Pigrizia? I messaggi vocali dove li mettiamo?
Per principio non li leggo e chi mi conosce lo sa bene: perfino mia moglie se vuole che le risponda deve scrivere una frase.
Non sono d’accordo.
Nei secoli scorsi (tra il 1700 e il 1800) era importante, per essere adattivi, saper andare a cavallo, saper accendere un fuoco con le pietre focaie, saper usare una spada, saper scuoiare un animale o saper arare un campo (e quando farlo) o saper mungere una mucca. Oggi tutte quelle abilità contano poco o nulla, in una città moderna. Ti serve piuttosto saper guidare un’automobile, saper usare un pc o uno smartphone (che poi oggi, è il vero portatile) e avere un bancomat o una carta di credito (possibilmente, del @Tobanis).
Certo, saper far di conto, leggere (tanto) e scrivere (decentemente) è sempre importante, oggi anche più di ieri, ma non serve più saperlo fare su tavolette d’argilla. Anzi, tra ics anni potrebbe non servire più saperlo fare su carta. È vero che la calcolatrice impigrisce, ma è anche vero che riduce gli errori. Stessa cosa le AI: impigriscono? Forse, esattamente come l’auto rispetto al cavallo: saperle usare (e semmai avere idea del risultato atteso per poter correggere eventuali voli pindarici loro) sarà fondamentale. Meglio che i giovani imparino a usarle bene che a non usarle, esattamente come è meglio che sappiano utilizzare un pc o l’automobile piuttosto che saper scrivere sull’argilla o saper cavalcare a pelo.
E basta con questa storia della tecnologia che ti rende stupido: semmai rende stupidi quelli che non la sanno usare o quelli che la usano solo per questioni frivole e immediate.
Un Bhor col microscopio elettronico a scansione, un pc e un’AI di supporto, avrebbe fatto miracoli più grandi di quelli che ha fatto con una lente, un foglio, una penna e un diffusore di profumi.
Poi, @Fedemone, io sono discalculico. Ho lottato con questo, e alcuni conti ora mi vengono facili. Ma ogni volta posso sbagliare a prescindere, non importa se si tratta di fare 6x3 o 8567:13. Dunque, se il risultato corretto è davvero importante, pure che l’ho fatto a mente e mi penso certo, lo rifaccio con la calcolatrice. È giusto nel 98% dei casi, ma se mi fosse servito preciso anche in quel 2% in cui i miei neuroni si intrecciavano di fronte a un calcolo banale?
(ok, 50/4 non lo controllo, eh? Non sempre, almeno. Dico “cinque”, e via).
Ma infatti la questione | appunto questa: non ho detto che rende stupidi (sono il primo a non crederci) ma pigri e visto che tutti noi bene o male siamo pigri è un modo extra per non saper fare le cose.
Ho lottato con questo, e alcuni conti ora mi vengono facili
Se rileggi bene, guardo cosa dico sul ciclismo. Chi ha volontà potrà fare miracoli ma il timore è che la maggior parte delle persone anziché perseguire grandi obiettivi eviteranno di saper fare le cose più semplici (tipo 50/4 non gli integrali a due variabili).
Pensa al disegno. Per saper farlo bene ci devi spendere migliaia di ore (e intendo pure i geni eh, solo che loro raggiungono vette più alte e prima). Chi te lo fa fare se una IA ti produce poco subito?
Sono il primo sostenitore della tecnologia, ma per ottenere di più non di meno. Si è raggiunto tanto ma si è anche perso molto, con gli strumenti utili.
Intanto, una parte di persone è pigra? E quindi, giù frustate per farla correre lo stesso? Anche no: mica son tutti dei Bhor.
Poi: alcune persone hanno delle disabilità. Se sei dislessico, perché devi diventare matto a rileggere 50 volte quello che scrivi? Un correttore ti può aiutare. Altrimenti, è come essere zoppi e dover camminare senza un bastone o una stampella, “così ti rinforzi di più”.
Sono anche pesantemente disgrafico. Ho passato un paio d’anni, tra i 10 e i 12, a cercare di compensare. Avevo raggiunto il livello di un bimbio di 5 o 6 anni. Quanti altri anni di purgatorio dovrei spendere per raggiungere il livello di un ragazzino di 10? Ne varrebbe la pena?
Ciclo per salute. Per me ne vale la pena, non faccio fatica (mica posso avere tutte le grane io, no?) , dunque ciclo. Fosse uno sforzo contronatura (come correre, per esempio), non ciclerei, invece lo faccio, ma non corro.
E basta con questa cosa che tutti possono e devono fare tutto. Va che ti metto lì a risolvere problemi di matto in 12, eh? Io non sono capace, ma tu, se ti applichi abbastanza, puoi. Vorrai mica fare la figura del pigro?
Certo, poi però scopri che i risultati son sbagliati. e ti chiedi perché , e scopri che quella operazione non la potevi fare o peggio, non dovevi farla in quel modo (magari l’ordine sbagliato, ma le precedenza, si ignorano al volante perché mai dovrei spaerle in matematica?).
Ha 100% ragione @Fedemone quando sarò imperatore dell’universo la tecnologia sarà appannaggio solo di chi dimostra di meritarsela.
Vabbè, ma se non sai che una certa operazione non si può fare, non è che, senza calcolatrice, te la cavi meglio.
Quando sarò imperatore, chi non farà almeno 30 km al giorno in bici, tutti i giorni e con qualsiasi tempo, in strade trafficate, passando minimo tre semafori col rosso e una via in contromano, sarà esiliato.
Non vi dico cosa capiterà a quelli non in grado di cambiare il pacco pignoni di sera, sotto la pioggia, senza altra luce che quella di un lampione, con l’unico ausilio di un pennello e un po’ di colla…
E per meritarsela, si deve pagare almeno un giro di bevute da Luke! Mi-ni-mo.
In realtà volevo solo dire che l’unica minaccia che vedo nelle IA è solo un impigrimento in quelle.persone che pur potendo (a differenza di chi ha problemi propri o che la usa seriamente) non si metterà a far funzionare due neuroni due.
Tra usare l’auto per fare 200 metri e abolire le auto, direi che qualcosina nel.mezzo ci passa, no?
Certo. Te, intanto, inizia a pedalare - che metti che il potere lo prenda io…
(anche no, ça va sans dire)
Se vorra’ possedere una bici, certo.
Oh.per me va benissimo, tanto pedala la IA.