Le mie vecchie letture

Vedo se riesco a rispolvevare un po’ di commenti vecchi su libri vari letti nel corso dei secoli e secoli e secoli. tanto la memoria inganna.

|Mer 22 Giu, 2022 11:02 :||

|Sto finendo l’antologia della future Fiction, “futuri uniti d’Africa”. Ottima in generale, nulla da invidiare con colleghi d’oltremanica o oltre oceano.
Forse , anzi senza forse, i temi alla fine sono quelli e spesso non si sente molto “il colore locale”|

|Inviato: Mer 06 Lug, 2022 10:17 Oggetto: |

subentrata la vancaza sono passato a qualcosa di più leggero, ossia il secondo libro della Terra Spezzata (dopo la quinta stagione) della Nemesin: Il Portale degli Obelischi.

Continuo a vederlo all 100% fantasy, secondo almeno i canoni classici, seppur ambientato in un futuro (25000 anni nel futuro se non di più, forse 30000 ed oltre) ma tant’è.

Lei scrive benissimo, sa gestire scene e personaggi con maestria e la quantità di eventi tiene incollati. Risultato, finito 300 e passa pagine in 5 gg. Ora prima di finire col terzo è subentrato a gamba tesa Supergods di Grant Morrison, un’analisi del fumetto supereroistico (che non amo per nulla) da parte di uno degli scrittori più visionari che ci siano.

|Inviato: Gio 21 Ott, 2021 08:16 Oggetto:|

sto finendo la rivista di saggistica Zothique 4. Bella, ma la saggistica di narrativa ha i suoi limiti obiettivi - principalmente di risultare parzialmente evanescente se non hai letto l’argomento e poi in qualche modo ridodante/superfluo se lo hai letto…
Mi sono trovato a riflettere che la letteratura che riflette su sé stessa a volte è un po’ paradossale.

|Inviato: Mer 25 Mag, 2022 09:38 Oggetto:|
in edicola c’è anche il primo (di due) albi a fumetti dedicati a Eymerich. Il primo La Dea non mi è dispiaciuto, anche se il formato bonellide è faticoso da leggere. Penso che su IBS i volumi cartonati siano venduti scontati.

Bello, con i pregi e i difetti del libro.

|Inviato: Mar 24 Mar, 2020 10:03 Oggetto: |
Sto finnedo, un po’ a fatica (sarà il periodo, sarà che ho la testa un po’ altrove, sarà il tempo personale che stando a casa purtroppo si dedica ad altro anzché avere uno spazio forzato per il sottoscritto dovuto ai tempi di viaggio in treno e metro) questo libro:

Come si vede sono aneddoti, racconti eprsonali e saggi su quanto un posto sia impregnato di idee e leggende e racconti o esperienze al limite del percezione cosciente. Che siano fantasmi o che sia l’aura minacciosa di un memoriale ad una guerra, che sia l’intreccio di bizzarrie che rendono i posti così stimolanti, che sia in Europo o lo Sri Lanka, che sia un autore famoso a parlarne o un emerito sconosciuto, ogni posto ha quacosa da dire se solo lo si osserva con sufficiente attenzione.

Questo insegna il libro in effeti a guardare con attenzione i dettagli, le correlazioni, le storie che si suseguono e si intrecciano e sovrappongono, quando in genere le viviamo solo di sfuggita

Questa è una piccola conversazione avvenuta su Ligotti:

Inviato: Gio 17 Mar, 2022 11:13 Oggetto:
Eh, per Ligotti, devo ammettere che non lo so neppure io se mi sia piaciuto.
Sembra strano, ma è così e merita forse qualche parola extra, per dire che non è che non ci pensi su. A volte il piacere della lettura sta nel dopo, in quanto ci lascia dopo essersi affrettati su righe e righe.

La scrittura è sempre e solo di natura breve, ma è costituzionalmente così. Perché sono scene fuori dalla realtò nota, ne sono l’altro lato. NOn ci sono veri dialoghi o trame, ma sensazioni e appunto scenette. Non dei quadri statici, che possono essere dettagliati o vibranti di colore o perturbanti di espressionismo, ma più dei diorama, dei plastici.

E questo accostamento secondo me è decisamente più profondo perché lo vedo identico all’estetica che negli anni '90 ha lasciato il segno soprattutto nella musica alternativa. Penso ai video dei Tool, come Sober, dove marionette decadenti si muovono per scopi senza apparento motivo, così simili al cinema dei fratelli Quay, alla fotografia sfocata di oggetti polerosi di Floria Sigismondi prestata al video Beatiful People di Mariolino Mensola, o l’uso di luci soffuse a forti chiaroscuri (con grandi calligrafie in trasparenza, come le prime copertine di Dave McKean per Sandman) di Until it Sleeps dei Metallica (che ripredende certo i dipinti di Brugel, ma nel realizzarli rimane una sensazione di “fuori posto” completamente diversa dalla maniacale precisione realistica del fiammingo, anzi diviene quasi opposta).

Gli eventi in Ligotti sono del tutto secondari, per questo non trovo che sia minimamente paragonabile ad altri scrittori dell’orrore ma forse più accostabile ad una poetica del vago e dell’inverosimile di un Buzzati (se non fosse per la totale carica nichilista assente in quest’ultimo), con oggetti dimenticati o polverosi, trascendenze ed illuminazioni anti religiose, non una irruzione nel quotidiano del perturbante, ma un sipario sopra accadimenti che non vorremo mai fossero possibili.

Ma non c’è nessun tentativo di sedurre il lettore, di intrattenerlo, di renderlo complice ma solo edotto, non c’è quell’atteggiamento di sospensione della realtà, di mimesi che porta all’immedesimazione. Le cose stanno così, ma le cose pur assomigliando a qualcosa di noi noto, sono per forza altro. E’ insomma, pieno di indicibile, quindi sostanzialmente vuoto.

Questa contraddizione è irrisolvibile e va apprezzata quanto tale; leggero tutto di un fiato è probabilmente il modo peggiore di apprezzarlo.||
|Antha

«Antha» Antha

Messaggi: 6855||Messaggio12x9Inviato: Gio 17 Mar, 2022 15:15 Oggetto:||
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|Ok Ligotti non è facilmente digeribile; ma se si hanno buoni succhi gastrici e si gradisce di tanto in tanto l’aranciata amara, si scopre che sia sola sia abbinata all’Aperol ha un suo perché.
Di certo quando scrive non pare voler sedurre - lo si avverte con la mente in un altrove non ben definito, un po’ come i suoi personaggi e i suoi luoghi - eppure a mio avviso involontariamente (o coscientemente) non di rado lo fa.
Giusto prenderlo a piccole dosi e nemmeno difficile farlo se ci si accosta con raccolte di racconti. A leggerlo ho percepito un notevole salto di qualità tra gli affreschi de “I canti di un sognatore morto” del 1989 (credo tra le prime cose uscite in Italia) e quelli di “Teatro grottesco” del 2006.
Credo abbia ispirato qualche autore italiano: ad esempio Lucio Besana (co-sceneggiatore dell’originale horror italiano “Il nido” e di cui ho letto la raccolta “Storie della serie cremisi” presa all’ultimo Stranimondi), me lo ha fatto sovente tornare alla mente.
Vero che Nick Pizzolato nel suo True Detective ha detto di aver preso spunto dalle atmosfere Ligottiane. E in effetti, soprattutto nei luoghi e in alcuni tratti di qualche personaggio, si ritrovano.
Personaggi, quelli letterari intendo, nei quali personalmente non mi sono mai riuscito a immedesimare ne mi sono mai sentito rappresentato. Forse per via di quella sorta di distaccata rassegnazione e accettata e apparentemente non patita predestinazione, che me li ha sempre fatti percepire come soggetti estranei dal mio piano temporale per quanto, appunto, perfettamente calati in quello fatto di nebbiosi grigi/scuri di questo autore.||
|Fedemone

«Time Lord» Time Lord

Messaggi: 2206||Messaggio12x9Inviato: Mar 22 Mar, 2022 11:50 Oggetto:||
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|Infatti infatti, sono d’accordissimo. Tra l’altro non ci può essere neanche empatia verso i personaggi di L. in quanto non sono neache tali, ma maschere. Non hanno una vita, una personalità, interessi, problemi: sono come delle metafore su due gambe, o appunto delle maschere per esplorare il mistero assoluto, che vediamo rappresentato in qualche modo, ma che non è quello che vediamo e tocchiamo.

A piccole dosi è splendido, sulle lunghe mostra la corda||

Nirgal«Horus» Horus

Messaggi: 8003 Messaggio12x9Inviato: Mer 21 Mar, 2018 16:23 Oggetto:



Un po’ di commenti veloci su alcuni libri che ho letto o sto leggendo.

Ninefox Gambit - Yoon Ha Lee: Letto molto velocemente, ottimi personaggi, ambientazione intrigante anche se non “chiarissima”, decisamente uno dei migliori romanzi letto negli ultimi tempi, lo definirei intrattenimento intelligente. Già preso il secondo volume della trilogia, l’ultimo volume in uscita a giugno.

Too like the Lightning - Ada Palmer: Sono circa a metà, romanzo decisamente peculiare a livello stilistico, non facilissimo da leggere, però in mezzo a tanta fantascienza un romanzo come questo che si distingue è sicuramente gradito. Di per se tratta di un mistero/cospirazione in una società futura che ha come fondamento i principi dell’illuminismo. Non per tutti, ma sicuramente affascinante.

Rule 34 - Charles Stross: Anche questo sono a circa la metà, devo dire che amo Stross, ma considero questo il suo peggior romanzo.
Lo stile in prima persona è a volte insopportabile, specialmente su alcuni personaggi, nel complesso l’idea è come al solito interessante, però a tratti lo stile me lo rendere veramente difficile da godere.

Children of Time - Adrian Tchaikovsky : Letto circa il 20%, partenza fulminante molto coinvolgente, poi si sviluppa su due prospettive, umana e aliena, trovo quella aliena al momento un po’ lontana dai miei gusti.
Però questa marcata diversità è sicuramente un punto che può rendere il romanzo interessante, vedremo come si svilupperà.

Inviato: Gio 29 Mar, 2018 09:03 Oggetto:
Preso anche io il Ninefox Gambit, ma prima di leggerlo… Mi aveva dato un po’ l’impressione di essere vicino agli anime giapponesi, in qualche modo, ma molto più maturo. ==> poi finii di leggerlo e mi piacque veramente molto! Incentrato sulla cultura Koreana e sulla espansione nello spazio, dove viene riesumato un vecchio generale traditore per vincere delle battaglie impossibili. Ma ovviamente il tradimento è dietro l’angolo, ma chi è veramente il traditore? Molto originale per certi versi, facile per altri.

Letto questo però:

ottima antologia (vabbe’, io sono di parte), tra racconti tra il buono e l’ottimo, a volte un po’ meno accessibili come linguaggio, con qualche tendenza sperimentale, ma tutti molto interessanti.

ora sono “costretto” a prendere gli altri|


|Inviato: Mar 15 Mar, 2022 15:44 Oggetto: |
Ah anche io ho avuto un rapporto di amore odio verso Stephenson anni e anni fa, con il ciclo barocco. Mooolta roba che sembrava solo lì per appensatire un fastidiosissimo ammiccare verso il lettore per dirgli “hai visto? hai visto? guarda che curiosità storica!”, una roba continua che non sembrava fonte di cultura ma appunto un giochino.
Non so, anche questione di adattamento?

cmq letto un po’ di roba ultimamente, da the house of shattered wings della Bodard (ok è inglese), ad un paio di MilleMondi Urania, uno di Thomas Ligotti (e non capisco proprio perché tanti accostamenti a nomi dell’horror passato… mah, sembra una voce proprio a sé, che non sceglie neanche di raffronti), Resurrezione di Elena de Fazio (piaciuto abbastanza).
Alla fiera del bookpride ho speso non so bene quanto per predenre un’altra montagna di libri… ahimé, quando leggerli tutti??
E ricordate che è uscito il nuovo numero di Fantasy&Science Fiction!!

Finito adesso, a seguito della tua richiesta. Essenzialmente sei fortunato che avevo l’abbonamento ad Urania, visto che altrimenti non lo avrei quasi sicuramente preso (troppa roba da leggere, spese da decrementare, selezione d’obbligo)

È un buon romanzo, parte veramente molto bene ma si “rilassa” mano mano, evidentemente senza avere molto fa dire, giusto in attesa dell’atto finale. Quindi quest’ultimo, coi suoi colpi di scena e d’azione, diventa la colonna portante anziché essere da corollario al resto. Probabilmente se avesse espanso un po’ il parco personaggi, non piccolo ma un po’ debole con poca vera interazione, avrebbe portato più eventi o più frizzante alla vicenda.

[Inviato il:] Sabato, 19-Mar-2022, 23:53

ELENA DE FAZIO - vincitrice del premio Urania 2021
Romanzo RESURREZIONE - Mondadori.

In un certo senso è promosso, anche consigliabile, ma non particolarmente memorabile.

Se dovesse servire, posso elaborare ancora, senza arrivare alla pedanteria.

Innanzitutto ribadisco, il romanzo è valido e son contento di averlo letto. Per contro le proposte editoriali sono così tante che è difficile spiccare, soprattutto se si pensa che gli editori tendono a pubblicare il meglio di un panorama mondiale quindi la concorrenza è assai tosta.

L’idea di base è interessante, e la questione pratica sugli arrivi alieni è ben fatta e credibile: il “secondo mondo” (o world building come potrebbe dire qualcuno) risulta solido, interessante, quindi terreno ben fertile per la narrazione senza che venga tirata. personaggi ci sono tutti, ben sviluppati e con una personalità, forse non indimenticabili ma di certo ci si può appassionare a questo o quello. La questione di fondo però penso sia che tutta la costruzione fatta non sia sfruttata fino in fondo.
L’esistenza di tutti questi gruppi di studio dedicati, a cui si chiede di interagire per dare un senso alla vicenda, non avviene. Si tende molto ad isolare i singoli personaggi e renderli più soli di quanto dovrebbero. Dovrebbe essere un luogo pieno di vita, di discussione, eppure non si vedono molti degli scienziati che dovrebbero esserci, e le discussioni tra i gruppi sono assenti. OK mettere altra carne al fuoco sarebbe stata difficile da gestire (anche se spesso all’estero si tende al gioco al rialzo, sparando idee su idee) o comunque si vuole trasmettere il senso di decadenza del posto, eppure sembra che qualcosa manchi.

Ecco, la cifra italiana tipica (e ti parlo dopo aver letto non montagne ma un po’ di roba sì) rimane quella del romanzo che se non è impegnato in maniera letteraria (tipico del romanzo intimista) o le suggestioni fantastico oniriche (non in questi caso, ma si può notare che le due protagoniste sono filosofe e non, che si, matematiche o ingegnere), insomma la speculazione astratta, non è un buon romanzo.
Per carità, è una cifra rispettabile in quanto cerca di dare identità e carattere senza scimmiottare la FS anglofona, ma io lo vedo come il cugino il campagna che ha invidia per il cittadino -e qui si tratta piuttosto del Romanzo e della Letteratura Classici (si notino le.maiuscole).
Anche i Connetivisti hanno tentato di introdurre la forza di un linguaggio barocco nella FS, lodevole ma con risultati decisamente alterni, ma la strada è ancora lunga.

Ultimo, ed è una mia fisima personale, l’uso della spiegazione finale è un metodo legittimo di narrare, ma che trovo fin troppo simile al Deus Ex Machina: una soluzione calata dall’alto per far tronare tutto. Avrei preferito che le filosofe capissero loro chi era davvero il loro aiutante, con una effettiva interazione col “flusso” (che invece rimane sempre sullo sfondo) invece di un lungo riepilogo del “dietro le quinte”.
Personalmente non credo debba mai esistere un “dietro le quinte” ossia scene non descritte dal romanzo, se non per creare un singolo colpo di scena,o più di uno centellinati. Una spiegazione lunga di questo tipo fa intendere invece che esiste un altro romanzo intero, mai narrato ma condensato in poche parole, buttato lì e noi ci siamo distratti fino adesso con una questione secondaria quando la principale andava avanti altrove… Le due ipotetiche linee narrative non si intersecano veramente ma vanno a sbattere contro alla fine e basta.
Preferisco dunque due, tre, piccoli colpi di scena nel mezzo che tutta una rivelazione finale, di cui sentivo poco la mancanza.

Detto questo, rinnovo i miei complimenti visto che la Di Fazio ha fatto qualcosa degno di nota

MessaggioInviato: Ven 09 Giu, 2017 12:08 Oggetto:
Finito Equoid di Stross, della serie della Lavanderia.
BEllo, anche se il meccanismo è un po’ meno brillante del solito. Alcune cose sono risultate un p’ stucchevoli, come gli inserti di HPL e lo svolgimento della storia è andato su binari abbastanza consolidati d anon far gridare al miracolo. Piacevole, ma non di più.

|Inviato: Mar 13 Set, 2016 13:34 Oggetto:|

Finito il racconto nominato per gli Hugo Aztechs, di Lucius Shepard.

Ottimo racconto, non privo di qualche difetto, alcune cose buttate un po’ lì, personaggi non ben sfruttati, come la figura del padre del protagonista o il finale un po’… vacuo. Insomma, sembra che non sapesse bene come concludere la situazione.

E’ cyberpunk allo stato puro, sebbene sia lontanissimo dai cliché del genere: ambientato in messico, dove è rimasto esisliato un attivista scomodo dopo che è stato creata una barriera di energia (“El Rayo”) che separi gli USA dal suddetto messico. Il figlio è spacciatore e comprende il mondo meglio del padre, oramai una macchietta mentre lui è una figura di spicco in questa semi bidonville lineare nata a ridosso del confine. Infatti toccherà a lui fare da mediatore tra alcun inarcotrafficanti e gli Aztechs, una sorta di azienda ad alta tecnologia comparsa dal nulla e misteriosa.

Insomma, ha creato un mondo veramente complesso e una vicenda veramente interessante, con i suoi colpi di scena e che tien eincollati, ma come dicevo non è scevro da qualche difetto.
Molto buono, spero l’autore continui su quel mondo e che qualcuno lo traduca epr il grande pubblico.

Tocca ora a Sword Against Darkness, vecchia antologia di sword & sorcery, mischiata nel tempo con la lettura di alcune scanlations di manga che non sono arrivati in italia (tra cui Macross the First di Mikimoto)

Inviato: Mer 19 Ott, 2016 13:13 Oggetto:
Finito il primo volume delle antologie di sowrd & sorcery Swords Against Darkness, assemblate da Outfit ed edite nel 1977.
Bei racconti, brevi e pieni idee, con in primo piano esotiche ambientazioni (tra cui il centro America per un racconto elaborato dall’ultimo canovaccio scritto da Robert E. Howard! E anche un paio di racconti ambientati nell’antica Roma) che sfidano il cliché medioevale del fantasy classico - tra cui un racconto di Paul Anderson che ricalca le saghe nordiche. Linguaggio non sempre semplicissimo, con alcuni termini desueti (e non mi aspettavo di meno) ma si legge bene.
Ne ho preso un altro paio ma saranno lette nel futuro.

A Stranimondi Reynolds ha detto di aver gradito Ninefox Gambit, di Yoon Ha Lee, e stavo pensando di prenderlo, assieme a Celestial Matters di Garfinkle (dove la Grecia antica ha conquistato il mondo e la fisica di Aristotele funziona realmente)||

Inviato: Mar 24 Gen, 2017 11:58 Oggetto:
Sto finendo anche il secondo volume di Swords Against Darkness. E devo dire che essendo delle antologie degli anni '70 mantenevano una sorta di freschezza", almeno diciamo che gli stereotipi simil medioevali alla D&D ancora non erano così presenti.

Divertente.||

Inviato: Gio 25 Feb, 2016 13:42 Oggetto:
Conoscendo almeno un altro paio di romanzi della serie della lavanderia, direi che sarà da completare tutta. Accidenti, sono pure indietro con le letture…

Cmq, finiti i racconti di Clarkesworld 98:

http://www.amazon.com/Clarkesworld-Issue-88-neil-Clarke/dp/0615946283
(non fatevi ingannare dalla foto, il formato asosmiglia alla nostra Robot, solo più sottile)

Il racconto di Ken Liu è un gioiellino di narrativa, che riesce a rendere fresche tematiche sia moderne che eterne, come in questo caso dove un robot cerca la sua umanità (la sinossi è volutamente fuorviante)
Il racconto della De Bodard era già apparso in italia, ma leggerlo in lingue è sempre bello. Toccante e pieno di inventiva, con un recupero della tradizione orientale innestata in un futuro, è un esempio magistrale di riscatto della cultura non WASP. Un esempio encomiabile per un classico moderno.
La tomba per le lucciole del cinese Cheng Jingbo (tradotto da Ken Liu), è un racconto fantasy, con belle scene molto vivide anche se un po’ la coerenza interna tende a scriocchialre. La scrittura però ripaga per le altre lacune.
Yoon Ha Lee ci regala un racconto essenzialemente di space opera, anche se sono assenti le astronavi… L’atmosfera c’è tutta, personaggi vivi e decisamente papabile epr un ampliamento a romanzo. L’arte della guerra e dell’inganno, e l’onore di un soldato oltre tutto ciò.
Robert Charles Wilson (“Utriusque Cosmi”): non mi smebra ci aver sentito nominare l’autore che ci presenta un bel racconto a tempi paraleli di stampo Stapledon-iano, con i misteri che aspettano alla fine dei tempi dell’universo stesso… E i fantasmi dle presente.

Ah mi mancano solo la aprte redazionale, ma la ritengo per ora secondaria rispetto ai racconti che erano il mio interesse principale. Penso di finire in giornata o dopo

Una rivista che non consocevo (e che ho cercato per i primi due nomi, in cima alla mia lista personale) e che merita sul serio sopratutto epr il prezzo contenuto. Cmq su abebooks c’è un bengodi di narrativa straniera a prezzi stracciati…|

|Inviato: Mar 08 Mar, 2016 16:43 Oggetto: |
Nel frattempo stavo anche leggendo una rivista/libro sull’occulto, Kaos n°14 di Joel Biroco, ossia scritta da gente che si professa occultista ai giorni nostri, con anche un articolo di Alan Moore, il famoso scrittore di fumetti.|

Inviato: Mer 08 Set, 2021 10:57 Oggetto:
nelle tre settimane di vancaze mi sono sparato un po’ di urania arretrati (almeno 5, che non sto ad elencare). Spicca favorevolmente Anatomik di Serge Brussolo, a cui non avrei dato una lira.
E se adesso sono maturato abbastanza anche per gradire meglio fracassonate, e molte esagerazioni le prendo più col piglio satirico per fortuna mentre mi hanno fatto storcere il naso per anni, questi Stati Uniti che hanno perso la guerra contro i cartelli della droga e assediati dai propri fantasmi (letteralmente! qualcuno o qualcosa sta creando una infestazione di ectoplasmi!) sono veramente divertenti. Pieno di idee ed azione, mi ha ricordato i momenti migliori del ciclo della lavanderia di Stross.

Questo è un altro utente, ma visto che si prodigò molto a scrivere (ah, sarebbe bello archiviare tutto il vecchio forum…) lo mantengo

L.MCH«Horus» Horus

Messaggi: 5927
Località: non pervenuta Messaggio12x9Inviato: Dom 27 Dic, 2015 02:04 Oggetto:



Ieri ho finito di leggere “1636: Commander Cantrell in the West Indies”

Fa parte della serie di libri ucronici “Assiti Shard”/“Ring of Fire” iniziata con 1632, 1633 e 1632:The Baltic War
E’ una delle migliori serie ucroniche attualmente reperibili, scritta inizialmente da Eric Flint e poi a più mani da più autori nei libri successivi.
Man mano che la serie progredisce l’effetto farfalla causato dall’ “Anello di fuoco” comincia propagarsi in tutte le direzioni con sviluppi di ogni genere che alterano la linea temporale.

In questo caso si seguono gli eventi nelle Indie Occidentali; dopo quel che è accaduto in 1633, 1634:The Baltic War e 1636:Seas of Fortune la zona dei Caraibi è letteralmente sottosopra.

Le colonie olandesi sono di fatto tagliate fuori dalla loro patria e quello che resta della flotta Olandese si è rifugiato li.
Nel frattempo gli USE (United States of Europe, l’unione di stati tedeschi sotto l’egida di Gustavo Adolfo di Svezia) e l’Unione di Kalmar lanciano una missione esplorativa nella stessa zona per cercare di prendere contatto con le colonie “isolate” e possibilmente mettere le mani su una nuova fonte di petrolio e bitume.

Contemporaneamente il comandante dell’Oca Selvaggia (si, quella vera) l’esule Conte di Tyrconnell Hugh O’Donnell ultimo aspirante in vita al trono d’Irlanda si ritrova a dover cercare di salvare il suo reggimento di mercenari irlandesi e la sua stessa vita e viene coinvolto in un piano per strappare Trinidad (ed il suo lago di pece, uno dei giacimenti di petrolio più facilmente accessibili nel Nuovo Mondo) agli spagnoli e … rivenderla alla Francia.

Quindi da un lato c’e’ un iniziativa finanziata dalla Francia per mettere le mani su una delle risorse più strategiche della zona, dall’altra c’e’ la flottiglia multinazionale in missione esplorativa (e non solo) e dall’altro c’e’ l’Impero Spagnolo (inserire marcia imperiale di Star Wars) che vuole eradicare tutte le colonie di intrusi in modo da mettere al sicuro la vitale rotta dell’argento ed in mezzo ci sono quel che resta delle colonie olandesi, francesi ed inglesi insediatesi dopo che gli Spagnoli avevano gia “eradicato” (e venduto come schiavi i coloni non-spagnoli) le precedenti colonie (cosa avvenuta anche nella nostra linea temporale).

In mezzo a tutto questo viene catapultato il giovane tenente di vascello Eddie Cantrell, sia per il suo contributo nello sviluppo delle prime navi da guerra a vapore e sia perchè oltre ad essere un involontario eroe di guerra superdecorato (pure dai suoi ex-nemici) ha finito con lo sposare una delle figlie del Re di Danimarca
(nata da matrimonio morganatico, quindi esclusa dalla linea di successione).
Cantrell non è il protagonista principale, come gli altri libri questa è una storia corale di persone più o meno comuni, con un destino più o meno segnato che si ritrovano letteralmente nel bel mezzo della riscrittura della linea temporale come la conosciamo.

Gli americani venuti dal futuro hanno portato molte idee e tecnologie, ma molte di esse non sono replicabili ed è in corso a livello globale una corsa ad acquisire know-how critico e “ricostruire”/“ripensare”/“riadattare” il tutto il più velocemente possibile prima che lo facciano gli avversari.
Allo stesso tempo avviene una guerra e livello memetico, perche da un lato vi sono quelli interessati alle tecnologie e contemporaneamente avversi a nuove idee e concetti riguardo diritti umani e società civile chepossano ledere i loro interessi e posizioni di potere e dall’altro vi sono quelli che intendono usare proprio queste ultime per indurre il cambiamento, in particolare gli “americani”, disposti anche a regalare tecnologie militari se queste portano con se i semi di un cambiamento più profondo.

Nel caso non aveste letto niente della serie, non è del genere “America! Fuck Yeah!” anche se gli americani si comportano da americani … ed adottano metodi marxisti-leninisti Razz dove necessario (parola chiave: Comitati di Corrispondenza) ed i personaggi “del passato” sono “veri”, non degli NPC che fanno da sfondo per i protagonisti.

Tattiche e strategie navali “reali”, capitani coraggiosi e mercenari senza patria tra battaglie all’ultimo sangue ed il rischio di morire per esaurimento del supporto logistico, indiani caribe decisi a far fuori gli intrusi, schiavisti di ogni genere, schiavi che cercano la libertà e molto altro, avventurieri in cerca di fortuna di ogni genere, ecc. ecc.
Prototipi di velieri a vapore (con scorte di combustibile limitate) contro flotte di galeoni spagnoli pieni di cannoni e comandate da astuti ammiragli, orde di pirati che fanno attacchi in massa e dove in generale al primo sbaglio la si paga molto cara.

Se vi è piacito “1634: The Baltic War” non dovete farvi sfuggire questo. Parola di giovane marmotta

P.S. Non si nota che mi è piaciuto molto, vero? Wink

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MessaggioInviato: Ven 02 Lug, 2021 09:33 Oggetto:
Ho finito in manco una settimana (divorato durante le ferie) l’edizione Urania Jumbo de La quinta Stagione.
Essenzialmente un fantasy, e chi lo ha lodato ha fatto molto bene - è un ottimo romanzo, equilibrato e ben scritto (si vede anche un certo sforzo di traduzione).
Personalmente lo consiglio - da qualche parte nel thread c’erano commenti, lo so per certo ( o forse in quello sulle eltture in lingua?) - e posso confermare tutte le impressioni positive. Vediamo di iniziare il secondo volumenpresto e sperarte che il terzo arrivi in tempi umani.

Poi ho finito la trilogia senza dover attender troppo perchéla Nemesin scrive molto bene. I personaggi sono tutti realistici, tridimensionali, non mancano i colpi di scena e le complicazioni, anche se forse si poteva accorciare un po’ il tutto.

Ribadisco, che oltre qualche accenno ad un passato tecnologico, è un fantasy per gestione e struttura, ambientazione a parte (che pure calza)

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MessaggioInviato: Mer 22 Lug, 2015 12:54 Oggetto:
Finito dopo mesi di lettura a singhiozzo (ebook su telefono tirato in ballo ogni volta che sono in giro senza libri, attese inaspettate, code, pause e via dicendo) l’enorme mole di Child Garden di Geoff Ryman. Libro più bizzarro che sci fi in senso stretto, con un mondo dal clima tropicale, virus che hanno dato un corpus di conoscenze anche ai neonati a prezzo della perdita di alcuni tratti caratteriali, la sconfitta totale del cancro che però ha dimezzato le vite di ognuno, una specie di dittatura benvola chiamata il Consenso basata sulla lettura di menti umane, che ha imposto uno stato socialista ovunque. Qui si muove Milena, una outsider per tutti i versi: immigrata, resistente a molti virus, orfana, lesbica. Tutte condizioni non ben accette, e da qui una vita di lotte e travagli fino al suo “trionfo”, che è una piccola grande conquista professionale, umana nella scoperta di sé, una promessa per il mondo intero.
Lento in molti punti, non si basa molto sugli eventi ma sulle interazioni dei personaggi e sulla costruzione del mondo, così pieno di stranezze da essere più vicino al surreale che alla FS. Non ci sono “villain” veri e propri, non ci sono epiche conquiste ma la lotta quotidiana e la forte emotività della protagonista e molte vicende che percorrono dalla primissima infanzia fino al trapasso.
Uno socntor tra epicità e banalità rende il libro particolare e sembra essere molto apprezzato in generale:
http://www.goodreads.com/book/show/258096.The_Child_Garden

Bello davvero|

MessaggioInviato: Mar 18 Mag, 2021 11:40 Oggetto:
Invece io purtroppo devo confermare la tendenza a leggere meno da quando sono a casa a lavorare. Molte altre “distrazioni” o impegni diversi, mentre prima i viaggi in treno erano tappa obbligata, da riempire con la lettura…
Sto leggendo molto a rilento 3 libri assieme:
  • un best of horror stories, del 1989 - in lingua. Storie brevi, edito Karl Edward Wagner. Non malaccio, il genere era ben vivo in UK all’epoca, anche se nulla di memorabile
  • i racconti fantastici del premio Montepulciano, sempre 1989 - edito da Perseo libri (ora Elara). I Racconti Fantastici di Montepulciano
    E qui, nonstante i nomi della giuria, le grandi lodi tessute per gli artisti coinvolti, giovani ed esordienti, o navigati e noti, ho trovato che la media sia ben poca roba.Anzi ir acconti polizieschi in realtòà sono spesso brillanti, ma la sezione fantastica a mio avviso non brilla per inventiva, o costruzioni complesse, tutt’altro. Rimane spesso vincolata all’idea ottocentesca di narrazione (pseudo) psicologica, lasciando sullo sfondo (quando c’è) quello che dovrebbe essere (personalmente) il nucleo della narrazione: lo stupore dell’immaginazione. Eh già, inItalia, se non si è alta letteratura, non si è nulla.
  • l’esperimento Dosadi, di Frank Herbert. Scritto in maniera molto involuta, nella costruzione delle frasi sembra che sfugga la connessione tra soggetto e complemtento, non ché l’identificaizone esatta degli stessi… con un sacco di termini e situazioni e personaggi citati a ripetizione ma mai introdotti, rendendo abbastanza difficoltosa la lettura. Non che sia un brutto, anzi probabilmente potrei dire che è uno stile di scrittura molto raffinato, mi ha ricordato Virginia Woolf per certi versi, che non è aulico bensì sintatticamente denso.

Ebbene sì, lo ripeto sono molto molto indietro con letture…|

MessaggioInviato: Ven 28 Mag, 2021 15:43 Oggetto:
Quasi finito l’Esperimento Dosadi di herbert. La seconda parte si legge moolto meglio, anche se rimane abbastanza ostico districarsi tra le varie idee e nomi. Incredibile che materiale per una serie di romanzi interi sia condensata (anche troppo a volte, certi personaggi sono notevolmente sacrificati nel loro sviluppo) in meno di 250 pagine.
Altri tempi…
Comunque! Fantascienza sociale di primissimo livello, che cerca di infilare come aforismi, studi, legislazione, regole e stili di vita alcuni de punti di vista sulle società e il potere che enrano in pieno dibattito anni fa. Mi ha ricordato quindi John Brunner, e quindi un epigono “minore” come Sterling.
Ci sarebbe da riflettere parecchio in effetti
MessaggioInviato: Gio 21 Gen, 2021 14:01 Oggetto:
Non sto leggendo moltissimo da quando alvoro da casa, ma sono arrivato poco oltre le 100 pagine. Per adesso ancora mooolto introduttivo, mooolto interlocutorio, forse un po’ troppo. Murakami, come tanti giappi si prende il suo bel tempo (io avrei sforbiciato parecchio). Per adesso a livello di puro intreccio, non si va oltre la sinossi di 4 di copertina, mentre come stile non è pesante, un po’ 800esco nei suoi giri di parole, non particolarmente poetico (traduzione?)

metto anche un commento a confronto, visto che calza molto bene

crazy diamond

«Foffomante» Foffomante

Messaggi: 6313 Messaggio12x9Inviato: Gio 21 Gen, 2021 19:02 Oggetto:



Ho letto l’esperimento Dosadi di Herbert e non mi ha fatto impazzire.
L’ho trovato a tratti un pò incomprensibile e confusionario anche se verso la fine appassiona.
In particolare mi ha inquietato trovare a tratti incomprensibili le speculazioni legali sulle quali dovrei viceversa essere un pochino ferrato.
Certo l’idea che il legum (avvocato) soccombente venga ucciso dalla controparte è un’ottimo strumento di deflazione processuale (speriamo che questo volume non finisca mai nelle mani di un certo ministro) Very Happy

Inviato: Mer 20 Gen, 2021 12:42 Oggetto:
Finito “Città di santi e folli” di Jeff Vandermeer - molto bello, il migliore suo letto fin ora.
In realtà è un insieme di racconti di vario tipo, dai tradizionali emuli del racconto nero/fantastico dell’800 a finti depliant e glossari di questa città bizzarra, infestata da una a storia infausta e da bizzarri elementi. Una cornice mlto postmoderna e ben fatta.

Iniziato quindi 1Q84, visto che di Murakami ho fatto una piccola incetta|

Inviato: Ven 04 Gen, 2013 16:38 Oggetto:
Dopo di FUller Memorandum di Charles Stross (stupendo!), sto leggendo Singularity Sky, ambedue in ebook mentre faccio il pendolare. Peccato che fin troppi bei libri non appaiano da noi!
MessaggioInviato: Mar 31 Mag, 2022 20:04 Oggetto:
Finito anche l’ultimo romanzo nel meridiano su Hemingway ( Fiesta, Addio alle Armi, Morte nel Pomeriggio, Verdi Colline d’Africa) ma a parte qualche bella riflessione, non mi ha lasciato molto. Amen.

Vero lo ammetto, anche Addio Alle Armi considerato un capolavoro, non mi ha lasciato tanto… Scusate, ma è così.

Inviato: Mar 31 Mag, 2022 20:46 Oggetto:
Immagina che con estrema fatica finii all’epoca un Mammuth della Newton Compton su Virginia Woolf. Persi la voglia di leggere per mesi.
Inviato: Ven 20 Nov, 2020 10:43 Oggetto:
Finalmente mi accingo a leggere i due roimanzi finali dei “Principi Demoni”, di Vance.
Cmq ho finto un po’ di numeri di Dimensione Cosmica. Ottima la seizone saggistica, carina quella dei racconti, anche se spesso sono brevissimi e non particolarmente originali.
Finito anche l’ultimo millemondi, e che dire? Essendo un “best of”, effettivamente c’è parecchia roba scritta benissimo pur avendo semplici idee base. Un salto di qualità rispetto alla media notevole, e ognuna di esse andrebbe studiata a fondo come palestra.
Inviato: Gio 17 Mar, 2022 12:43 Oggetto:
Uhmm trovai splendido il Club Dumas, ma avevo qualche remora con gli altri libri… Devo dare una possibilità anche ad altre sue opere!
Inviato: Gio 30 Set, 2021 12:52 Oggetto:
Invece sto finendo con enorme soddisfazione “Il Cigno Nero”, consigliato all’epoca dal buon HC, segnato, messo in coda, e dopo taaanto tempo, anche in lettura.
veramente bello, illuminante e sagace. ha qualche punto debole, ma dubito si possa pretendere la perfezione. Probabilmente cercherò anche gli altri di Taleb
Inviato: Gio 03 Set, 2020 09:35 Oggetto:
Invacanza sono riuscito a leggere di più rispetto a questo periodo (a casa ci sono troppe distrazioni purtroppo).
MI sono fatto fuori 4 Urania di fila (e qualche racconto di Truman Capote e di Tolstoj, ma son dettagli): Garibaldi a Gettisburg, Città di morte (traduzione del titolo orribile) e le due parti di Aristoi.
Il secondo è un bel libro, semi distopico, ambientato anziché nelle solite città cyberpunk, in una piattaforma petrolifera traformata in una serie di città CP Razz Alcune debolezze ma interessante.
Garibaldi era un libro da cui mi attendevo molto, come ucronia è debolissima purtroppo. la prima parte manca di un vero sviluppo nel nuovo mondo, la costruzione dell?italia alternativa è praticamente solo di facciata (il cosidetto effetto valanga, ossia se cambi una cosa lontana nel tempo la Storia si stravolge sempre di più) è talmente poco sviluppata che non solo i personaggi ci sono tutti, ma hanno fatto esattamente le stesse scelte (con l’amico andato in America) e costui ha mantenuto addirittura il numero di telefono. ragazzi, va bene le coincidenze, ma quindi si tratta di immaginazione zero… Pochi pesonaggi e troppi deus ex machina. Anzi la trama di FS si riduce solo al presuposto per finire in una sorta di storia di spionaggio sui generis, non particolarmente avvincente. Insomma, voto 5 risicato. La seconda parte, con il seguito corregge la maggior parte degli errori ed è molto più godibile.

Aristoi invece l’ho trovato un capolavoro, nonostante le critiche lette in giro siano vere. A tratti è lezioso e pesante, ma costruisce a perfezione un mondo decadente, saccente, presuntuoso. Ma è pieno di idee e padronanza di argomenti, il sincretismo tra varie discipline spirituali è attenta e sensata, il mondo vasto e coerente, la trama interessante ed avvincente (divisa nettamente in due parti, la seconda più alla Jack Vance), le tecnobubbole - che adoro - sono valide e calibrate.
Peccato che non abbia avuto seguito, ma confermo che Walter John Williams, assieme a Swanwick meritano di entrare nel nvoero dei classici moderni.|

Inviato: Gio 03 Set, 2020 09:43 Oggetto:
Ah sto finendo anche Veniss Underground di Jeff Vandermeer: non male anche se a volte la voglia di stupire va a scapito della trama.
Non è veramente fantascienza né un vero racconto weird (quasi fantasy, come avrebbe potuto essere Shadowrun, il vecchio GdR), a metà tra i due, dove la sospenione dell’incredulità è la base tra uno scenario reale e trovate al limite del surrealismo. Così non ha bisogno di essere convincente visto che non ha vere pretese distopiche, quindi la girandola di invenzioni assurde si prende per quella che è, e così riesce nel suo intento straniante. Il linguaggio un po’ ci prova a metetrci il suo, ma secondo me funziona meglio sul racconto breve che nella composizione lunga de primi tre segmenti.
Forse sono io che mi stupisco poco, ma non mi sembra eccezionale. Valido, finché si ama la letteratura fantastica a tutto tondo.
Inviato: Ven 02 Lug, 2021 13:18 Oggetto:
Sto finendo “Kafka sulla spiaggia”, di Haruki Murakami.
Scusate, ma costui è in odor di nobel tanto da meritarsi una collana da edicola (versione quindi economica che non feci sfuggire l’anno scorso e sto iniziando ad intaccare)?
Il libro è una fetecchia, non un viaggio meraviglioso, ma una roba senza senso appiccicata con lo sputo, incredibilmente superficiale, personaggi quasi macchiette, scene di sesso da fanfiction, inizia ad essere minimamente interessante dopo 200 pagine… Mi spiace, ma questa non è letteratura, è spazzatura.
MessaggioInviato: Mar 07 Apr, 2020 08:52 Oggetto:
Io ho finito, leggendo a spizzichi e bocconi perché trovavo insopportabile, questo:

OK il romanzo non è così brutto, è scritto anche bene, con alcuni momenti d’azione itneressanti, cambi di punti di vista e persino qualche frase poetica. Eppure il world building è pessimo, cliché su cliché ad uso di una distopia (quasi apocalittica pserei dire) che proprio non digerisco. Ogni nefandezza è buona per creare una atmosfera che non trovo perché avrei preferito dettagli ed idee anziché solo una sfilza di “banali” atrocità quotidiane.
Eppure ci sono molti elementi interessanti, ma si punta tutto su questi personaggi che non spiccano realmente, lasciando la trama in secondo piano.
Forse sto per dire una bestialità, un qualcosa h va anche contro i miei stessi principi, ma forse c’è troppo “umanesimo” nelle fondamenta letterarie di questa scrittrice (che ripeto, non è che non sia valida in sé) e il resto è preso evidentemente dagli anime giapponesi (mi viene in mente Alita e Genocyber, su tutti).

Anche i racconti brevi in coda al volumetto sono tutti di tema distopico e sembra che proprio non si riesca pensare ad altro. Inoltre la rivisitazione zozza dei personaggi dolci dell’infanzia non è postmodernismo che scorrazza da oltre ventanni?
Insomma, si apprezzano gli sforzi finali, ben dignitosi, ma siamo decisamente al traino di idee forti masticate e rimasticate (e tanto forti non sono più, da parte mia), sulla scia lunga se non lunghissima di fantascienza quasi decadente oserei dire.|

Inviato: Mer 04 Mar, 2020 12:09 Oggetto:
Cassiopea, Il Castello - di Resnick. Trascurabilissimo. Un romanzetto di “guerra” dove tutto è sempre tutto semplicissimo, e trattato più come n giallo, tra proposte e controposte e deduzioni (minime). Ma tutt trattato come bambini delle elementari.
“facciamo così” “perché?” “perché altrimenti questo e quello” “ah giusto”
“facciamo cosà?” “no perché altrimenti quello e questo” “Ok”

moltiplicato per due tre volte per pagina, moltiplicato epr le pagine. E questo è il terzo “romanzo”. Di FS pochissima. OK c’è un alieno. OK armi laser. Ma nessuna idea, giusto qualcosa in “costume”, potrebbero essere americani in un paese arabo o in missione di spionaggio in africa, non sarebbe cambiato molto (ah lo strutturalismo!), il livello di tecnologia è fermo, boh agli anni '60?

Sto leggendo anche Ranocchi dalla Luna, di Primo Levi. Il primo racconto sarebbe considerato un capolavoro della FS breve, se qualcuno lo accostasse a tanta narrativa moderna.|

Inviato: Ven 25 Set, 2020 10:06 Oggetto:
Finito “Fantazius Mallare”, un racconto breve di scuola decadente, molto interessante per chi ama il genere (con tutti i suoi difetti).

Sto finendo anche “Falshing Swords!” vol 1 - che essendo una raccolta di storie fantasy va in “altri libri” Razz

Storie anni '70, tutte di buon calibro, tra cui un Pohl in stato di grazia, un Vance sempre imprevedibile, un Lieber classico come ce lo aspettiamo sempre e vedremo come sarà Lin Carter|

Inviato: Lun 05 Ott, 2020 12:48 Oggetto:
Mishima risente di una scrittura “stile '800”, molto verbosa, con riflessioni dal sé verso il sé, in maniera a volte un po’ contorta. Lessi anche io Il Padiglio D’oro (uh saranno 10? 20 anni?), ma mi ricordo molto poco, lo ammetto. Da allora ne ho letto ancora, con giudizi altalenanti., ma chi sono io per giudicare?
MessaggioInviato: Ven 14 Feb, 2020 10:42 Oggetto:
Finito I Tre Copri, di Cixin Liu.
Che dire, bello, una spanna sopra la FS ciense che arrivò con Urania in racconti brevi anni fa (che trovai abbastanza deludente). Assomiglia certamente più un Ted Chiang che a Ken Liu (che ne è il traduttore), con una speculaizone scientifica portata agli estremi, e le conseguenze su mondo ben costruito.
Fa molto effetto la descrizione della Rivoluzione Culturale (e mi sono anche, ingenuamente?, stupito della possibilità di critica feroce del periodo) e c’è un forte, anche se non so quanto voluto, parallelismo tra di essa e Trisolaris
Beh, prenderò anche gli altri due a questo punto.

Questa è una segnalazione da ricordare!! Magnifico libro!!

Inviato: Dom 26 Lug, 2020 21:15 Oggetto:
Ho iniziato a leggere questo What If di Randall Munroe (quello di XKCD), che in italiano si chiama Cosa accadrebbe se? Risposte scientifiche a domande ipotetiche assurde ed è edito da Bompiani.
Il libro raccoglie le risposte date su https://what-if.xkcd.com/ più qualche altra.
Devo dire che è molto interessante e divertente, sicuramente consigliato ai curiosi Smile
La versione inglese è in offerta questo mese a 0,99€.
Inviato: Mar 19 Mag, 2020 08:53 Oggetto:
Nel frattempo che sto finendo il tomo su Camus (sono più di 500 pagine fitte su carta velina stile I Meridiani, ediozine che cmq apprezzo molto, fragile ma molto corposa - divagazione da simil bibliofilo), ho finito anche Depilando Pilar di Andre Pinketts, preso in ultra sconto dopo che fu diffusa la notizia del suo trapasso.
Non avevo letto altro, e l’ho trovato piacevole e coinvolgente, anche se sono veri tutti i difetti imputatigli: 70% giochi di parole (forzatamente) simpatici, 20% personaggi strambi (spesso anche un po’ troppo sopra le righe) 10% trama (un giallo dalla trama esile, grotetsco e purtroppo si risolve in maniera goffa pur avendo in mano tutte le carte per giocarsela meglio).
Mi dicevano che i libri precedenti erano meglio, magari li proverò (se li trovo scontati ovviamente). Tanto ci metetrò solo qualche lustro per leggere tutto…
Inviato: Ven 04 Ott, 2019 10:43 Oggetto:
Mi sono sparato 3 urania quando ero al nord, un romanzo di avventura di Mike Resnik (anche se era quasi più di investigazione - divertente ma non scritto benissimo), il terzo (e momentaneamente conclusivo) libro di Ian MacDonald su Everett Singh, saltapiani (caruccio) e il Memorandum Fuller di Stross (yeah!).
Adesso sono al nuovo Millemondi (il racconto sull’Impero Connettivista fa pena, il primo non è per nulla male), ma ho finito anche il cicciotto Il Prefetto di Reynolds. Ben scritto avvincente (anche se sembra già un po’ datato) ma chiuso veramente in fretta e furia in tre pagine.
Forse avrebbe dovuto scrivere un altro libro ma gliel’hanno cassato

Metto qui un commento di un altro utente, perché è interessante

Nirgal«Horus» Horus

Messaggi: 8003 Messaggio12x9Inviato: Mar 30 Lug, 2019 10:35 Oggetto:



Finito di leggere anche Stazioni delle maree versione IASFM (pubblicato anche in urania con il titolo Domani il mondo cambierà).
Romanzo con buone idee, interessante nel complesso, ma troppo frammentario, con alcune parti in cui l’autore si perde in narrazioni che ho trovato inutili.
Alla fine un romanzo che avrebbe meritato un maggior lavoro di espansione della storia, creando il giusto collegamento tra i capitoli, che troppo spesso sembrano dei racconti collegati malamente.


Io l’ho letto due volte, prima quando su pubblicato negli anni '90 sulla IASFM e poi nella versione urania perché non lo riconobbi. La prima mi lasciò molto perplesso, non si riusciva a capire e cllegare le cose poi lo apprezzai molto di più, per quella atmosfera alla Jack vance in bilico tra la fantasia spinta e il fantasy, l’improbabile con il bizzarro. Secondo il tutto fluisce bene, se si accetta il racconto nella sua stranezza, senza rigore, senza logica.

Inviato: Gio 23 Gen, 2020 15:28 Oggetto:
Finito da poco i 4 romanzi su Arturo Bandini, scritti da fante, osannato da Bukowski e dalla critica moderna. Modestamente non li trovo così eccezionali, anzi. Tropico del cancro, solo per un esempio stupido è molto più “estremo” e su ubn tema molto molto simile, giovane squattrinato agli inizi delgi anni '30 che cerca di fare lo scrittore. Ma c’è ben poca boheme in Fante, decisamente più provinciale.
Inviato: Gio 19 Dic, 2019 12:48 Oggetto:
Leggo semrpe parecchio. Sto finendo Pastorale Americana di Roth. una mezza palla. ma mezzo molto molto molto interessante

==> vero. Una parte è roba pseudo intimista-psicologica ma che non mi ha preso, altro è invece la riflessione di un singolo nella Storia dgli USA, con il conflitto generazionale, anche il problema del terrorismo, un mondo che si sgretolava, la difficoltà di un uomo a guardare serenemanet ei suoi sentimenti, il acmbio insomma di un’epoca (e dell’epoca nuova, forse più felice ne abbiamo giusto un sentore all’inizio, quando si sa che il protagonista si è risposato, ma a quanto pare il suo passato è quell interesante, quello travagliato, quello denso).
Il mio giudizio è in bilico, ma ne riconosco una certa grandezza

Inviato: Mer 15 Mag, 2019 12:40 Oggetto:
Finito il Urania Jumbo “Luna Nuova” di McDonald.
mi ricordavo qualche racconto preludio a questo “Dinasty” ambientato sulla Luna, dove cinque casate industriali lottano in un crescendo di violenza per il predominio. Non male, molto leggero, nulla di particolare ma abbastanza appassionnte con i suoi n-mila personaggi
Inviato: Mer 27 Feb, 2019 15:07 Oggetto:
Finito Pandemonium di Daryl Gregory, trovato in iper offerta su IBS.
Per essere un esordio è veramente ottimo, con una buona tecnica di scrittura, veloce, non troppo descrittiva ma quasi colloquiale, con alcuni ottimi tocchi.
Buona la trama, un fantasy urbano/moderno alla Barker o Gaiman, dove le possessioni demoniache sono più viste come una epidemia o una malattia mentale e affrontate come tali, sia lato sociale che lato “scientifico”.
Molte le idee, tra cui un’analisi junghiana interessante, anche se a volte la carne al fuoco è tanta (tra incursioni filosofiche e cultura popolare stretta) e il ritmo un poco altalenante.
Tutto sommato, una buona lettura, proprio buona.
Inviato: Mer 27 Feb, 2019 15:33 Oggetto:
Ah adesso parto con Il Colore del male, antologia del compianto Hartwell.
Il colore del male - Wikipedia

Coem si vede è un excursus interessante nel racconto breve con un’analisi delle loro strutture significative. Purtroppo da quello che vedo le traduzioni sono un po’ libere, almeno nei titoli.|
Sono 800 pagine scritte fitte, in grande formato, un’antologia monumentale sul racconto dell’orrore divisi per “temi” strutturali, un lavoro enorme|

Inviato: Gio 07 Feb, 2019 09:22 Oggetto:
Uh, dovrei riassumere quattro mesi di lettura, con il ritmo di circa un libro a settimana…
Cmq sto alternando libri fantastici (l’ultimo è Simbionti, su Urania, ninete affatto male devo dire, ben costruito e con solide basi scientifiche che a me piacciono sempre, o l’antologia in lingua Ultimate Cyberpunk, della cardigan) da narrativa (Ad esempio Edgar Wallce Foster, “una cosa divertente che non farò mai più”, il cui titolo è pure tradotto male… Ma il resto sembra di no) e saggististica (esorcismi e possessioni demoniache nel mondo ebraico del XVI e XVII secolo).
Sul lato fumetti, ne ho letto uno (tra gli n-mila) storico veramente bello “C’era una volta in Francia” (scenggiato da Fabien Nury, non ricordo il disegnatore, pur ottimo), edito dalla RW lineachiara. Consiglio a tutti di leggerne la sinossi. Posso garantire che è di altissimo livello.
Ho parecchia roba arretrata e mi hanno detto di darmi una calmata con gli acquisti…
Inviato: Mer 19 Set, 2018 12:50 Oggetto:
Letto roba sparsa, ma non ho più tenuto traccia da un mesetto almeno…
Cmq adesso sotto con Le Desolate Città del Cuore di Lewis Shiner.

==> fu un bel romanzo, in realtà di “realismo magico”, anche perché ambientato in messico. Metà riguarda i gruppi rivoluzionari armati e e l’altr a metà un artista statunitense in crisi, che però riesce ad entrare in contatto con lo spirito del luogo, trascendendo.