Titolo: L.A. Confidential
Titolo originale: L.A. Confidential
Serie: Autoconclusivo (3 romanzo di 4 della serie “L.A. quartet”)
Autore: James Ellroy
Editore: Einaudi
Genere: Poliziesco, noir
Data d’uscita: 1990
ASIN: B0C7ST2DW3
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Sinossi:
Nella città degli angeli di angelico non c’è nulla, la linea di confine che separa il crimine dalla legge è completamente svanita e i poliziotti sono marci quanto i criminali, e forse anche di più. Il romanzo che ha rivoluzionato il genere noir aprendogli le porte del nuovo millennio. Ed Exley, Bud White e Jack Vincennes sono tre anime in pena in quella bolgia che è il Dipartimento di polizia di L.A. all’inizio degli anni ’50. Ed a prima vista sembra un ragazzo pulito, che vuole fare il suo dovere; Bud è il classico sbirro cattivo che si diverte a fare retate ai festini delle celebrità di Hollywood e a prendere mazzette per non spifferare tutto; mentre Jack è un uomo tormentato dai fantasmi violenti del suo passato. Il caso di un pestaggio a sangue in cella, opera di agenti ubriachi, svelerà gli sporchi segreti su cui si fondano le loro carriere di detective, trascinandoci in una spirale di morte, potere e corruzione. Un gorgo da incubo in cui nessuno, vittime e aguzzini, può dirsi pulito e dal quale nessuno è sicuro di poter uscire vivo. «Ellroy è uno scrittore funambolo, il suo stile noir ruvido e asciutto colpisce duro come una mannaia ma è preciso come uno scalpello» («Chicago Tribune»).
Recensione:
Con “La Dalia Nera”, “Il grande nulla” prima e “White Jazz” poi, questo romanzo racconta la Los Angeles degli anni 50.
E’ certamente il romanzo di maggior successo di Ellroy. Ne è stato tratto un film di successo con interpreti importanti.
Personalmente adoro Ellroy: Black Dahlia mi è piaciuto tantissimo, così come il successivo; ma non si può dire che si tratti di romanzi facili, tutt’altro. Se Black Dahlia tutto sommato è scorrevole, LA Confidential l’ho trovato piuttosto complesso per via dei continui cambi di punto di vista e per il numero notevole di personaggi. La storia è un macigno sullo stomaco, inizia con violenza inaudita (raccontando peraltro fatti realmente accaduti, il Natale di Sangue del 51), termina con lo schifo dentro.
Ho fatto molta fatica a terminarlo, ma probabilmente più per colpa del contesto che per colpa del libro. Ciò nonostante credo sia un romanzo difficile da affrontare.