L'ultimo libro letto

Ho terminato Il secondo trattato sul governo, di John Locke (1689)

Definito la base del pensiero liberista, l’ho trovato un saggio pesantino, però con molti spunti interessanti.
Chiaro, non ha più una carica di novità come poteva avere un tempo, molte affermazioni dell’autore oggi le riteniamo “normali”, ovvie…però l’ho letto con la matita, come faccio in questi casi, non sono poche le note e le sottolineature che ci ho lasciato, segno per me, di solito, di interesse.

In breve, molto in breve, troppo in breve, sostiene che gli uomini si associno in società per ricevere protezione e avere difese le proprie proprietà. Che si danno delle leggi condivise e che nessuno è superiore a quelle leggi. Che le autorità devono avere il fine del benessere della società e che quando invece pensano ai propri comodi, alle proprie mire e proprie ambizioni, il popolo sopporta, sopporta, poi si rompe i maroni. Lui LEGITTIMA la rivolta contro il tiranno, o l’usurpatore, o l’incaricato che opera al di fuori delle leggi.
E parliamo di tempi in cui andava di moda l’assolutismo, dove il re era per definizione SOPRA le leggi (tranne quelle di Dio); questo magari non in Gran Bretagna, che aveva lunga tradizione di monarchia comunque soggetta alle leggi, pure il Re.

E il discorso di Carlo, III, che ha detto che sarà il primo SERVITORE dello Stato, echeggia quanto ho letto in questo libro, e non sono state parole a caso.
Insomma interessante, ma per un 50% pesantino, però.

Ovviamente non poteva capire o concepire, data l’epoca in cui è vissuto, che la società e la solidarietà sociale è anche un meccanismo emergente dalle dinamiche egoistiche. Lo stare in società è primariamente un fenomeno egoistico, l’individuo ha bisogno di protezione e compagnia, ma da questo emerge poi un comportamento altruistico ed empatico.

Non aveva il concetto dei sistemi complessi autoorganizzanti, dovettero passare quasi 300 anni prima di arrivare a concepirlo.

Ho terminato finalmente “I mastini della guerra” di Forsyth. Bello, se pur datato.

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Sto leggendo “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno”

Oh, io sto a pag. 156 del Nasf 18.

Si fa leggere, poi mi diverto un casino a fare recensioni bastarde. Secondo me, se mai NASF ICS vedrà la luce, pagherò tutto.

Nell’ambito del mio impegno per liquidare la lima di libri del comodino ho messo nel cassetto il Kindle per un po’ e ho iniziato La fata Carabina di Pennac.

Ho terminato una piccola antologia di pensieri di Montesquieu (1689-1755).

INteressante, ma non interessantissimo. Tra i tanti pensierini, pensavo di trovarne di più che colpissero il bersaglio, che nel mio caso è pure un bersaglio difficile e piccolino, non è che per ogni frase o aforisma io vado in brodo di giuggiole (appena comprato ad Arquà Petrarca, il “brodo”, tra l’altro).
Letto con la matita in mano, alla fine non è che abbia segnato molto…qualcosa comunque sì…Vediamo:

“E’ un vero peccato che sia troppo breve l’intervallo fra il tempo in cui siamo troppo giovani e il tempo in cui siamo troppo vecchi.”

“Non c’è male maggiore, e che abbia conseguenze più funeste, della tolleranza nei confronti della tirannide, che le consente di durare indefinitamente.”

“Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie.”

“In un primo momento, di fronte alla maggior parte dei potenti, ho provato un timore puerile.Da quando li ho conosciuti meglio, sono passato, quasi senza transizione, al disprezzo.”

Ok ho segnato anche qualcos’altro, non posso però stare qua a scrivere troppo, che mi viene a noia.

Questa mi è piaciuta. Tra l’altro, anche la prima volta che l’avevo letta - credo a 15 anni.

Ps
Dai, dimmi del kindle.

Ho finito “Jacopo salva il Natale” e cominciato “È l’umido che amnazza”

No, mi dice nessun nuovo elemento…penso di capire perchè, c’è da fare un certo traffico.

Mi sono fatto una cultura su Chernobyl’ per la ricerca per il prossimo racconto.
Battuto il record settimanale di lettura. :joy:

scusa, ma stai seguendo il link del buono?

Ho terminato due libri negli ultimi due giorni, “La fata carabina” di Daniel Pennac, e “Brigate Russe” di Marta Ottaviani.

Il primo è meh. Pennac sa scrivere, ma secondo me si impegna poco. La trama è un po’ stupida, i personaggi uno più odioso dell’altro, e il finale, beh, meh, e comunque non rende il personaggio meno antipatico. Malaussène che credo debba rappresentare l’alter ego dell’autore, è semplicemente odioso. Ok, di professione fa il parafulmine, e questo dovrebbe renderlo simpatico, e invece… invece niente. Odioso.
Non mi è piaciuto, anche se, porca paletta se sa scrivere. Ci sono dei tratti davvero superbi. Se fosse un Cimpy, direi che non s’impegna.

Brigate Russe è un saggio sulla disinformazione come arma della guerra “non lineare” in atto da anni da parte della Russia verso l’occidente.
Un bel saggio, ben articolato, che riordina un po’ di idee sparse che chi segue l’argomento sicuramente ha. Ne parlo anche nel mio articolo sulla guerra cyber, perché di certo è un punto molto importante.
Manca di qualcosa, e non tutto è proprio condivisibile – in particolare sulla parte cyber o qualche sopracciglio da sollevare – e la conclusione è un tantino affrettata, ma questo è anche prevedibile essendo una “instant conclusion” :slight_smile:
In ogni caso, merita.

Ho iniziato “La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja. Bello fin dalle prime pagine.

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L’ho detto che il NASF 18 l’ho finito? E che l’ho anche recensito, racconto per racconto, dai cugini del NASF in maniera pacata e imparziale (come sempre)?
Strano a dirsi, non ho (ancora) ricevuto querele. Per il prossimo libro (ne ho già tre o quattro in coda), vediamo tra Natale e capodanno.

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Fatto tutto, credo.

Quindi hai l’ebook e riesci a leggerlo?

Ma non basta accendere il Kindle?

Esattamont

uno per ghermirli e nel buio incatenarli

Ripartito con lo Hobbit?