatalismo, è pragmatismo. Le informazioni che ti può dare l’INGV sono statistiche, ma la loro utilità in termini di prevenzione o gestione dell’emergenza è, diciamo, \epsilon, 0 \lt \epsilon \lt r, \forall r \in \mathbb{R}^+ .

Diverso sarebbe se parlassimo di strumenti come IT-Alert, che oltre ad avvertirti della situazione di emergenza dovrebbe portare indicazioni pratiche come quali zone evitare, quali comportamenti tenere, eccetera.

Quel che intendo dire è che l’utilità è molto diversa tra chi l’emergenza la vive da spettatore o da chi la vive di persona. E il questionario di INGV è assolutamente utile.

Tra l’altro non so se lo sai ma anche google ha tra i vari progetti un sistema di raccolta informazioni che utilizza i sensori accelerometrici degli smartphone. Però ignoro la sua reale efficacia[1].


  1. al netto delle informazioni che pubblicano i giornali, i quali non distinuguono un paper scientifico da una velina del reparto marketing. ↩︎

Da un commento sul Post:

Ho incontrato ieri sul tram una bella signora napoletana che mi ha raccontato di aver deciso di trasferirsi a Milano perché sfinita dai continui terremoti degli ultimi mesi.

Mi ha fatto tornare in mente che a Milano c’è anche un ramo della mia famiglia trasferitosi nel dopoguerra, ma non li ho mai conosciuti.

Altri giargiana tra noi…Ma solo se prendete casa in periferia. Se la prendete in centro, altri bauscia…

Però occhio che poi finisce così:

Non so, sta di fatto che se cerco su internet il mio cognome i primi a spuntare sono loro, o meglio il loro studio legale.

Beh, ma solo la ricerca del cognome, non è un buon sistema: potrebbero essere parenti così alla lontana da non essere più parenti per nessuno.

Non hai fratelli, sorelle, cugini, nipoti viaggiatori?

So esattamente chi era il fondatore di quello studio legale: uno dei fratelli di mio nonno. Quello che ignoro è se i suoi discendenti abbiano davvero ancora voce in capitolo lì, o se sia rimasto giusto il nome (cognome).

Dunque, il mio fratello superstite vive nel Lazio, come anche vari zii e cugini (Roma). Poi ho altri zii e cugini in Brasile, e altri parenti qua e là nel nostro paese.
Per quanto riguarda parenti molto alla lontana, mio fratello ha una pagina Fb grazie alla quale ne ha rintracciati vari sparsi per il mondo.

Ecco! I soliti naviganti…

Beh, ma anche Roma, perché no? Di sicuro è meno sismica, no? Sarà mica perché poi, oltre al Babbano, ti stalkera @fantawriter?

Non te preoccupare che che salvini vi fa un ponte che va a Ischia :rofl:, come a messina.
Immagino già lo slogan “Un Vulcano, Un Ponte”.

Di certo cinquant’anni dopo, nel bel mezzo di una nuova fase di intenso sollevamento, la coesistenza con il bradisismo nei Campi Flegrei rimane un rompicapo irrisolto. Mancano le vie di fuga e su quelle poche si fa poca manutenzione. Il patrimonio immobiliare pubblico e privato è vetusto o non è stato messo in sicurezza antisismica (il 76% degli edifici nell’area metropolitana di Napoli non è a norma)[…]

La verità è che se capitasse un terremoto forte o addirittura un’eruzione sarebbe il caos. La Protezione Civile ha piani definiti su carta ma “liberare” in emergenza un’area così congestionata come la città metropolitana di Napoli, sarebbe complicatissimo. Secondo i calcoli di Legambiente Campania, “volendo evacuare la zona rossa dovrebbero muoversi contemporaneamente 240mila auto private in 72 ore di allarme. Molto difficile per la viabilità esistente.”

Qui è già problematica la circolazione ordinaria. Nelle giornate piovose, poi, non ne parliamo. Chi può fa bene a sgombrare fin d’ora.