Io ho a casa letteralmente centinaia di CD di MP3 masterizzati in altri tempi, ma l’unico PC con un lettore CD è vecchio e mi funziona male.
E poi, si leggeranno? È una cosa che mi inquieta molto, ma so anche di storie peggiori con case discografiche che persero fuori di master perché gli piovve in casa e cose del genere…
L’unica cosa che fa sentire meglio è l’accettazione della caducità, dell’effimero. E anche l’idea che chi verrà dopo di noi, avendo perso la memoria di ciò che è stato, potrà tranquillamente creare nuovi originali, senza confronto col passato.
Ne ho parlato spesso con colleghi e mi sciocca spesso la miopia con cui vedono il problema.
Mi dicono, beh ma il Cloud gli storage, paghi poco e li preservano.
Vero. Ma mi chiedo quanti sarebbero disposti a pagare per decenni lo storage dei dati dei propri genitori o dei propri nonni. Oppure quanti inizierebbero a selezionare le foto (migliaia o decine di migliaia, doppie e triple, buttate alla rifusa) prima di cancellare l’account.
Senza considerare il rischio di fallimento. Google è top big too fail? Chi lo sa. Ma tra cinquanta anni chissà se il business dello storage sarà ancora redditizio, per Google.
Ho un album regalatomi da mio suocero pieno di cartoline, di oltre 100 anni fa. Ho una scatola con le foto di mio nonno in guerra. Di mia mamma a 4 anni. Del.bisnonno di mia moglie con i baffoni alla Francesco Giuseppe.
Mia nipote forse avrà qualche mia foto che ho stampato, ma la maggior parte dei suoi coetanei sarà senza passato.
Per il mondo non sembra essere un problema perché tanto Google ci salverà.
Ma mio nonno non ha avuto bisogno di Google.
È un po’ il ragionamento che ho fatto per i libri. Quelli che volevo conservare davvero me li sono procurati in formato cartaceo, anche se li avevo già sul tablet (dove finivo per leggerli).
Poi, per carità, niente è eterno.
E che spero tu abbia “sigillato”, perché anche carta o simili deperiscono. Purtroppo conservare la memoria è la grande sfida dell’umanità, dall’invenzione della scrittura e fin da prima nella tradizione orale.
Google non salverà nessuno, come i CD casalinghi probabilmente non hanno salvato nulla.
E in ciò vedo anche un problema collaterale, enorme, ossia la difficoltà di recuperare un mezzo ad alta tecnologia difettoso. Scommetto che se volessi potrei reinventare un giradischi e leggere i dischi dei primi '900 (quelli bakelite prima del vinile) ma leggere una chiave USB? Quanto sarebbe complesso?
Per un libro di svariati secoli fa dobbiamo prima leggere la grafia e poi tradurre la lingua, e lo stesso vale sia per leggere il supporto che reinventare tutta la codifica usata. Temo che non sarà possibile (santa IA aiutaci tu!).
Avevo fatto anche un micro racconto di questa sonda che trova un pianeta vuoto, con solo qualche bunker di una sorta di elettronica. Tutto il mondo e le persone e i ricordi e le simulazioni erano lì, oramai obsolete e noi privo di traccia. Tutto perso.
Chissà cosa penseranno gli archeologi del futuro della nostra epoca, come il grande buio? Visto che non rimarrà nulla o wuasi?
Forse il vero mezzo del futuro sarà la nostra memoria biologica fortemente aumentata, dove potremo ricordare a volontà le cose, immagini, sensazioni e suoni. O forse, come detto prima, accettare il mono no aware.
Ogni tanto scopro che pure i CD musicali, regolarmente acquistati, non vanno più.
Purtroppo alcuni li ho buttati nella pattumiera, anche se il più recente dei malfunzionanti, finora, aveva circa 40 anni.
Per reggere quei 1000/2000 anni decentemente, bisogna costruire cattedrali/piramidi. Reggono abbastanza anche alcuni dipinti del 1400, però vanno conservati a dovere e restaurati al bisigno.
Per il resto, nella scatola di HC ci sono forse 10 foto dei bisnonni. Forse 10 foto le recupero pure tra 100 anni se un po’ gli sto dietro.10, non decine di migliaia.
Però boh, anche no: fregherà qualcosa al bisnipote, del vecchio prozio che non ha mai conosciuto, mentre c’ha da comprare bitcoin per fidanzarsi con l’avatar di una squinzia dall’altro capo del mondo? Vedremo (si fa per dire), ma sì: tutto più effimero con l’informatica.
Ho passato i nastri della videocamera coi filmati dei bimbi su DVD una decina d’ anni fa, per avere un supporto moderno. Ho ritirato un lettore DVD nuovo anche. Dove dovrei immagazzinarli quei dati ora?
Qualsiasi supporto che però andrebbe backuppato su supporti nuovi ogni 5 anni circa.
Il problema è proprio rinnovare i supporti, oltre ad avere più di un luogo dove mettere ciò che t’ importa davvero (e il fatto che, oltre a te, magari di quelle cose importantissime frega niente alla maggior parte delle persone, per cui è facile che, tolto il tuo impegno, si perda tutto o quasi)
Già quando ero andato a curiosare per cambiare l’auto qualche hanno fa mi ero accorto che ormai praticamente nessuna casa montava un lettore CD.
Ora non li producono proprio più
Di fatto la marea di CD musicali che ho acquistato negli anni, diventeranno fruibili solo se prendo un impianto stereo.
Riguardo i supporti di archiviazione c’è anche da dire che molta della roba che ho messo su CD è stata messa li e mai guardata/ascoltata; ho provato a riguardare foto e video che avevo fatto durante dei concerti … sono abbastanza inguardabili
Alla fine tendiamo a creare una marea di ricordi “inutili”, che finiscono per soffocare quei ricordi che vale la pena salvare.