Come ti pare. Ti avviso che è un luogo dove vige il matriarcato, dove @daneelolivaw67 fa il maggiordomo e il Babbano lo sguattero ignorante dal grembiule sporco e le orecchie vunce[1], che impila male i piatti e, ogni tre per due, rompe un bicchiere.
Tu lì saresti un elefante nel negozio di cristalli, te lo dico. Credo che non sopravviveresti al terzo post che facessi senza prestare attenzione alle regole del luogo: io, che ci provo a starci attento, ho cannato[2] tre post seri su quattro. E ci tenevo a farli secondo i loro criteri, figurati gli altri…
Poi hanno dei contest pazzeschi: sfida sul numero di pagine che leggerai in un anno, purché tu faccia la scheda ufficiale del libro (che, al confronto, il Simpatico Questionario del Povero Forumendolo Niubbo Abbindolato, versione originale, era uno scherzo) , sfida alfabetica sul cognome degli autori di ALTRI libri letti, sempre previa scheda del libro dei suddetti…e tutto da postare nel thread corretto, che non è quello che trovi per primo. Tu pensa che, per stare basso, ho sparato 5.000 pagine, ma la media è 10.000 e la winner di sempre viaggia sulle 25.000 (e ci ho provato, ma son certo che no: i manuali che devi leggere per lavoro non valgono, anche se una scheda di uno di quelli gliela farò davvero, solo per vedere come mi bastoneranno per questa boutade).
Insomma, sono delle Lady pericolosissime, roba che quelle di vecchi merletti erano dei coniglietti bianchi, al confronto.
Io ti ho avvisato, eh?
Vuncio= termine derivante dal dialettale milanese voncion (pron. vunciùn) che significa “sporco”, “unto” e, per estensione, “sporcaccione”. Vuncio, tuttavia, non ha il significato esteso, ma solo quello ristretto di “sporco da unto o da grasso”. In questo caso, grasso animale. ↩︎
Cannare= sbagliare. Ma questo nella Treccani c’è, e mi aspetto che tutti lo conoscano!
v. tr. [prob. der. di canna , come metonimia di «fucile»; quindi, «fare cilecca col fucile»] ↩︎