Quello che non vorresti mai ti scappasse di bocca

“Buongiorno sono la sig.ra Y della ditta X, le interessa un manuale sulla sicurezza del lavoro?”
“No, guardi non mi occupo di cantieristica”
“E uno sulla privacy e cybersecurity?”
Tesoro, io quelle materie le insegno ai miei clienti, grazie, no”.

Giuro che mi è scappato davvero il “tesoro”.

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C’è gente cui scappa il “caro” o “cara” fin troppo…

My precious

Si ma il mio “tesoro” era proprio con un tono di quelli che mi avrebbe imbarazzato alquanto.

Meglio tesoro, che vaffancielo

Io. Qiando sono in buona e rispondo, il minimo è “non mi interessa”. Poi a salire:

  • Non ho tempo.
  • Mi sta seccando.
  • Chi le ha dato questo nunero?
  • Chi cerca? Non sono io, ha sbagliato numero.
  • Chi? Guardi, è morto. Io sono qui a indagare. Lei lo conosceva? Come sa il suo nome?
  • Click
  • vaffancielo. Click.

La prossima vita dille cocca non mi interessa

Questa è interessante… La prossima volta la uso…

La frase successiva, se il chiamante non attacca subito, è:

“La informo che, a causa delle indagini in corso, questa telefonata è registrata”.

Se ancora non scappa, si prosegue con:

“stiamo rintracciando la provenienza della sua chiamata. L’avviso già che, nei prossimi giorni, sarà chiamata a fornire ulteriori dettagli in commissariato”.

Ma praticamente nessuno arriva a questo punto, non so perché.
Dovesse, si insiste:

"Ha chiamato il morto per nome: come lo ha conosciuto?“

“Sa che gli hanno sparato? Lei possiede o ha mai posseduto una pistola?“

“E i suoi amici?”

"Quando è stata l’ultima volta che lo ha visto?“

“Vive da sola?“

"Come ha detto che si chiama?“

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tu-tu-tu-tu-tu …

Alla prossima chiamata di spam lo faccio e giuro registro la chiamata.

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L’importante è ricordare che il chiamante raramente è chi dice di essere - in realtà raccoglie dati o cerca di vendere qualcosa (di base che non ti serve, non conveniente e comunque con l’inganno).
Ti racconta da subito quello che vuole e, dal nome al motivo della chiamata, può essere tutto falso. Ripagarlo con la stessa moneta è il minimo. Io registro veramente perché un paio d’anni fa ricevetti una chiamata furbissima. Lo scopo era davvero farti dire “sì”, infatti, in mezzo a tante parole, buttava li un “scusi, ma mi sente?“ e poco dopo” ma mi sente bene?“.

Mi scappò un “Ssssssssiiiiiii” molto trascinato e udii, inconfondibile, il tono di registrazione di affermazione tipico dei contratti telefonici (ne avevo fatto uno da poco per una sim, quindi ricordavo).

Nonostante quel sì fosse molto trascinato, ho scrittto (aprendo apposta una pec) a mezzo mondo (gas, luce, compagnie telefoniche, polfer etc) dichiarando quanto avvenuto, citando il numero chiamante (ma era una sim di quelle virtuali, quindi…) e disconoscendo in anticipo qualsiasi contratto o cambio di contratto telefonico.

Magari era che quel “sì” non andava bene, magari la tipa è stata arrestata prima, o magari per pura fortuna ho fermato per tempo la truffa.

Resta che, da allora, non potendo davvero non rispondere a chi non ho in rubrica, registro ogni chiamata, per poterla eventualmente allegare a pec di denuncia. Questo ovviamente se mi scappasse un “sì” e sentissi di nuovo quel suono.

Comunque la cosa migliore resta buttare giù subito senza dire nulla e mettere il numero nella lista nera del telefono.

Io ogni volta che sento un “salve signore” li metto in attesa.

L’attesa è fantastica, ma serve l’opzione o il telefono giusti.

Comunque “Salve signore” mai sentito.
Di base partono tutti con:

“Parlo con Cimpy Il_Babbano?”

a cui, se rispondo, replico:

“Chi parla, prego” (perché mai dire “sì” agli estranei al telefono).

Di norma allora dicono un qualcosa tipo:

“Buon giorno, Cimpy, sono Gisella di Telefuzzy e la chiamo per il suo contratto FastSmart che ha con noi”

Qui è dove mi sale la carogna. Può darsi o meno io abbia un contratto Smart qualcosa, ma non ce l’ho con Fuzzy. E se anche lo avessi con Fuzzy, ci penso da me a tenere d’occhio le offerte, vedere se posso avere un cambio favorevole. Poi non ho mai gradito che mi si chiamasse per nome in quel modo lì.

Per cui, se non ho già riagganciato, più spesso chiedo di ripetere chi cercano e poi dico che hanno sbagliato numero. A volte dico solo che non mi interessa e riagganciato, un paio di volte ho giocato il jolly della supercazzola.

Occhio però che starci a parlare è rischioso: può darsi tu abbia a che fare con un professionista delle truffe telefoniche, come quello che mi aveva (quasi) fregato un paio di anni fa - certo, stavo lavorando e nel contempo mi passava dietro la moglie con richieste legate alle pulizie da fare, quindi non riuscivo a concentrarmi bene.

Epperò è proprio questo il punto: chiamano loro, quando loro sono pronti e tu magari no, anzi, c’è caso tu abbia risposto alla chiamata proprio perché distratto, e nemmeno hai visto che era un numero strano o di una città che con te non ha niente a che fare.

Insomma, per giocare il jolly - anche solo: “Guardi, è morto, l’ho ucciso io per rubargli il telefono”, deve essere un momento buono.

Io ho trovato poco fa un numero moldavo sul telefono. Pare abbia squillato per tre secondi. Magari hanno sbagliato, ma, nel dubbio, messo subito nella lista nera.

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Beh tutti gli smartphone hanno l’opzione e anche i telefoni tradizionali (c’è un codice flash con asterisco qualcosa cancelletto), ma anche mettere da parte il telefono e farsi i cazzi propri non è male. Poi quando ti chiedono se li senti dici “continui pure non volevo interrompere, vedo che la cosa la fa felice e a me non potrebbe fregare di meno, ma continui pure”.

Il concetto è far perdere loro tempo.

Mah, sì in generale, però per una truffa devono stimolare il tuo interesse. Se si trattasse solo di inserire dati in una scheda l’avrebbero già fatto.

Qualche anno fa venne da me un tizio, dicendomi che ci eravamo conosciuti a una festa (sparai un nome a caso, tipo “ah, forse a casa di Ezio?”, Mi disse sì confermando di essere un truffatore) raccontandomi una storia strappalacrime, dicendomi che era in cerca di lavoro e doveva tornare a casa a Palermo per trovare il figlio malato ma che non aveva soldi (ma guarda te) chiedendomi se avevo lavoro da offrirgli (un ingegnere? Sul serio?) e alla.fine chiedendomi se potevo dargli dei soldi per il biglietto per Palermo (ah, coincidenza!).

Comunque, se sai che è una truffa la cosa migliore è sempre chiudere la conversazione, ma mi interessava di più studiare il modo di agire del tizio. C’è chi fa studi analoghi sugli scam, e ci sono anche dei post molto divertenti in giro.

Certo, ci vuole del genio per questo. Un giorno o l’altro lo faccio, promesso.

E se fosse stato il premio della lotteria? Non ci avevi pensato? Adesso potresti essere ricco, e invece…

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Certo, non si tratta solo di mettere i tuoi dati in una scheda (anche se potrebbero cercare conferme o raccoglierne di non trovati), si tratta di convincerti ad accettare un contratto telefonico.

Per una truffa “normale”, provano a fartene uno apertamente, limitandosi a raccontarti che spenderai meno e sarai servito meglio passando al loro fornitore. Il quale di base è un intermediario tra quello che hai ora e, se accetti, te.

Per una truffa “speciale”, cercano di ottenere il tuo pod del gas o della luce, o di registrare un “sì” (non ci credevo, ma è quello che mi è successo), oppure di convincerti a mollargli del grano in stile amico visto alla festa, solo che stavolta non è rimasto senza soldi per tornare a casa, anzi: è diventato ricco grazie ad un business che è disposto a rivelare solo a te, perché ti conosce. Si tratta di investire in Amazon (o in Enel, o in Saltapicchi della Cambogia).

Certo, nel dubbio che gli basti un “sì” registrato, bisogna stare attenti alle frasi che si dicono:

“Guardi, si vede che lei ha tempo da perder…”
Beep. Fregato.

Io uso: pronto? sì! Qui è la casa del tramezzino. Come la posso aiutare?

Beeep.

Fregato.