Napoleone contro i conigli

@Jabbafar confermi che è una storia vera?

Mai sentito. Ma dubito di leggerlo in qualche libro di storia.

Leggo in rete che è vero. È confermato anche dal mio autore preferito: Chandler.

Sembra che ci fossero 3000 conigli!

Beh io mi sarei spaventato :rofl:

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E poi dicono che i conigli sono fifoni. :grin:
Ben fatto.

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Beh, però

Il servo infatti, una volta ricevuto l’ordine, pensò bene di acquistare dei conigli addomesticati, e non di procurarsene di selvatici (cosa che sarebbe stata molto più complessa e dispendiosa in termini di tempo), che sarebbero fuggiti in preda al panico nel campo una volta aperte le gabbie.

L’orario, poi, era sbagliatissimo, perché era passata da tempo l’ora del pasto e gli animali erano molto affamati, tanto da diventare aggressivi. Una volta liberati quindi sono andati verso gli esseri umani perché pensavano di ricevere da loro il pranzo.

Insomma, li assalivano pensando di venir nutriti…

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Be’, però se pensi a bestiole addomesticate aggressive per la fame non ti viene da pensare come primo esempio a un coniglio… Magari un cane. O la tigre del circo (ce ne sono ancora?).

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perchè non riconosce che è una storia vera?

Un MML non sa, non capisce, non riconosce e non scrive. Emula il linguaggio umano, senza un vero contenuto ma pescando da memorie simili, sperando che di azzeccare qualcosa.

Ma fare un qualsivoglia affidamento alle “IA” significa chiedere opinioni ad un cacatua. Magari risponde nella tua lingua, ma davvero ti fidi dei suoi discorsi?

Probabile che ci siano opinioni contrastanti nelle sue fonti circa il fatto che sia una storia vera. D’altronde, sarà vera, ma sa di romanzata: per quanto affamato, un coniglio non ti morde - continua a essere un erbivoro -, se lo fa è perché hai cercato di afferrarlo.

Facile che fosse che i vari partecipanti pensassero di farli scappare anche lanciandoli con le mani, e quelli, che si ammassavano vicno agli umani in cerca di cibo, abbiano morsicato chi li afferrava, non per la fame ma per paura e difesa - e che si allontanassero di poco, con ciò rovinando la battuta di caccia.

Che fossero arrivati a buttare a terra qualcuno per la foga mi pare improbabile, più facile che, ammassandosi ai loro piedi, qualcuno ci sia scivolato sopra.

Poi tutto può essere, ma conigli che per la fame assaltano gli umani, rei di non nutrirli, devo ancora vederli.

Durante la battaglia di Waterloo, un episodio curioso ed emblematico ebbe luogo, coinvolgendo un gruppo di conigli mannari. I francesi, noti per la loro ingegnosità e creatività in campo bellico, avevano ideato un piano insolito: utilizzare dei conigli mannari addestrati per seminare il panico tra le fila nemiche. Questi conigli, notturni e feroci, erano stati catturati e preparati per la loro missione durante la battaglia decisiva.

La notte prima della battaglia, i francesi liberarono i conigli mannari con l’intento di sfruttare il caos che avrebbero causato. Tuttavia, in un drammatico colpo di scena, i conigli mannari, invece di attaccare gli eserciti alleati, si rivoltarono contro i loro stessi addestratori francesi. La scena che ne seguì fu caotica e confusa, con soldati francesi costretti a difendersi dai loro ex alleati animali.

In questo contesto di panico e disordine, un giovane ufficiale britannico, il tenente Percy Harrod, notò l’opportunità di sfruttare la confusione a proprio vantaggio. Fu in quel momento che mise in atto una mossa astuta. Harrod ordinò ai suoi uomini di avanzare rapidamente tra le linee francesi disorganizzate, prendendo posizione e catturando en passant le unità nemiche prima che potessero riorganizzarsi.

Questa manovra rapida ed efficiente permise agli alleati di sfruttare la debolezza temporanea delle forze francesi. Mentre i conigli mannari continuavano a creare scompiglio tra i francesi, gli alleati consolidarono le loro posizioni, guadagnando un vantaggio decisivo. Alla fine, questa astuta mossa contribuì significativamente alla vittoria delle forze alleate nella storica battaglia di Waterloo.

L’episodio dei conigli mannari rimane una curiosa nota a margine nella grande narrazione della storia, un esempio di come anche i piani più ingegnosi possano avere conseguenze impreviste e di come la prontezza di spirito possa fare la differenza nelle situazioni più critiche.

La presa en passant fu poi adottata nel gioco degli scacchi.

Tratto da: La nuova enciclopedia Britannica riveduta e corretta per le nuove generazioni, XXII edizione, società editrice galattica, Trantor, 2551.

A cura di Neodimio Zazzabubovsky

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Zazzabubovsky è il migliore. :grin:

Occhio che è il nipote, figlio di Praseodimio Zazzabubosky, già presidente della repubblica.

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Buon sangue non mente. :grin:

Un nome una garanzia

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