Per inaugurare questa sezione vi presenterò un gioco in prima persona: Subnautica
Subnautica è un videogioco di sopravvivenza cosiddetto open world (ovvero si sviluppa in un unico livello tutto esplorabile e del quale ogni parte rimane sempre accessibile).
Pubblicato nel 2018 da Unknown Worlds Entertainment fu all’epoca molto innovativo per l’ambientazione aliena principalmente subacquea, come d’altronde si intuisce dal titolo.
Nel gioco, il protagonista deve tentare di sopravvivere su 4546B, un pianeta oceanico, sfruttandone le risorse naturali e studiando le creature indigene, ma soprattutto cercando di non essere divorato da loro.
Il preludio è da manuale, l’astronave madre sta per esplodere e il protagonista si rifugia in una capsula che precipita sul pianeta oceanico. Al risveglio del rientro un po’ troppo brusco scopre che la capsula ha bisogno di riparazioni, ma ha disposizione un replicatore che gli permetterà di sintetizzare cibo, utensili e, dopo aver acquisito gli adeguati progetti, persino mezzi di trasporto e alloggi.
Il meccanismo di sopravvivenza è semplice: esplora, analizza, recupera, costruisci. Tutto fila liscio fino a quando le cose non cominciano a complicarsi per il protagonista: dovrà impedire che il relitto della sua ex-nave madre devasti l’ambiente circostante, e scoprirà che il pianeta era già stato obiettivo di una spedizione alla ricerca delle tracce di un’antica civiltà tecnologica.
Subnautica ha ormai cinque anni, ma sono portati benissimo: i vari ambienti sottomarini sono sempre suggestivi, coinvolgenti e molto curati. La singolare ecologia è bizzarra, ma convincente come nei migliori romanzi di Vance. La trama, estremamente curata, è basata sul ritrovamento di indizi sapientemente dispersi in tutta la mappa.
Ma, soprattutto, ha un sonoro da urlo (di paura, quando qualche leviatano arriva di soppiatto e cerca di stritolare il tuo mini sottomarino), colonna sonora che cambia in modo intelligente in base all’ambientazione e al livello di minaccia, catapultando il giocatore dall’atmosfera rilassante, tipica di un documentario sulla barriera corallina, a quella di una scena da film Alien (se ce ne fosse uno dove l’unica arma a disposizione è un coltellino).
Per quanto mi riguarda è stato uno dei primi giochi con ambientazione fantascientifica che mi ha riportato indietro ai tempi di letture come “Naufragio” di Charles Logan, cioè una di quelle alla Robinson Crusoe, però con gadget fantascientifici.
Giocatelo su un PC con una buona scheda grafica, possibilmente in cuffia per non perdere la bellezza della colonna sonora, magari in compagnia, divertendovi a prendere decisioni insieme riguardo alla sopravvivenza del vostro personaggio o su come arredare la vostra base.
Subnautica è acquistabile su Steam - piattaforma che consiglio vivamente anche per tanti altri titoli indie - se non siete già iscritti, iscrivetevi e mettete il gioco nella vostra lista dei desideri perché spesso ci sono delle offerte.
Ah… dimenticavo ha anche un sequel: Subnautica - below zero bello anch’esso.
Ci si diverte anche a costruire basi sottomarine. Fate uscire il Jaques Cousteau che è in voi!
Il cattivone, se possibile girate alla larga
Il bello di Subnautica è che non sempre è necessario correre in giro, ci si può anche rilassare e mangiare del buon pesce processato