L'italiano questo sconosciuto

Articolo che mi vede profondamente d’accordo (avendo studiato lingua inglese per anni).

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Sì, ma ce l’ha di più con chi scrive male. E tu sei a rischio.

Vero! Ma siccome rischi le coronarie, non ti avvicinare o utilizzo questo intransitivo come transitivo. Capito mi hai?
Allontanati e posa a terra quella penna o faccio una strage di preposizioni!

Leggevo che tra i mestieri destinati a sparire ci sarebbe anche quello dell’editore…

Comunque, tutti segnali dell’idiocrazia prossima ventura.

E poi, dai, sè stesso è caduto in disuso, se stesso non è così malvagio.

Con Guia Soncini è sempre stato amore e odio dai tempi di FriendFeed quando ci si beccava ferocemente troppo spesso, quando scrive questi articoli però è solo amore

Ho una moglie insegnante della materna, e confermo che quando arrivano le novelline dal sud, impazziscono con “l’italiano” dei bimbi, che è ovviamente fortemente dialettale, quando non è indiano o pachistano. :slight_smile:

Ci tengo a precisare che non parlo italiano, ma ci provo a scriverlo. Poi quel che viene viene, nel limite della mia preparazione di buone elementari e medie.

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Compagne e compagni, l’invadenza della cultura anglosassone rappresenta una minaccia sempre più grave per la nostra lingua e la nostra cultura. L’uso eccessivo di parole inglesi sta lentamente erodendo la nostra lingua, impoverendola e rendendola sempre meno espressiva e sofisticata.

Questo attacco alla nostra cultura è solo una delle tante manifestazioni della globalizzazione, un fenomeno che sta mettendo a rischio le tradizioni, le identità e le sovranità di ogni nazione. La globalizzazione, infatti, non rappresenta una liberazione, ma un’accresciuta schiavitù dell’uomo, un mondo senza frontiere in cui ogni valore, ogni principio, ogni tradizione risulta svilita e alla mercé di poteri finanziari e di interessi multinazionali.

La globalizzazione è una minaccia per la nostra cultura e per la nostra lingua, ma non ci piegheremo davanti a questa nuova forma di colonialismo culturale. Al contrario, dobbiamo resistere e combattere con ogni mezzo questa invasione culturale, proteggendo le nostre tradizioni e la nostra lingua.

Dobbiamo promuovere le parole italiane e difendere la nostra lingua dalle contaminazioni linguistiche, perché la lingua italiana è la nostra arma migliore nella battaglia contro l’omologazione culturale.

La nostra lingua è un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore che non può essere ridotto a un insieme di parole banali e banalizzanti. Non possiamo accettare che il nostro paese diventi una colonia culturale degli Stati Uniti o di altre nazioni.

Dobbiamo resistere e combattere per difendere la nostra cultura e la nostra lingua, perché solo così potremo continuare a essere un popolo indipendente e libero. Dobbiamo resistere e combattere, fino alla fine, contro la globalizzazione e contro chi vuole distruggere la nostra cultura e la nostra lingua.

Viva la lingua italiana! Viva l’Italia!

Ok Felice Piantagrassa!

Fonte: ChiacchieraTGPA

Ma secondo te, tra i mestieri a rischio da parte delle IA, ci sono anche i politici? Mi sa proprio di sì eh.

Felice Piantagrassa mi piace un casino.
Credo potrebbe diventare il mio alterego in una serie di racconti per bambini.

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Per non parlare del danno provocato a chi comprava in Cina, India, Pakistan e Turchia e rivendeva in Italia. Che, se adesso lo fai da te, come campa?

Ma stai davvero rispondendo al bot entità artificialmente intelligente?
Devo farti rispondere o soprassediamo? non ho voglia di aprire tor per accedervi.

Corretto, scusate a tutti.