La Scienza, l’Universo e Tutto Quanto

Scienza da fantascienza

Per me questa è una boiata pazzesca, dal computer quantico di Google, da usarsi con soli 9 qbit su 72 per evitare rumori di fondo, al discorso “simulazione di due buchi neri” per " esplorare l’equivalenza dei wormhole con il teletrasporto quantistico", che fa molto “barra di sterzo dell’astronave interplanetaria realizzata in mezz’ora con materiali di fortuna, tra i quali lo sbirillione pangalattico, che alla fine funziona, anche se stramba un po’ a destra”[1], ma chissà.


  1. cit. Ben Bova (mi pare) ↩︎

Col Leonardo non si riesce a simulare?

Non sarà della serie “viviamo in una simulazione”, ma pone comunque interrogativi interessanti:

Elite è stato per lunghissimo tempo uno dei miei giochi preferiti. L’ho tanto nel cuore che periodicamente vengo tentato dal giocare a elite dangerous, la nuova edizione. Che è semplicemente sorprendente.

Di élite ricordo che essendo estremamente complicato giocare senza joystick, ed essendo io squattrinato e avendo un computer un po’ così, deciso di aggirare l’ostacolo della difficoltà iniziale ad ancorarsi alle stazioni Coriolis modificando i salvataggi. Ebbi così la possibilità di acquistare quasi subito un autodocker e laser di categoria militare.

Non ho capito, cosa ti sembra una boiata, il quantum computing?

L’anno prossimo dovrebbe entrare in funzione il servizio di IBM che fornirà a pagamento un computer quantistico di un 500qbit.

E, no, non è una cazzata. Non stiamo parlando di IA o di Blockchain.

La boiata è sostenere di usare una ferrari, ma sotto i 30 km/h, così sbanda meno.

Avete mica sottomano un articolo da consigliarmi del tipo “computer quantistico for dummies”?
Magari in italiano.

e non scordare che

Con circa 5.000 euro potrai portare a casa un computer quantico da utilizzare per le tue attività.

o, con 3.000 euro, un super laptop extrapotenziato, ma normale, per fare le stesse cose che tu faresti con quello da 5.000. Solo che: più precisamente e affidabilmente.

Stai facendo ironia sul fatto che in futuro avremo tutti bisogno di un computer in grado di calcolare quasi istantaneamente delle simulazioni Montecarlo.
Il punto è che un CQ non è qualcosa che serve tutti i giorni. E per usarlo serve qualcosa di più di un corso di programmazione.

Eh già. D’altronde, se vuoi simulare buchi neri sullo schermo e decidere quanto bene funzioni il teletrasporto attraverso di essi, saper smanacciare due bit non aiuta, servono competenze diverse.

In realtà le cose simulabili con QC sono molto più comuni.
Mi hanno detto che qualunque integrazione Montecarlo è perfetta per il QC. Significa per esempio anche strutture in acciaio, propagazione RF per l’ottimizzazione delle antenne, eccetera.

Grazie, approfondirò.
Da una prima lettura non si capisce granché, prendo tutto come assunti probabilmente servono basi ben più solide delle mie per comprenderne il funzionamento.

:grimacing: :sweat:

1 Mi Piace

Dai, Mikro, non è così difficile: si investino quei 3 o 5 stipendi in un computer quantico per usarlo per testare algoritmi quantici.

Se poi vuoi inviare una mail, c’hai sempre il phone.

Come si prepara un computer quantistico? Ma con demone di Maxwell ovviamente

Quel diavoletto non viola la prima regola della termodinamica?

Esatto! Diavolo di una Maxwell, ne sa una più di me!

Scherzi a parte, è un modo teorico di violare la prima legge della termodinamica (anche se nella realtà non si tiene conto del lavoro per aprire e chiudere il serraglio all’identificare le molecole “veloci” ossia calde da quelle lente ossia fredde) ma nello specifico è un tipo di sonda che riesce a determinare con buona precisione se lo stato del qu-bit è davvero 0 o meno.

“Here we used a much more modern ‘demon’—a fast digital voltmeter—to watch the temperature of an electron drawn at random from a warm pool of electrons. In doing so, we made it much colder than the pool it came from, and this corresponds to a high certainty of it being in the ‘0’ computational state,” says Professor Andrea Morello of UNSW, who led the team

Ma il qubit non aveva stati di gradazione tra zero e uno?

Tipo: "zero al 30%“, un po’ come quando si domanda a mia moglie se vuole tè o caffè e risponde “sì”…

si, no, forse.