Finito di vedere la serie e devo dire che è veramente molto molto bella, una di quelle serie che giustificano il pagamento di un abbonamento.
Avevo iniziato a guardarla più che altro per curiosità, visto che non amo l’horror ed il weird, alla fine l’ho finita in una settimana, alternandola con Pluto, in quella che per me è la cosa più vicina al binge-watch
La serie è basata sui racconti di E.A. Poe, dai cui parte per sviluppare una critica sociale e si ricollega alla “Opioid Crisis” che si è presentata a partire dagli anni '90, tema già affrontato da netflix con la recentissima (agosto '23) Painkiller.
Uno degli elementi che me l’ha fatta apprezzare è la capacità di essere cruda e cupa, senza mai avvicinarsi agli eccessi di un certo horror.
Il cast comprende alcuni volti noti del mondo SF, primo tra tutti Mark Hamill, che non ho minimamente riconosciuto, ma ho “scoperto” come attore e non come Luke
Generalmente ritengo importante segnalare gli elementi di un opera che non ho apprezzato, lo considero uno degli elementi fondamentali per decidere se vederla/leggerla, ma in questo caso non ho critiche da fare.
Nel complesso una delle serie migliori che ho visto negli ultimi anni, capace di usare il “genere” per mettere in prospettiva la nostra società.
Premetto che Poe ricordo di averlo letto durante la scuola, ma praticamente non ricordo nulla del contenuto.
Direi che l’ambientazione mi ha ricordato “Gotham”, anche se una Gotham più moderna e vicino alla NY reale. Tendenza a colori freddi, prevalenza di grigio, niente di estremamente cupo, ma per questo, forse, più opprimente.
Gli ultimi due episodi direi che sono i più vicini a Poe, con recitazione di parti di suoi poemi, la presenza dominante del corvo, le case in rovina; con quello finale in cui lentamente emerge come l’orrore della nostra società è decisamente più inquietante di quello frutto della violenza che permea la serie.
Io la sto guardando molto lentamente perche’ a moglie non interessa e per di piu’ avevo iniziato a guardarla in inglese, riuscendo a seguirla pochino, ma ora sono tornato all’italiano.
Premetto inoltre che io adoro Poe e sto rileggendo a tempo perso i racconti (nota a margine, sto cercando con una certa insistenza la versione inglese del 1935 con le incisioni di Arthur Rackam).
Sono arrivato alla fine del terzo episodio con i cosiddetti “mixed feelings”. Da una parte mi incuriosisce e mi solletica sapere dove si vuole andare a parare, poste le premesse della primissima puntata.
Dall’altra trovo che a parte i riferimenti ai vari racconti, qui ci sia solo qualcosina a che fare con i racconti di Poe. I vari episodi sono ovviamente ispirati ad essi, ma piu’ per dare un senso alla storia complessiva piu’ che per altro. E il conoscere i racconti sicuramente toglie la sorpresa (i delitti della rue morgue, per esempio…)
E in piu’, non amando il genere Horror, il tutto mi lascia un po’ freddino. Per ora, poi vedremo.