T-1452b il pianeta oceanico

Il pensiero mi è corso immediatamente a interstellar, anche evidentemente il campo gravitazionale non sono sufficienti a generare le ondate viste nel film.

Se non erro anche ne la Fondazione c’è un pianeta oceanico. Dalle parti di Sirio se nn ricordo male.

Nella Foundation di Apple, in quella di Asimov non mi pare.

Eppure ho come un ricordo. In fondazione e terra.

Quando hai accennato alla cosa, mi è parso di ricordare, poi ho controllato nelle pagine wiki e no, non c’è accenno.
In verità ci sono due casi di pianeti disabitati: Aurora, in cui la natura si è ripresa i suoi spazi e il gruppo di viaggiatori costituito da Trevize, Pelorat e Bliss viene attaccato da branchi di lupi selvaggi e devono scappare. E l’ultimo pianeta dei tre della lista ottenuta su Comporellen, chiamato Melpomenia, disabitato e la cui atmosfera è evaporata.
Ho controllato anche L’orlo della fondazione ma non ci sono pianeti simili. Potrebbe essere invece fatto accenno nei primi libri, anche se a memoria non mi sovviene, come pianeta originario dell’assistente di Seldon, ma sono abbastanza sicuro che si tratti di un dettaglio apocrifo introdotto nella sceneggiatura di Apple.

Ma potrei sbagliarmi.

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leggevo su wiki

“L’acqua è molto diffusa nell’universo e i pianeti oceano potrebbero esserlo anch’essi”

Davvero l’acqua è molto diffusa? Non lo sapevo - però controllando pare che sia proprio così.

Immagino per lo più come ghiaccio.

Che sia molto diffusa, non so, fino ad ora non pare che abbondi nel sistema solare… Mah.
La cosa che mi ha incuriosito è che la quantità di acqua sul pianeta non è solo un po’ più alta di quella sulla terra… Lo è enormemente. Mi par di capire che pianeti come la terra con terre emerse siano in realtà una rarità.

Chissà:

Certo se è successo qui non vedo perché non dovrebbe essere accaduto altrove.

Un conto è dire che sia possibile, un altro sostenere che sia frequente.

Per la visione limitata che abbiamo, pare che, per quanto possibile, sia tendenzialmente raro. Poi magari basta svoltare l’angolo dopo la seconda stella a destra, però attenderei evidenze più concrete - che poi: prendi Marte: pare ne avesse (forse, eh?), ma l’ha persa pressoché tutta. Cioè, non basta tu ce l’abbia, serve pure che la conservi in uno stato liquido.

Da:

Non ho detto che sia frequente, ma dato l’elevatissimo (astronomico, è il caso di dirlo) numero di possibilità, non vedo perché non debbano esserci molti altri casi.

Di base sono d’accordo, nella pratica contesto questo:
“molti” quanti? Un milione su milioni di miliardi è molto?
Allora anche uno su un miliardo è “molto”. Vai, che il prossimo week end si fa 6 al superenalotto giocando una singola schedina (che ci sta ben una probabilità su 600 milioni e rotti, è praticamente il doppio! - beh, quasi).

Hai voglia di polemizzare?

No, però c’è un punto su cui secondo me ha ragione.
Tanto, poco, uno su un miliardo, che senso ha? Non lo sappiamo.
Le condizioni potrebbero essere così complesse, anche da rendere la nostra situazione unica. Se vi sembra improbabile a sua volta, può essere, ma anche no. Quando si hanno così tante variabili, l’esplosione combinatoria è dietro l’angolo.
L’unica cosa che possiamo dedurre dalla nostra esperienza diretta (dal fatto cioè che viviamo su un pianeta fatto ad un certo modo) è che queste condizioni sono possibili, quanto siano frequenti, non ce lo dicono di certo. E l’esperienza non aiuta, anzi.

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Assolutamente no. @HC lo ha capito e forse ti ha spiegato meglio cosa intendevo: possibile, sì; per la frequenza (ovvero il “molto” o il “poco”), chissà. A vista (sistema solare, per dire) pare non così probabile in un tempo dato, ma nell’Universo e in questo “nostro” istante (degli ultimi 50.000 anni), appunto, chissà.