Novembre 1987, sesta edizione del campionato mondiale di scacchi per computer

Tratto da MC Microcomputer n.68, Novembre 1987. pag. 137.

La sfida uomo-macchina

Collateralmente al campionato tra macchine, gli organizzatori avevano lanciato la sfida uomo-macchi-

II momento culminante di questa tenzone è stato lo scontro tra il programma campione in carica, il Mephisto Dallas, ed il migliore giocatore, il Grande Maestro Sergio Marioui.

La sfida è stata vinta ancora una volta dall’uomo, ma la macchina si è arresa con dignità, meritandosi i complimenti sinceri di Mariotti.

.Stupito dulia bravura dì Mephisto Dallas, il Grande Maestro ha chiesto di poter

disputare una partita «blitz», gioco veloce con cinque minuti di tempo per ciascun giocatore.

Questa volta ha primeggiato la macchina, dimostrando che il computer ha ormai raggiunto i livelli più alti, perlomeno nelle circostanze. come quella del gioco veloce, in cui i processi mentali non condizionano le operazioni di calcolo. Altro momento della sfida uomo-macchina è stato il torneo disputato tra una quarantina dì scacchisti, tutti di buon livello e tre diverse macchine, a differente livello di bravura.

I concorrenti giocavano ad eliminazione diretta con i vari computer: un modello della Novag. il modello Leonardo della Kasparov ed infine il campione in carica Mephisto Dallas.

La selezione ha portato all’ultima sfida tre soli concorrenti dei quali uno solo é uscito vincitore. Si è trat-

tato del Candidato Maestro Giocastro, un giovane promettente già accreditato di un punteggio ELO pari a 1.987 punti.

Le macchine hanno quindi dovuto abbassare bandiera. anche se il progresso tecnologico fa prevedere entro breve un ulteriore avvicinamento dei valori.

L’unica vittoria di un computer su un Campione del Mondo umano nei giochi di scacchiera continua dunque a rimanere quella conseguita nel luglio de) 1980 dal programma BKG 9.8 nei confronti dell’iiatiano Luigi Villa, all’epoca Campione del Mondo di backgammon in carica.

Come si sa però, il backgammon è un gioco che sì basa sullo sfruttamento intelligente di lanci di dadi e coinvolge quindi una componente aleatoria, elemento assolutamente estraneo alla razionalità estrema del gioco degli scacchi. MC

Amarcord… E pieno di refusi. Aspetta che lo veda @il_Babbano. :grin:

EH, l’OCR ha avuto qualche problema (ma e’ difficile da leggere anche per l’umano, la scansione e’ mediocre)

Già stavo male prima, ma a “Sergio Mariuoi” ho avuto un infarto.

Poi vorrei capire cosa intende con

Cioè, ci sono velocità alle quali, con la mente, influenzi i calcoli di una macchina? O velocità per cui i conti a mente tu non li fai, forse. Ma non ha scritto questo.

Suppongo che intendesse dire che la macchina non si fa influenzare dall’ansia del gioco veloce.

O che invece tu calcoli meno bene nel rapid? Resterà un mistero per sempre.