compongo questa piccola scheda perchè, facendo una ricerca sul forum e basandomi sui miei ricordi, mi pare che sia un libro piuttosto popolare
a me non è piaciuto un granchè, ma sono in minoranza
military SF
narra le vicende del soldato Mandella (si chiama così perchè nè i genitori fricchettoni nè l’impiegato dell’anagrafe conoscevano il corretto spelling della parola “mandala”, pensa te), coscritto specialissimo per un nuovo corpo militare specialissimo per una guerra specialissima contro una specie aliena all’inizio non bene identificata
a dire il vero niente è bene identificato in questa guerra anche in vista del fatto che, a causa della velocità iper-luce con cui viaggiano le astronavi, si fanno del salti temporali tali per cui quando arrivi a destinazione la guerra potrebbe anche essere finita oppure il nemico essere enormente più potente di te
la routine del libro viaggia su tute da combattimento (terribilmente simili a quelle di “fanteria dello spazio” di Heinlein, cui il libro si richiama), corveè micidiali (nel senso che si crepa), pianeti inospitali, sesso consolatorio e necessariamente promiscuo
sullo sfondo, la Terra degenera lentamente o comunque si “allontana” dal protagonista, specie a causa dei sopra detti salti temporali ('sto cristo sta in giro 1200 anni, alla fine…)
a chi piace il genere, una pacchia, immagino
segue con “pace eterna” (Forever peace) e “missione eterna” (Forever free)
Ribadisco la mia, un grandissimo libro. Il senso di straniamento che dici tu è lo stesso di qualunque soldato, catapultato in eventi su cui non ha alcun controllo.
Questo quanto dicevo del libro, che ha vinto Hugo e Nebula per il migliore romanzo
“Haldeman si riflette in pratica nel protagonista, trasferendo nel libro i suoi studi e la sua esperienza bellica (Vietnam). Il romanzo vincente è uno dei miei romanzi di SF preferiti, che ho riletto ora per la terza – quarta volta. Difficile essere obiettivo: lo reputo un capolavoro, per vari motivi. Scrittura e stile ancora modernissimi; temi attuali, di forte polemica ma sempre con una vena umoristica. Ancora oggi sembra scritto ieri, se è permesso il gioco di parole. Chiaro che deve piacere il genere, SF + guerra, ma in realtà tratta temi universali. Lettura ancora straordinariamente fluida e facile, per me uno dei migliori di sempre. Doppietta sacrosanta. L’opera vincente di quest’anno, a mio parere, è meglio pure dell’ottimo Fanteria dello spazio, del maestro Heinlein, col quale ha affinità varie.”
Grandissimo libro che lessi un po’ di anni fa nell’edizione Cosmo Oro e che ho avuto il piacere di rileggere da poco in Urania Collezione!
Da molti è considerato “l’altra faccia della medaglia” di Fanteria dello Spazio di Heinlein!
Missione Eterna è il seguito ma non mi ha entusiasmato… il finale soprattutto mi ha lasciato perplesso con quella specie di dio che salta fuori e risolve tutto non spiegando nulla 
Pace Eterna invece non lo conosco…