L’invidia del passato

L’invidia del passato

Due giovani danzano al chiaro della luna parigina.
Sono soli e non c’è musica.
Avvicinano le loro labbra per gustare il piacere.
Improvvisamente, la ragazza svanisce e i suoi vestiti cadono a terra. Il ragazzo rimane sbigottito e irritato.
La giovane riappare dopo pochi secondi: è nuda.
Lui le si avvicina, e divertito, le porge gli indumenti persi.
Poi, con un sorriso sornione, le sventola sotto il naso gli slip di pizzo rosso.
Eccitato e divertito le chiede: ─ Hai in mente qualcosa per stasera?
Fingendo di essersi offesa, lei risponde: ─ Vediamo come butta la serata. Per ora molto male!
I due ridono di una complicità propria degli amanti.
In attesa che lei si rivesta, lui le chiede: ─ Perché ogni tanto sparisci e poi riappari?
La donna risponde burlescamente mentre è alle prese con una lampo irritante: ─ La macchina del tempo funziona così.
Lui le gira le spalle e tira su la lampo.
Un vestito di seta nera, molto attillato, con un lunghissimo spacco sul retro della gonna.
Le fa un occhiolino e le sventola nuovamente le mutandine: ─ ”E queste?”
─ Beh, magari non mi servono più per stasera ─ continuando divertita: ─ Ti invidio, tra poco incontrerai me da giovane.
─ Sì, sono eccitato anch’io e ho un’idea.
Lei, in preda a un finto pudore: ─ Scordatelo, io non tornerò per fare una cosa a tre con voi due.
Lui ridendo: ─ Non intendevo questo.
─ E cosa intendevi?
─ Pensavo di incontrarci tutti e tre a prendere un cappuccino. Mi divertirebbe molto vederti spiegare a te stessa chi sei.
─ Non si può
─ Perché?
─ Dobbiamo passare l’ultima serata a discutere di fisica dei viaggi del tempo o combiniamo?
─ Sempre molto diretta!
─ Già, soprattutto visto che è la mia ultima notte.
─ Se sono costretto…
La ragazza prende per mano l’amante e mestamente gli dice: ─ Stai per cominciare una vita fantastica, folle e sensuale.
─ Tornerai?
─ No!
Dopo una notte di risate e amore, la macchina del tempo rapisce, per l’ultima volta, la bellissima amante.
L’uomo rimane solo. È molto triste.
Non ha posto l’unica domanda a cui era interessato e che non ha avuto il coraggio di chiedere: “Se ci aspetta un entusiasmante futuro insieme, perché sei tornata da me nel passato?”

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Doveva dirgli: “Ricordati di portare i preservativi. Sono già stufa dei quattro gemelli.”

è vero :rofl: :rofl: :rofl:

Eh beh, perché lui poi si è perso nel Pleistocene.

Sono colpito: a una prima lettura, zero errori!

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“La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” di Audrey Niffenegger.

Ne ho scritto nel mio blog tredici anni fa.

Ne è stato tratto un film (“un amore all’improvviso”) che però secondo me dice poco o nulla.

Il libro invece è devastante. Come scrivevo allora, e confermo oggi dopo tanti anni e tante vicende personali, è un libro che o ti strizza il cuore, te lo frulla e poi te lo risputa, oppure probabilmente non ti dice nulla.

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Il libro di Audrey Niffenegger mi era piaciuto molto. È molto coinvolgente e riesce a mettere insieme un tessuto narrativo originale. L’ho apprezzato nonostante non ami le storie di viaggi nel tempo; in molti romanzi e serie diventa un escamotage per risolvere troppo spesso problemi di coerenza nella sceneggiatura. Ne “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” invece diventa un brillante strumento di narrazione per giocare sulle aspettative del lettore. Un particolare interessante: l’aveva consigliato un’amica che non amava la fantascienza

Infatti è un romanzo fantastico e una storia d’amore bellissima. Definirlo “fantascienza” è riduttivo.
Io adoro le storie dei viaggi nel tempo, e proprio per questo ho un’asticella altissima. Complice il momento della mia vita in cui è capitato, non nego, ma questa l’ha superata alla grande.

Uno dei miei libri preferiti