Be’, i protagonisti del film non erano certo Maestri…
Che stai a dire? Non lo sai che, nel mondo virtuale, tutti sono maestri e nessuno imbroglia?
(che ho fatto una decina di partite contro degli apparenti 1100 e ne ho perse la maggior parte. Poi ho affrontato uno, sulla carta virtuale, più forte di me di 200 punti elo. Mica vero che mi è uscita una partita quasi perfetta? Il segreto però in questo caso era che lui ha commesso un blunder pazzesco in apertura, io sono andato in vantaggio e da lì era difficile sbagliare - almeno secondo me)
In pratica con questa nuova versione della scacchiera non c’è bisogno di app o smartphone per giocare su Chess dot com. Bene. E con altri siti? Immagino di sì.
Lascia ancora a desiderare comunque il design, con tutte quelle luminarie natalizie.
Butto lì un PoV.
Sebbene in linea teorica l’avere un oggetto svincolato dallo smartphone mi sembrerebbe una cosa furba, l’esperienza con le SmartTV di marca con sistema chiuso (Sony non android nella fattispecie) mi suggerisce che questo genere di oggetti siano soggetti a obsolescenza molto rapida. Le API e i servizi del web evolvono molto rapidamente e spesso questi produttori di firmware proprietario non riescono né vogliono stare dietro a tale evoluzione e quindi i firmware nascono e si stabilizzano abbastanza rapidamente, senza subire aggiornamenti, e perdono presto il passo.
Ad esempio, il mio lettore musicale FIIO pur basato su Android, si è presso perso un pezzo di spotify e almeno una funzione è andata perduta.
Quello del sistema chiuso è in effetti un problema. Siamo già al punto in cui c’è chi si lamenta perché con alcune scacchiere diventa difficile restare connessi a Chess dot com (a volte si viene automaticamente bannati come cheaters!).
In un contesto del genere, complimenti a chi continua a dedicarsi a progetti come questo:
https://chessconnect.de
Sai che non lo conoscevo proprio?
Aggiungo, su questa base: ovviamente il discorso cambia se l’oggetto esporta un qualche tipo di protocollo aperto o standard. In tal caso, l’integrazione con eventuali PC o Dispoisitivi mobili diventa possibile e quindi cio’ permette di ovviare al problema.
È nata a settembre per iniziativa di un paio di utenti di Chess dot com; “amatorialmente”, si potrebbe dire, ma sta migliorando rapidamente e ha già vari estimatori. In alcuni casi sembra funzionare meglio delle App “ufficiali”, e con meno limitazioni.
Ah, però, queste non le conoscevo (dagli anni '80):
The Milton Bradley is a “robot” chess computer which moves its own pieces by means of a plotter type mechanism under a touch sensory chessboard. Motors drive belts which pull an electro-magnet up and down two metal rods in the x and y axes. This picks up the required piece, they all have magnets in the bottom, and moves it to its destination square. Any pieces in the way are shuffled out of the way and back again. Any captured pieces are moved to the alloted spaces at the side of the board. It is a fascinating process to watch.
Chissà se erano soggette a guasti. Comunque se ne trovano ancora in vendita.
La Chessup2 è ora disponibile:
Tutto considerato, è probabilmente la e-board sulla quale punterei se volessi acquistarne una.
Ma per ora continuerò a giocare sul tablet…
Ogni tanto qualcuno - stavolta la Chessnut - prova a riproporre scacchiere con pezzi semoventi:
La perplessità - oltre al prezzo - riguarda sempre l’affidabilità di tali prodotti. Quanto saranno soggetti a guasti?
Mah, una stampante 3D si muove decisamente di più.
Probabilmente è invece il costo vs utilità.
Concordo, è più per chi ama il genere. Personalmente mi piace spostare i pezzi di entrambi i colori.
le cose robotiche. Tipo i distributori di bottigliette di acqua con bracci semoventi: ho un collega che ogni tanto va a prendersela solo per vedere il meccanismo in fuzione…
Intanto la Chessup2 ha avuto qualche problemino - fisiologico, quando si tratta di nuovi prodotti - riguardante alcuni scacchi difettosi, cioè non rilevati dalla scacchiera, che verranno sostituiti gratuitamente (stimano che sia un problema che riguardi all’incirca il 2% degli acquirenti, e che non si verificherà con le prossime spedizioni); più qualche bug, che fisseranno coi prossimi aggiornamenti del firmware.
La sensazione è che abbiano cercato di affrettare i tempi di consegna per essere pronti per il Natale; comunque non si può negare che siano molto disponibili ad assistere i clienti (rispondono puntualmente anche nel forum di Chess dot com).
Forse la mia principale perplessità riguarda ancora l’estetica del loro prodotto…
Ho scoperto l’esistenza della app mobile “lichess beta” che, oltre ad avere un design decisamente più moderno, stile chess*com, ma senza gli adv, ha accesso diretto ai bot.
Questa è per me la pietra tombale su chess*com.
Sto pensando anche di fare una donazione periodica a lichess.
Facci sapere come ti trovi coi loro bot.
Senza averli provati, vedo due punti molto positivi.
- Non sono fatti da lichess ma dalla community, quindi mi aspetto “stili di gioco” molto diversi. Non perché qualcuno lì ha differenziati cambiando qualche parametro del motore, ma perché sono effettivamente motori diversi.
- Il punteggio non è stabilito dal progettista, ma dai successi o sconfitte. E quindi mi aspetto che un 1834 sia effettivamente un software che si è guadagnato quel punteggio. Indicativo che il punteggio non è tondo come quello dichiarato dai motori di chess*com.
A me basterebbe tirar fuori dalla scatola qualche volta la Centaur; sono mesi che non lo faccio, per la pigrizia di doverla rimettere a posto quando non la uso a causa delle incursioni del gatto.
Ed è un peccato, perché ha uno “stile di gioco” molto più umano dei bot di Chess dot com e non fa blunder idioti. E sento la mancanza dell’esperienza di gioco OTB.
Otb - ma con orologio, sennò poi le cose si fanno strane. E allora, già che ci sei, un torneo, magari con tanto di elo fide in palio - è tutto un altro mondo.
La Centaur dà la possibilità di giocare con orologio, solo che ovviamente lei bara.
Quanto ai tornei: no, grazie, non sono un tipo da competizione, più da meditazione, direi.