I social hanno preso posto dei siti, e questo è una perdita. Ma andrebbe studiata una piattaforma come un attrattore, che ovviamente si ingrandisce e fagocita.
Penso che più che altro stiano scomparendo i contenuti originali ed di qualità o per lo meno sono più difficili da trovare.
Ormai se cerchi una notizia spesso e volentieri trovi la stessa identica notizia (in pratica un copia e incolla) su maree di siti, quindi hai una crescita di “fonti”, ma l’informazione è sempre la stessa.
Aggiungi che ormai i motori di ricerca mi pare che tendano all’inutilità, specialmente su argomenti di largo interesse.
Tutto questo porta alla scomparsa dell’informazione.
Per fare un esempio pratico che spieghi il concetto.
Quest’anno le discese di cortina di coppa del mondo femminile di sci sono state costellate da una serie di infortuni seri.
Se uno provava a cercare in rete informazioni sulla salute delle atlete trovava la stessa notizia dell’incidente, indipendentemente dal sito, nazione, etc… e niente altro.
Riuscire a capire se una si era rotta qualcosa o aveva preso un botta era un’impresa.
Poi a forza di cercare trovavi una rottura di un crociato o una spalla malmessa, ma la notizia era in mezzo a un mare di pagine che riportavano solo il fatto che l’atleta x aveva avuto un incidente.
La mia impressione è che internet sia stia trasformando da uno strumento per fornire conoscenza ad uno strumento per far soldi con la pubblicità.
Ha perso 400mila voti rispetto le ultime politiche e rispetto alle ultime europee ha perso 7milioni di voti ed il 24%
Pensavo peggio, tra centrali nucleari nelle città popolose, targhe e assicurazioni per la mobiità leggera, reintroduzione della leva obbligatoria (ed estensione della medesima alle signore), ponti sullo stretto e amenità varie.
Il migliore è pistocchi che non capisce la differenza tra percentuali di votanti e percentuali di aventi diritto.
E prende per il culo chi pazientemente glielo spiega.