Finanza

Crollo delle banche.

Si è partiti da quella americana. Si diceva (alcuni, mica tutti) “checcifrega, noi stiamo in Europa”. In tv rassicuravano: “noi solidi, nessuna ripercussione”.

Poi però pare che gli arabi (di Dubai, immagino), abbiano detto qualcosa circa dei finanziamenti a Credit Swisse.

Pare che Credit Swisse sia sull’orlo del fallimento. O comunque, che abbia preso una bella botta.

Cioè, una (LA) banca svizzera. Qui dire “chissene” è più difficile (scommetto che qualcuno ha fatto spallucce lo stesso).

A stretto giro di boa, crisi dei mercati, con le banche che perdono dal 4 al 6%. Solo oggi, domani vediamo.

Che sii fa? Si corre al bancomat per accelerare il crollo?

E stasera, in tv, ci dicono di stare tranquilli, che non c’è alcun problema, che siamo pronti, magari. Come col virus da Wuhan, no?

Le gioie della globalizzazione. :sweat_smile:

E comunque io già da un pezzo devo prendere un po’ di contanti al bancomat…

Epperò, se tutti vanno al bancomat, il sistema crolla di sicuro. A parte che poi, visto che hai dei contanti, potresti pure passare da Luke e offrire, no?

Aspetta: questo lo hai fatto da poco!

Ma, seriamente: qui non parliamo del crack di una banca, ma di un sistema in crisi. Sistema che, però, finanzia imprese e privati.

Se smettesse di farlo per via della crisi, le aziende avrebbero grossi problemi di liquidità. Che significa anche ritardo nei pagamenti di fornitori e dipendenti.

E questi poi avrebbero problemi a spendere, e quindi ti fallisce anche il negozio sottocasa. Insomma, un effetto domino da paura.

Non diciamo cazzate please.
Che il sistema US sia un po’ più fragile di quello europeo è un fatto, che si sia al sicuro, no.
E però c’è sempre la garanzia pubblica per i depositi.

Ci sarebbe da discutere, ma è troppo lungo e non ne ho voglia.
Faccio però notare che la BCE ha intrapreso quelle misure per riassorbire anni di tazzi negativi, cosa che la FED non ha fatto. Quindi, si la crisi, ma era prevista / prevedibile, e tutto sommato forse è la cura.

Certo, però occhio che questa è una sciocchezza per gente un minimo preparata. Bisogna vedere poi cosa fanno quelli preparati meno. Cioè la maggior parte delle persone e i nostri politici.

Comunque è un fatto che le banche in un giorno abbiano perso dal 4 al 12%, mica un caffè.

Scoppia il “caso” Credit Suisse: il gruppo, giù del 24%, invoca la banca centrale svizzera.
(…)
Le vendite sono iniziate a metà mattina dopo che i principali azionisti sauditi della banca hanno escluso di essere disponibili a versare altro denaro nell’istituto.
(…)
Il crollo di Credit Suisse ha trascinato al ribasso tutti i mercati. L’altro colosso elvetico, Ubs, ha perso l’8,5%. L’indice settoriale delle banche europee arretra di quasi il 6%. A Parigi Bnp Paribas ha perso il 10%, la rivale Société Générale oltre il 12%. A Francoforte Commerzbank ha accusato un calo di quasi il 9% mentre Deutsche Bank ha segnato un meno 9,6%. Le spagnole Santander e Bbva hanno perso rispettivamente il 5,7% e il 10%. Male anche le banche italiane. Sul listino di piazza Affari (- 4,6%), Intesa Sanpaolo ha ceduto il 6,9% mentre Unicredit il 9%. Banco Bpm ha lasciato sul terreno il 7,1%, Mps il 10%.

Ok, ma hanno perso in capitolarizzazione (prezzo per azione x n. azioni), nulla che non possano recuperare in un paio di settimane, o nel corso dell’anno.

Piuttosto, è interessante il discorso dei bancomat.
Nei tempi passati, se una banca voleva difendersi dai suoi clienti (lo so, sembra impossibile anche scriverlo, ma de facto è la realtà, devono difendersi dai loro clienti) che volevano togliere tutti i quattrini IVI depositati, avevano moltre strade:

  • la fliale rimaneva chiusa
  • il bancomat smetteva di funzionare, o erogava a singhiozzo
  • magari la filiale era aperta qualche ora, ma sprovvista di contante, o con poco dello stesso…
    Etc, tutte situazioni che ricordavano alla banca che, guarda un po’, molti dei loro quattrini non erano loro, ma dei depositanti. E comunque qualunque banca, se gran parte dei clienti ritira i soldi (non servono neanche tutti), fallisce.

Ma appunto, queste sopra erano situazioni delle caverne. Oggi la banca è aperta 24h su 24, con l’homebanking. I correntisti possono trasferire tutto il denaro presente in pochi secondi.
Hanno conteggiato che per la Silicon Bank, venivano prelevati AL SECONDO 1,2 milioni di dollari, e questo per dieci ore di fila.
Traduco, è fallita in dieci ore, mentre nel 2008 un caso analogo durò 10 GIORNI (in cui magari hai tempo di tranquilizzare, etc etc, fare comunicati…)

Ora, no. Basterebbe ora anche il panico irrazionale, per mettere in grave difficoltà una banca. Una voce che gira, una sensazione…il tempo di dire “Deh, rendi inattivo anche l’homebanking…” e in cassaforte non c’è più neanche un nichelino.

uno degli escamotage era pagare in monete (che, per stare lì a contarne 10.000…). Anche se in realtà sarebbe contro la legge, se eri al bancone, stavi lì e prendevi le monete (piuttosto che niente).

Comunque, sarà stato un caso, ma facevo due passi e sono passato davanti a una banca: c’era coda al bancomat.

Parliamo di un’ora insolita (molto insolita, che stoi facendo orari inumani), quindi un po’ mi sono preoccupato: mica che le persone siano andate davvero in panico? Magari era solo gente che prelevava in vista di un week end di baldoria, chissà.

Qui il problema è che ci sono sempre meno filiali delle varie banche (inclusa la mia, che ha chiuso), quindi anche questo aumenta le file.

Sì, ma non dall’altro ieri a oggi.

In quel caso sì che ci sarebbe da preoccuparsi. :sweat_smile:
Comunque le file ci sono da tempo.

Chissà, può darsi: non passo spesso dal bancomat, forse una volta ogni 30 giorni, tanto ormai quasi ovunque c’è il pos. Poi quando ci vado di norma sono orari tipo le 22 o più tardi, che se becchi due persone è tanto, ma le postazioni lì sono tre, per cui niente coda.

Ecco, lo strano era questo: a un’ora molto più tarda, trovarci ben quattro persone, e dunque attendere un po’.