Termidoro

Termidoro

Appena conquistata la Terra, il governo della colonia marziana fece dei cambiamenti per integrare le economie dei due pianeti.

La prima riforma fu quella di ricondurre il calendario terrestre a quello di Marte: l’anno divenne di 686 giorni, la settimana di 13 giorni e questi di 24h 37’; le feste furono ricondotte a quelle marziane.

Rimase salda la festa di San Jabba del 1 marzo, martire del DPT.

Dal punto di vista pratico, questo significava avere solo un giorno di riposo ogni 13, tuttavia il governo marziano garantì le 5 settimane di ferie l’anno.

La seconda riforma fu quella di tassare l’ossigeno a 10 €M al m³.

Questa tassa è sempre stata una spada di damocle sul popolo che viveva nello spazio, tassa che cresceva di anno in anno a causa dell’obsolescenza delle apparecchiature e dei sempre più scarsi approvvigionamenti.

Se Marte pagava questa tassa, allora anche la Terra doveva pagarla!

Questi innovazioni poliche, economiche e fiscali ebbero un forte impatto sulla Terra tanto da indurre i sui abitanti a insorgere contro gli occupanti.

Il loro gesto fu vano, furono tutti massacrati, non rimase più nessun abitante della terra.

Questa situazione permise ai marziani di emigrare in massa sul pianeta libero e cominciare una nuova vita.

Ora Marte è deserta, sono rimaste solo le strutture sventrate, ormai cimeli storici.

Il nuovo governo marziano insediato sulla terra ha appena decretato che la tassa sull’ossigeno sarà ridotta del 60%.

Feste di giubilo nelle piazze di tutto il mondo!

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Il Jabba non fu martirizzato abbastanza!

:rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Il problema è che potrebbe essere vera, soprattutto l’ultima parte.

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DPT: Difterite, pertosse, tetano?
:+1:

DontPanicTen

No.

Se metti “sempre” in mezzo, non è più “degli” ma “dei”.

Oppure metti sempre più scarsi dopo.

Corretto

Grazie

Cosa mi hai fatto ricordare… Questo lo scrissi sul mio blog su Splinder millemila anni fa

Anniversario

12 Prairal , 217 Ep.Riv. (18 giugno 2006 d.C.)

Il capitano Lassalle si preparò a celebrare l’anniversario della battaglia di Waterloo nell’avamposto sperduto della Repubblica. Anche nel cassetto ermetico dove era stata conservata accuratamente la sua divisa da cerimonia riuscì a trovare granelli dell’onnipresente polvere rossa. Il deserto lì fuori, era addormentato da milioni di anni solo in apparenza. In realtà fingeva e tramava sotto la sabbia.
Non avrebbe mai accettato l’invasione degli uomini e il loro precario avamposto.
Per un attimo Lassalle smise di lottare con la polvere rossa e guardò fuori dalla finestra.
Davanti a lui si stendevano a perdita d’occhio le colline pietrose, traforate con pazienza dalla colonia industriale. A quei miseri tuguri si aggrappavano fino all’ultimo i disperati che arrivavano fin laggiù: minatori, operai, dissidenti. Per la maggior parte esiliati a causa di reati politici inventati appositamente per loro dalla madre patria.
La loro unica prospettiva era una breve vita di sofferenza e fatica nelle miniere o nelle serre.
Ma anche i loro guardiani dovevano scontare qualche peccato: la madre patria non mandava certo i suoi uomini migliori a comandare la guarnigione della Legione Straniera, il 5eme Regiment “Alsace” del forte Le Désespéré.
Era il nome ufficiale che veniva scritto nei documenti burocratici.
Perfetto per quella banda di aguzzini, ex tagliagole e mai pentiti assassini di tutto il mondo, distinguibili dal resto della feccia unicamente per la divisa e il chepì un tempo bianchi. Sull’orizzonte continuava a brillare crudele la stella azzurra che Lassalle cercava di ignorare.
Gli ricordava il motivo per cui anche lui era stato assegnato al comando del forte Le Désespéré… A volte si diceva che fosse valsa la pena. A volte si sarebbe infilato una palla di piombo al pensiero
delle dolci notti di Bagdad, quando un’altra persona, un ingenuo ufficiale di fresca nomina si era innamorato di una misteriosa dama dagli occhi di cerbiatto
Lassalle cercò di ricacciare il ricordo del sorriso intravisto nel velo di seta.
Le sue ardenti parole.
E poi tutte le notti di passione sotto il cielo d’oriente, i giardini segreti, gli ombrosi corridoi che si riempivano di sussurri e di risate.
La camera di lei nascosta in un’ala abbandonata del palazzo, l’alcova profumata, l’inespugnabile nido d’amore tra le cortine di organza.
Quando li scoprirono, lei, la figlia del Gran Visir, fu esiliata in un collegio in Europa mentre lui dovette scegliere se lasciare l’esercito o partire per l’ignoto.
Solo troppo tardi scoprì che l’ignoto aveva a che fare con lo squallore del forte Le Désespéré.
«Maledetta polvere rossa!» sbottò Lassalle cercando di allontanare i ricordi di una vita ormai lontana migliaia di secoli e milioni di chilometri.
Raddrizzò le spalline cadenti e sistemò la fusciacca col tricolore regolamentare sui fianchi.
La sua faccia scavata continuava a sembrare quella di un uomo braccato e senza speranza, uno fra i tanti disperati della colonia.
Infilò il casco e regolò i manometri. Così bardato scese nella squallida camera stagna che si apriva sulla piazza d’armi del forte. Esitò prima di calpestare la terra rossa, poi si decise a inalare l’aria che odorava di ruggine e partì con il passo marziale e orgoglioso che l’aveva reso protagonista di tutte le parate in accademia. Ora sembrava solo una saltellante imitazione, in quel pezzo di deserto marziano a malapena difeso da rozzi muri di cemento.
La bandiera avrebbe ondeggiato appena nella tenue atmosfera del pianeta rosso, ma ogni cerimonia iniziava così. Anche quella per celebrare la vittoria di Napoleone a Waterloo e la nascita della Repubblica Rivoluzionaria Europea.
Poco sopra le mura la stella azzurra appena sorta gli fece nuovamente desiderare che le cose fossero andate in un modo diverso.

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Oh, che figata, un altro ex-splinderiano.

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Bello Jabba! :slight_smile:

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@salvatore.mulliri

Wow complimenti.

Scrivi benissimo!

E cmq io ero a Waterloo il 18/ 6/2015 anno del bicentenario.
5000 figuranti… e un pazzoide che ha gridato urrà quando è passato il personaggio di Napoleone.

:innocent:

Che invidia! Mi sarebbe piaciuto esserci!

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Spettacolare. Tra le altre cose “I duellanti” di Ridley Scott (ambientato in quel periodo) è uno dei miei film preferiti

Confermo: è tutto approvato.

Segnalato per apologia di reato.

È solo un’ideuzza con un po’ di mestiere, giusto per giocare sui preconcetti del lettore: legione straniera=deserto del Nord Africa + atmosfera coloniale e linguaggio da romanzo fin de siècle. Disvelamento 1= il deserto si trova su Marte, disvelamento 2= Napoleone ha vinto a Waterloo, disvelamento 3 = l’Europa è unita da due secoli e da tempo ha colonizzato Marte. Un esercizio di scrittura con qualche limite formale. Non lo dico per falsa modestia

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@salvatore.mulliri
Mi ero perso il tuo scritto, apri un thread nuovo la prossima volta. :wink:

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