Premio Nobel per la letteratura alla scrittrice sud coreana Han Kan
Occhio alle traduzioni, non sempre affidabili:
Il Man Booker International Prize contribuì a far conoscere La vegetariana anche per le polemiche che ne seguirono: la traduzione in inglese, realizzata da Deborah Smith, venne presto criticata. Smith aveva iniziato a studiare il coreano nel 2010, aveva fatto vari errori e molte modifiche di stile che, secondo alcuni lettori sudcoreani, lo avevano reso un libro diverso dall’originale. Charse Yun, un’americana di origine coreana, aveva spiegato i problemi della traduzione sul Los Angeles Times dicendo che «amplifica lo stile sobrio e tranquillo di Han e lo imbellisce con avverbi, superlativi e altre scelte di parole enfatiche che non sono da nessuna parte nell’originale»: in questo modo avrebbe reso il libro più interessante per i lettori anglofoni, allontanandosi però dallo stile piano tipico della letteratura coreana.
La traduzione italiana del libro è stata fatta da Milena Zemira Ciccimarra a partire da quella in inglese: quando accade si parla di traduzioni da una “lingua ponte” e non è raro che accada per le lingue meno studiate.
Giusto quella che io, anche se non credo di avere alternative
Ora che ha ricevuto il Nobel potrebbero fare nuove traduzioni, sia in inglese che in italiano. Ma non la vedo semplice, per vari motivi.
Il problema è che alla fine dubito che al lettore medio non gliene freghi molto della fedeltà allo stile dell’autore.
Quindi a meno che questa polemica non riprenda piede su in rete non nutro molte speranze.
Più che altro se i diritti di pubblicazione scadessero, l’autrice potrebbe pretendere una maggiora cura della traduzione e anche il traduttore avrebbe un atteggiamento diverso nei confronti dell’opera.
C’è anche da tenere conto che adesso cinema e libri coreani sono molto di moda, ma nel 2015 era ancora una cultura di nicchia, quindi credo si puntasse più che altro a renderla appetibile al pubblico occidentale.
Cmq controllando su wikipedia ho visto che c’è una versione in spagnolo del 2012 è tradotta da una coreana, proverò a scaricarla e fare un confronto
Sì, esatto. Quindi, a meno che i diritti non scadano e subentrino nuovi editori, quelli attuali riproporranno al massimo delle ristampe cercando di sfruttare il momento di popolarità dell’autrice. Nuove traduzioni richiederebbero tempo e denaro (una traduzione dal coreano costa più di una da lingue più note) e quindi è probabile che per ora non se ne farà nulla.