Uff mi sono arenato in un racconto, lo voglio finire perché lo trovo divertente.
Il mio problema è:
Perché un alieno vi chiede aiuto per evacuare la terra?
Perché siete così importanti?
Perché proprio voi?
Io me la sono cavata con un : te lo faremo sapere, ma mi sembra una brutta s scorciatoia.
Grazie
Perché un alieno vi chiede aiuto per evacuare la terra?:
Perché è il suo lavoro, quello monotono, ripetitivo e malpagato del salvatore di mondi diversamente spacciati
Perché siete così importanti?
Perché la sua società ha un finanziamento per la salvaguarda della bizzarra fauna pseudo intelligente della galassia
Perché proprio voi?
La sua IA ha deciso che agendo su di te occorrerà il minimo sforzo per ottenere il risultato
Mmm più fantasia orsū
per la modalità più fantasia devi immettere un numero a quattro cifre nello spazio accanto all’iban
Detta così, c’è troppo poco su cui lavorare, perché dipende dalla minaccia e come fa una persona sola a fare la differenza.
Il come dove quando sono legati al perché.
Quindi non ti so dire, ma una idea potrebbe essere che c’è una relazione tra loro. Nel passato il pianeta è stato già visitato e hanno lasciato qualcosa o hanno fatto qualcosa (manipolazione? Accoppiamento? Nascosto qualcosa che non doveva cadere nelle mani sbagliate?).
Spero possa dare spunto.
@Jabbafar , due rami
Ramo uno: per sbaglio. Cioè, gli alieni credono che quell’umano sia la chiave di volta, ma non è così. Con due possibili seguiti: 1) il tipo vive storie assurde, a metà strada tra il venditore porta a porta e il questuante in strada, mentre l’evacuazione del pianeta fallisce; 2) il tipo diventa quello che gli alieni pensavano fosse, e l’evacuazione riesce.
Come? Mah, ad esempio, il tipo sviluppa la telepatia, nel caso 2. Nel caso 1, invece, tenta di passare un messaggio in tv che tutti scambiano per la pubblicità di un qualche prodotto imbarazzante.
Oppure, ramo due: importante perché, invece di migrare tutti, si migra solo lui, che c’ha il DNA giusto, quello generico, che da quello fai tutti gli altri. Che infatti lui sta grigio e informe, un nessuno, uno zero. Poi ti arrivano gli alieni e sei la creatura più importante del pianeta. Perché da te si fa tutta la razza umana, buoni, cattivi e brutti compresi.
Perché ha parcheggiato il disco volante sul retro del mio giardino, il gatto ha deciso di dormirci sopra e l’alieno non può, per via della sua religione, cercare di spostarlo. Nel disco volante ha lasciato il manuale di istruzioni del telecomando del segnale luminoso che avrebbe dato il via all’evacuazione e senza di quello non se ne può fare nulla.
Perché il gatto ascolta solo il suo schiavo umano, come tutti i gatti.
Perché è il mio gatto, pardon, perché io sono il suo umano.
E prima che me lo chiediate, si, il disco volante è grande più o meno come una scatola da scarpe, perché è stato ristretto per renderlo meno visibile. Solo che riducendolo, l’entropia del sistema è diminuita facendone aumentare la temperatura, e come si sa i gatti trovano irresistibili i luoghi caldi e confortevoli.
Il mio gatto si chiama ilarienssen per la.cronaca.
“Per la cronaca” è il cognome.
Si, il mio gatto ha un cognome tutto suo. Il mio cognome, invece, è il soprannome amichevole che lui mi ha assegnato. Quello meno amichevole, tradotto, suonerebbe più o meno “ehi tu”.
Adesso l’alieno risolve sterminando tutti i gatti. L’alieno di cognome fa IL, come Terence Hill, ma all’italiana…
Beh, direi che idee in campo ne abbiamo messe. Jabba, che dici tu?
Per ora ho messo che il Tizio in realtà è un alieno dormiente che è stato usato a sua insaputa per raccogliere informazioni.
Si sente terrestre e non vuole andarsene dalla terra. Nello stesso tempo odia i terrestri.
Praticamente un italiano emigrato in Germania.