I videogiochi e l'obsolescenza

Mio fratello ha contribuito a creare l’emulatore di C64 e il famoso emulatore di giochi da sala è ad opera di italiani (come tesi di laurea se non erro) che paradossalmente è illegale da usare con le immagini delle ROM per cui è programmato!!

Ma più in generale i cambi di HW e SW ma soprattutto di mode, rendono facilmente irreperibili molto del passato.

Sapete che la.maggior parte dei siti di qualche anno fa è dismessa? Sapete che se c’erano informazioni dentro (da interviste a che so schematici di elettronica) sono persi?
Questo a me non di salvare tutto in locale.

Speriamo che la.moda del Cloud e dello streaming non faccia perdere l’abitudine di avere una copia locale di tutto…

@happycactus la prenderà malissimo!

Secondo me non hai cercato bene.

Ora, non è che siano gestiti tutti dal S*mmo, eh? Poi sì, delle cose saranno andate e andranno perse, c’è poco da fare, però aspetterei a dire che, grazie all’informatica, si perde di più - perché siamo anche molto, molto ridondanti.
Con i giochi, più che “perdere”, evolviamo. D’altronde, uno yo-yo di legno del 1900 non so quanti oggi possano dire di averlo. Però se vuoi adesso c’è il modello in plastica e metallo, coi led che si accendono e un giroscopio interno.

Ma perdonami, che c’entra? Non stiamo parlando di oggetti ma di prodotti della creatività.
È seriamente grave che alcuni non siano più reperibili, solo per questioni di Copyright.
Non devi pensare allo yoyo, ma magari, che so, a opere cinematografiche o letterarie.
I film muti, ma anche altri film che non girano nel circuito e magari li troveresti nell’architettura rai.
E la cosa grave è quando progetti meravigliosi, come TNT Village, sono costretti a chiudere.

Sì, ma quelle erano blindate anche prima del 1980. Cioè, non è che vanno perse perché la tecnologia si evolve, ma perché qualcuno le ha nel cassetto suo e da lì non escono.

Appunto. La differenza è che negli anni 80 era sufficiente tenerle nel cassetto, e non diffonderle poteva esser dettato da ragioni anche condivisibili, oggi non metterle a disposizione è un delitto.

Al di là del fatto che concordo che imboscare le cose sia un delitto, ma perché negli anni 80 invece sarebbe stato corretto? Nel senso: troppe vhs e floppy che inquinano?

Io provavo a cercare VHS da scaricare a quell’epoca, niente.

Un film su floppy, poi, non ne parliamo.

Vabbè, quindi l’internet. In realtà un po’ di vhs sono state rimasterizzare in formato digitale, ma il processo era lento e la qualità, già bassa di suo, metteva tristezza. Già meglio il risultato coi floppy, però i settori danneggiati hanno vinto, alla fine. Poi diciamocelo: bello bricks, ma le versioni moderne forse sono migliori. Via col vento? C’è, ma fa schifo, dai.

Da un lato c’è la.memoria e la prova fattuale che internet non conserva nulla, a meno di sforzi di molti. È facile che tante cose si perdano e fare affidamento “sul Cloud” o “sui siti” significa in realtà non prendersi cura delle cose.

E poi che c’entra, i giochi moderni sono una cosa ma cosa ci incastrano con quelli 40 anni fa? A volte mica sono meglio solo perché più grandi e graficamente accattivanti anzi!!

eh già

Belli come allora. Cioè, pochissimo, rispetto agli attuali.

Per quanto, questo:

resta il mio favorito.

Oh per C64 mi ricordo giochi veramente ganzo come Myth, Turricane, Untouchables e tanti altri, che erano estremamente ingegnosi, o le.musiche per il chip sonoro del C64, il SID, che sono rimaste nella memoria di tanti, come quelle di Ron Hubbard, Tim Follin e altri ancora.

La cosa che mi pare folle, in tutto ciò, è l’operazione nostalgia di lego. A natale ho visto un tizio in coda alla cassa con il nes, 249.99 euro.
Se vuoi esser generoso ne spendi un terzo e ne compri uno originale e funzionante.
Non capisco. Forse è che è lego.

Mah… In effetti mi pare una cosa abbastanza fuori dal mondo, visto poi i costi non propriamente popolari…