Ma proprio no.
Non funziona così.
Nelle reazioni nucleari il principio viene rispettato solo se includi il deficit di massa (E=m c^2).
Ma non ha nulla, ma nulla, a che vedere con il fenomeno in questione.
Se guardiamo ai numeri crudi, dato che E_{out} \gt E_{laser}, allora c’è stata senz’altro fusione, salvo E&O.
Però… però la fusione fine a sé stessa non serve assolutamente a nulla, se E_{in} \ggg E_{our} \gt E_{laser} (e siamo nell’ordine delle centinaia di volte maggiore!).
Poi, ribadisco: Salvo E&O.
C’è una cosa su tutte che non ha molto senso, per me, del sistema inerziale: la ripetibilità del procedimento… è come cercare di illuminare una stanza cambiando lampadine abbastanza alla svelta perché l’illuminazione sia sufficiente… anche se la singola “lampadina” fa abbastanza luce, la frequenza necessaria deve essere abbastanza alta da dare un flusso di “luce” sufficiente e considerando che questo sistema ha bisogno della massima precisione di collimazione dei laser sulla capsula di combustibile (e ogni colpo deve essere molto efficiente), va da se quanto sia complicata la cosa, che credo molto più di una reazione continua come in un toroide… già problematica di suo per stabilità dei campi magnetici, resistenza dei materiali interni della camera dei reazione, trasferimento dell’energia prodotta, etc.
Stavo dando un’occhiata al sito del Sole24Ore e mi è caduto l’occhio su questo titolo:
L’articolo è dietro paywall, ma possiamo trovare qualche informazione in un articolo dello scorso anno di un sito di divulgazione scientifica, pubblicato in occasione di un precedente esperimento:
[…]il Department of Energy americano ha deciso di non finanziare ulteriormente ricerche sulla fusione con la NIF, ma dedicarla completamente a ricerche militari. La missione centrale del NIF, e la motivazione della sua stessa realizzazione, è infatti fornire informazioni e dati sperimentali di interesse militare, in particolare utili per la tecnologia delle armi termonucleari e per il programma di gestione dell’arsenale nucleare americano dell’Amministrazione per la sicurezza nucleare nazionale (NNSA).
Va osservato che di fatto l’implosione delle capsule ICF produce una micro-esplosione fisicamente analoga a quella del secondario a fusione di un’arma nucleare. Inoltre il meccanismo indiretto di implosione con raggi X è lo stesso che porta nelle armi all’innesco delle reazioni di fusione; nelle armi i raggi X sono generati dall’esplosione di un ordigno a fissione, anziché dall’impulso laser.
Proprio a causa dell’analogia con le armi, solo nel 1994 sono state declassificate dagli USA le informazioni relative all’ICF con meccanismo indiretto. Ricordo che negli anni ’80 negli incontri della comunità scientifica internazionale interessata all’ICF non riuscivamo a comprendere i risultati dei teorici di Livermore, che non potevano rivelare che i loro calcoli si basavano appunto sull’illuminazione indiretta, a causa del segreto militare.
I processi di fusione inerziale indotti alla NIF permettono lo studio dei regimi fisici che si susseguono nelle armi a fusione: il trasporto e la deposizione della radiazione X, l’implosione del secondario, l’ignizione, la resa energetica, il flusso neutronico. Forniscono dati in un importante regime sperimentale a cui è estremamente difficile accedere altrimenti, favorendo la comprensione dei processi fondamentali di accensione e combustione della fusione e offrono una migliore comprensione delle precise condizioni necessarie per avviare e sostenere una reazione di fusione. Inoltre si possono considerare gli effetti su materiali esposti, per verificare come l’elettronica e gli altri componenti di un’arma resistono alle intense esplosioni di radiazioni previste in un ambiente di guerra nucleare. […]
Non sono in grado di dire se tutti i dettagli siano esatti, valutate voi. Certo gli studi in questo campo potrebbero avere più immediate ricadute in ambito militare rispetto a quello civile (che probabilmente non vedremo mai).
It supports nuclear weapon maintenance and design by studying the behavior of matter under the conditions found within nuclear explosions.
Ti vendo qualcosa che c’è, ma che non rispetterà le promesse che ti ho fatto.
Tipo che ti vendo una adsl giurando che costa meno di quella che hai e costerà meno per sempre. Dopo tre mesi scopri che costa il doppio., e che io sono irreperibile.
Ti vendo azioni dell’azienda ics che, ti garantisco, è sicuro decuplichino.
Dopo 3 mesi l’azienda, in crisi da un anno, fallisce. Io ero l’admin, e sto sorseggiando daiquiri alle Bahamas.
Ti vendo un sistema che frutterà tantissimo tra 30 anni. Dopo 30 anni ti dico che ce ne vogliono altri 30 (e poi altri 30, e poi…). Con quello che ci hai investito, ho comprato appartamenti e carri armato.
No, c’è già stata. Se non ricordo male, anche coi laser.
– edit – sì, ricordavo bene:
When was fusion ignition first achieved?
Researchers at Lawrence Livermore National Laboratory National Ignition Facility (NIF) in California has recorded the first case of ignition on August 8, 2021
Fondere, alle alte temperature, si fonde.
Tanto per, una sintesi veloce:
Ma
Uno, non si autoalimenta (oh, accidenti! E wiki Italia che parla di “reazione a catena” pure per la fusione!).
Due, dicono che spengono loro (che sennò lei andrebbe avanti) perché stanno solo provando.
In realtà, o spegni dopo davvero poco, o butti via tutto, che ancora non ce la si fa, confinamento magnetico incluso, a reggere le temperature di esercizio per più di 2 minuti.
Però come bomba è ottima: non ti contamina il territorio per secoli. Quindi, dopo che hai fatto la strage che volevi, puoi occuparlo.
Niente, abbiamo rischiato che il sistema robotico che fa la manutenzione delle piastrelle speciali (credo siano in berillio) che ricoprono l’interno del Tokamak, fosse stato gestito da un software progettato da un cactus.
Sfortunatamente per lui, o fortunatamente per noi, non so, il consorzio italo-francese-spagnolo (credo) si classificò ultimo per motivi non inerenti la progettazione di quella parte del sistema.
Nel senso che il lavoro dei compari d’oltralpe fu decisamente insufficiente.
Ma l’azienda stessa per la quale lavoravo all’epoca non ci doveva poi credere troppo.
Ma è stato una bella esperienza, progettazione pura, fatta in uml.
…mentre le reazioni di fusione possono aver prodotto più di 3 megajoule di energia – più di quanta ne sia stata fornita al bersaglio – i 192 laser della NIF hanno consumato 322 megajoule di energia nel processo.
[…]Per dimostrare che il tipo di fusione studiato alla NIF possa essere un modo praticabile di produrre energia, l’efficienza del rendimento – l’energia rilasciata rispetto a quella impiegata per produrre gli impulsi laser – deve crescere di almeno due ordini di grandezza.
Epperò si sono scordati di dirtelo, mentre hanno dato risalto a questo
“L’esperimento però si qualifica sicuramente come ignizione, una misura di riferimento per le reazioni di fusione che si concentra su quanta energia è entrata nel bersaglio rispetto a quanta energia è stata rilasciata”
Cioè nascondendo il fatto che in realtà il bilancio è parecchio negativo (ma tranquilli, ci penserà Demo. Tra 25/30 anni).
Colpa dei giornalisti? Forse. O forse di chi ha dato loro il sunto. Io dico la seconda.
Intanto vediamo se qualcuno corregge il tiro - no, vero?
Io non ho capito però il riassunto del la tua posizione : non proveresti neppure a fare ricerca sulla fusione? Perché quello che traspare, al di là di tutto, è che tu la ritieni impossibile (nonostante evidenza del contrario). O ritieni che ad un certo punto la fusione nasca matura e pronta ad essere utilizzata su scala commerciale?
Perché al netto di tutte le considerazioni sui fondi pubblici e sulle speculazioni , ad un certo punto occorre scegliere: o si fa ricerca e si accettano anche i risultati intermedi, oppure non si fa e si butta l’opportunità.
Però lo stesso discorso si deve applicare al cern e alla SSI.
L’energia immessa per fare funzionare i laser è stata di GRAN lunga maggiore di quella ottenuta. La “macchina” nel complesso ha prodotto molta meno energia di quella utilizzata.
Sorry, tu hai detto una cosa diversa, che è sbagliata:
La termodinamica non la violi, né con fusione né senza, MA per produrre lavoro devi spendere energia, presa da qualche parte.
Nelle reazioni nucleari l’energia è presa dal deficit di massa, in forza dell’equivalenza E=m c^2, per cui immetti poca energia, converti un briciolo di massa in un ENORME quantità di energia e ottieni MOLTA più energia di quella immessa.
Quindi no, non è AFFATTO ovvio che il bilancio sia negativo. E_{in} \lll E_{L} + \delta mc^2 = E_{out} anche quando E_{in} \gg E_L. Il termine c^2 vince su tutto anche quando \delta m è piccolo piccolo.
Nel contesto della fusione nucleare attuale, al NIS c’è il problema che occorre troppa energia per accendere la fusione, cioè che nonostante tutto E_{in} è ancora troppo grande rispetto a \delta m.
PS: E_L è l’eventuale energia residua non spesa per produrre lavoro ed utilizzabile, a meno delle perdite. Se parlassimo di reazioni non nucleari, ad esempio un pannello fotovoltaico che produce energia elettrica per effetto fotoelettrico, E_L sarebbe l’energia elettrica.