Titolo: Fiori per Algernon
Titolo originale: Titolo Libro
Serie: Autoconclusivo
Autore: Daniel Keyes
Editore: TeA
Genere: Fantascienza
Data d’uscita: 17/03/2016
Pagine: 304
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Sinossi: Algernon è un topo, ma non un topo qualunque. Con un’audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo QI, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più di Charlie Gordon, che, fino all’età di trentadue anni, ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto… sveglio. Ma cosa succederà quando la stessa operazione verrà effettuata su Charlie? Quale sorte accomunerà la sua esistenza a quella del fedele amico Algernon? “Fiori per Algernon” è ormai considerato uno dei grandi romanzi del XX secolo, un capolavoro della narrativa di anticipazione: il diario di un uomo che «voleva soltanto essere come gli altri», un romanzo definito dal “New York Times” «magistrale e profondamente toccante», un’opera che ha ispirato film, serie televisive, musical, che ha vinto il Premio Hugo e il Premio Nebula e ha venduto oltre cinque milioni di copie nel mondo.
Opinione: Questo libro ruota intorno a vari temi, tra cui uno in particolare “l’esclusione”. Il personaggio, inizialmente stupido, diviene molto intelligente a seguito di un esperimento. Che tu sia stupido o intelligente, ti sentirai solo: la società non ti includerà, anzi farà in modo di escluderti e farti sentire isolato. Il racconto è impietoso, talvolta al punto da farti stringere il cuore e quasi mai eccessivo. È un libro che fa riflettere, che ricorda vagamente il “clima narrativo” di alcuni Urania, onestamente mi sento di consigliarlo. Gradevole l’escamotage delle prime pagine del libro per coinvolgere il lettore (sssshhhh è un segreto!).
Il finale è tremendo ma forse può aiutarci a capire molte cose che accadono intorno a noi e alle quali siamo resilienti. Confesso che mi ha strappato più di una lacrima, perché se capitasse a me…oddio…se capitasse a me…