Il richiamo del cuculo - Robert Galbraith

Nota: Robert Galbraith è lo pseudonimo di J.K.Rawling, autrice dei romanzi di Harry Potter.

Onestamente, mi aspettavo un po’ di più dall’autrice.
Ho letto i romanzi di HP dall’inizio, amando anche l’intreccio che negli anni l’autrice è stata in grado di tessere. Pertanto avevo una certa aspettativa.

E invece… Il romanzo è un susseguirsi di chiacchiere tra i vari personaggi, neanche secondo me particolarmente riuscite. Tutti i personaggi rispondono come se fossero a scuola. Domanda, Risposta. Alcuni sembrano entusiasti di andare a dire esattamente quello che l’investigatore vuole sentirsi dire, prima ancora di sentire la domanda.

Certo alcuni personaggi risultano persino simpatici, ma la maggioranza di essi risulta stereotipata. Il designer gay, l’avvocato non poco stronzo, la mendicante. Ah, e non da ultimo, il soldato.

A livello di intreccio, si poteva far di meglio. Sostanzialmente si buttano lì un mucchio di informazioni raccolte tra gli innumerevoli dialoghi, come detto affatto memorabili, inframezzati da considerazioni dei due personaggi principali. E alla fine lo spiegone finale, lungo, poco convincente perché non sostanziato da fatti.

Lo stile è un po’ fiacco. Un sacco di cose raccontate, anche quando dovrebbe “mostrarle”.

In sintesi l’impressione è che l’autrice abbia voluto imitare lo stile classico del giallo alla Agatha Christie, ma senza riuscire a gestire né l’intreccio, né i personaggi e tanto meno lo stile.

Peccato.

Voto: 5 su 10.

Consigliato a chi vuole leggere tutto, ma proprio tutto, della Rowling, per via del culto della personalità o per ragioni di studio, e che non ama particolarmente i gialli.

Sconsigliato vivamente a chi ama i thriller e i gialli alla Agatha Christie. La vita è troppo breve per leggere queste cose qui.