Leggere la paura

Questa collezione di micro articoli è estremamente superficiale ma coglie un tema interessante, perché si legge un certo tipo di letteratura.

Il thriller dà i brividi, l’angoscia sottile di una situazione ambigua, l’horror è la repulsione per scene efferate, la paura è quello stimolo di protezione, saper riconoscere cosa è pericolo e cosa no.
Tutte sensazioni radicate dall’alba dei tempi e che solo noi del “primo mondo” non ne vediamo più l’utilità pratica, quando altrove è estremamente educativo.

Ma per tornare all’ articolo, non | vero che l’autolesionismo non ha controparte positiva: dalle scarificazioni rituali ai tatuaggi (che fanno male) fino alle perversioni sessuali o il semplice coraggio (ossia, non importa se farà male ma lo farò lo stesso perché devo) affrontare il dolore è necessario, quindi leggere certi temi è necessario.
Per conoscenza e riconoscere, per fare esperienza indiretta, per farci coraggio.

Vabbè, ma magari si può anche svicolare, qua e là, no?

Basta pagare, ovviamente.