Eterno scontro tra il bene e il male!

Eterno scontro tra il bene e il male

L’eterno scontro tra l’artista e il casinista.
Editato dalla voce narrante irosa!

Nel più alto grattacielo del pianeta, che può contenere tutti gli abitanti della Svizzera e i suoi soldi, ci sono: centri commerciali, piscine, assicurazioni, banche, dentisti e molto altro. Il fatturato prodotto è pari a quello della Germania.

Ciò che lo differenzia dagli altri edifici è l’ultimo piano, collegato alla Luna con l’ascensore spaziale. Una miniera d’oro.

Domani, al piano terra, si inaugurerà il tempio dedicato al dio del grattacielo: il proprietario, Dr N!.

Per ragioni di sicurezza si entrerà solo nudi.

Voce fuori dal coro: — Tanto poi la giovane moglie carina gli toglie tutto.

Voce narrante inventore: — Io ho inventato l’ascensore lunare, io detengo i diritti, io sono il poveraccio! Ma me la pagherà, oh se me la pagherà! Ora porto alla polizia le prove che il progetto è mmmmioooo.

Moonlift: Ascensore per la Luna Formato Kindle.

C.P. entra all’ultimo piano del tempio del Dr N! senza vestiti, come da disposizione di sicurezza. Si guarda intorno nell’ampia sala da ricevimento gremita di ospiti importanti e vili, genuflessi idealmente a N!, e si concentra per rilasciare guanina nella sua epidermide, mutandone il colore, rilassando le microfibrille iridescenti per creare un tappeto ipnotico cangiante sulla pelle. Dunque avanza, pietrificando gli sguardi: — N! l’unico nudo qui sei tu. Sono venuto a prenderti!

C.P. e il Dr N! finalmente faccia a faccia. Il secondo, il Dio della Nuova Era nel suo grattacielo, tempio di ego, economia e lusso; il primo armato di determinazione e mutazione.

— Non mi servono armi per te — disse N! sprezzante.

C.P. con lentezza studiata chiama l’ascensore orbitale verso la Luna e dice piano: — A noi due serve solo un passo. Fuggi con me.

La porta si apre con un semplice ‘ting’, pur carico di molti, molti significati.

N!: — Fuggire con te? Pensi che IO abbia bisogno di TE? Sei ridicolo.

C.P.: — E poi dici di essere un romanticone! Arrenditi all’ammmmmore N!, ne va della vita di questo cocker puzzolente e pulcioso!

Voce narrante, quella noiosa del correttore di bozze: ─ E che modo di dialogare è? Sembra di stare in un’aula delle elementari! È ora di imparare l’italiano, poffare!

C.P: ─ Sei un fanfarone di Nap, è inutile: devi arrenderti alla passione. Devo rilasciare feromoni ad ampio spettro? Sono armato di ghiandole cariche, a partire dalle neurotossine fino ad arrivare agli alcoli altamente infiammabili… Arrenditi, o te la vedrai contro la mia prostata!

─ C.P. ─ repica N! ─ hai a che fare con un Dio! Le tue minacce non mi fanno paura: io non sono uno schiavo dell’amore. Forse del sesso a pagamento, ma mai dell’amore: i sentimenti ti fanno uccidere! Pensi di potermi uccidere con quell’inutile bla bla psicochimico? Io vivrò in eterno, tu ancora per poco!
Sappi che il mio potere non risiede nell’ascensore lunare (idea MIA, e il “Dr è un’idea mia Daniele M." concorderà con me, se rivuole le sue mani), ma nel sottosuolo, nel tunnel che sfocia nel mare: è lì che risiede il mio popolo, il mio esercito!

C.P. guarda con compassione (e sì, anche con tristezza) la furia livida di N! che tradisce comunque un sentimento ambiguo, inesprimibile da qualsiasi biochimica, da qualsiasi programmazione. Senza smettere di guardarlo, gli dice unicamente: ─ È solo troppo presto.

Allunga la mano sul distacco di emergenza e una paratia di vetro metallico li separa: mentre la sezione di N! continua verso il suolo selenico, C.P. precipita verso la Terra.

─ È ora di finirla con questi giochetti ─ dichiara N!
Inizia a spogliarsi con molta calma fissando negli occhi il suo riflesso sulla paratia metallica tirata a lucido. Dal collo le branchie pompano ossigeno, la massa muscolare cresce a dismisura. Ferma l’ascensore nel nulla dello spazio e, violando il portellone, si getta verso la Terra dispiegando le doppie ali e armando le mani di artigli incandescenti.
─ È ora di finirla, C.P.! ─ rimarca. ─ Quando arriverai all’inferno saluta mio padre!

Le urla di N! raggiungono C.P. che si inginocchia e attende una morte rapida.

Eppure la morte non arriva, perché N! si sta espandendo ancora e ancora, perdendo ogni controllo: la sua furia esplosiva è un propellente eccessivo.

Eppure, la minaccia non è svanita, perché la collisione col bolide N! è solo questione di tempo, ma C.P. qualcosa avrebbe inventato. Basta solo arrivare al suolo.
Eppure…

E l’idea infine arriva.

Non vorrebbe, ma quale altra via di scampo? Ordina alla cabina un contatto con la città di Ile-de-Méliès sulla Luna: ─ Dovete deviare la massa incontrollata di N! prima che superi al velocità di fuga e precipiti sulla Terra. Usate raffiche di proiettili contenenti il micete Aspergillus Flavus, che indurrà la produzione di silicato di calcio, magnesio e ferro, così la massa di N! si lapiderà in giadeite e nefrite in tempi molto brevi.
C.P. chiude la comunicazione e si rannicchia.

Voce narrante: ─ Colpo di scena!! Capite? La luna di giada che tanto affascinerà N! nel futuro è N! stesso pietrificato!

Il n°27 ( dicitura dei cloni di carne di N!), sta per essere bidetizzato con la giada.
N! ė un Dio, e ha previsto tutto, mandando un suo clone perditempo a fronteggiare C.P. .

Voce narrante irosa: ─ o ad affrontare il Devoto-Oil?

Intanto N! si incammina nel seminterrato: deve incontrare Sir Alfred Roston, per definire la strategia inglese: comprare Londra e da lì invadere l’Europa con il suo esercito, per ora nascosto nel mare di Scozia, pronto e armato.
La seconda mossa sarà picchiare la voce narrante noiosa!

Il clone chiede aiuto, N! risponde: ─ Incapace! È bene che tu muoia! Spero tu abbia il buon senso di farti saltare in aria insieme a C.P…

Nel frattempo la procura ha aperto una denuncia contro C.P. per: accesso illegale a edifici di proprietà altrui, detenzione di armi, tentato omicidio e, cosa più grave, agnosticismo verso N!.
Il tribunale ha emesso un mandato di arresto con procedura “Prendi e picchialo” nei confronti di C.P…
Il giudice, vecchio amico di N!, è indignato per l’attacco e spera che, per la fine della cena, C.P. sia nelle carceri di Stato.
La polizia informatica ha già bloccato ogni accesso di C.P. a internet, mentre sta arrestando tutti i fiancheggiatori, ed è andata ad arrestare pure sua madre.
Nessuna pietà.

Intanto, nel mar di Scozia l’esercito è pronto a muoversi.
N! sta passando in rivista le truppe.
─ Soldati! Il sogno sta per realizzarsi! Il mondo sarà ai vostri piedi. Un giorno vi sveglierete con la consapevolezza di essere degli eroi! Andate e costruite il mondo del domani nel mio nome!

Un urlo di milioni di voci: ─ Guerra! Guerra! Guerra!
N! si inchina di fronte alle truppe, come in segno di rispetto. Bacia la bandiera con le Tre Api, poi ordina: ─ EROI! In marcia!

Il Dr N! guarda con rinnovata soddisfazione l’arco di trionfo sulle macerie di Trafalgar Square, per poi rivolgersi alle persone in sala, tra le quali spiccano i suoi cloni, ora generali.
─ Signori, non siamo qui a celebrare la vittoria, bensì il diritto divino, ossia da me a me!

Un trillo li fa voltare: ─ È il ragazzo delle consegne temporali Just-In-Time. Ho chiesto uno Chateau Lafite direttamente dal 1815 per brindare.
Calici levati, un lungo sorso, l’orrore: - È analcolico!
Mentre tutti si torcono, fuori C.P., fischiettando, inforca la bici e se ne va.

Sebbene il vino Château Lafite Rothschild del 1815 sia stato definito da Abraham Lawton come “il vino dotato di maggiore eleganza e delicatezza” di quell’anno, N! è decisamente allergico al 1815, che gli causa un vuoto mentale, e quindi si era rifiutato di bere quel liquido rosso.

Questo gli salva la vita ma non salva i suoi cloni di carne umana, che N! non perde tempo a definire “stupidi, stolti, imbecilli e alcolizzati”.

La sua ira esplode ancora di più quando vede C.P., vestito da coniglio bianco, scappare con la sua bicicletta!
N! è pronto alla vendetta e chiama il Procuratore: ─ Helmut? È ora del piano B. Manda all’inseguimento di C.P. Hütter, Schneider, Czerwenka, Neuwirth; e dì loro che prima lo uccideranno e più alto sarà il compenso. E, a loro insaputa, prepara il piano B bis: fallo circondare dagli automi ballerini della spedizione Schlemmer-Fitzcarraldo. Fategli molto male prima di ucciderlo! ─ chiude col Procuratore e si rivolge al suo esercito: ─ Soldati! In piedi! Ora nominerò le nuove Aquile del comando. Voi vincerete nel mio nome!… e portate via quell’immondizia di cloni ubriachi, inutili ammassi di carne alcolizzata!

FLASH BACK

C.P., l’italienne solitaire, ha lasciato ora Cite-de-Verne, prima tappa (delle 80 totali) del giro della Luna nel suo lato buio e dalla morfologia infida, verso Ile-de-Méliès. Qui sono previste enormi difficoltà: froide, noir et la mort, come dicono alcuni. Dopo l’incidente sospetto dei favoriti (Marouani, Quagliotti, Godin, Dunckel), la squadra tedesca (Hütter, Schneider, Czerwenka, Neuwirth) è in vantaggio. Devono però superare Mare Undarum, Palus Putredinis, Sinus Honoris. E fare attenzione alle pioggie di meteoriti!


@il_Babbano
riscrivi, correggi e amalgama!
qui si punta al premio Hugo 2024

:rofl: :rofl: :rofl:

Sul serio? Guarda che lo faccio davvero. Però non ora.

Adesso. Però occhio:
Cosa sono le “microfibrille”?
E “si lapiderà[1] in giadeite e nefrite” te lo passo come licenza artistica, ma è scorretto.
Le voci narranti extra sono un po’ un macello.

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Eterno scontro tra il bene e il male

L’eterno scontro tra l’artista e il casinista

Nel più alto grattacielo del pianeta, che può contenere tutti gli abitanti della Svizzera e i suoi soldi, ci sono: centri commerciali, piscine, assicurazioni, banche, dentisti e molto altro. Il fatturato prodotto è pari a quello della Germania.

Ciò che lo differenzia dagli altri edifici è l’ultimo piano, collegato alla Luna con l’ascensore spaziale. Una miniera d’oro.

Domani, al piano terra, si inaugurerà il tempio dedicato al dio del grattacielo: il proprietario, Dr N!.

Per ragioni di sicurezza si entrerà solo nudi.

Voce fuori dal coro: — Tanto poi la giovane moglie carina gli toglie tutto.

Voce narrante inventore: — Io ho inventato l’ascensore lunare, io detengo i diritti, io sono il poveraccio! Ma me la pagherà, oh se me la pagherà! Ora porto alla polizia le prove che il progetto è mmmmioooo.

Moonlift: Ascensore per la Luna Formato Kindle.

C.P. entra all’ultimo piano del tempio del Dr N! senza vestiti, come da disposizione di sicurezza. Si guarda intorno nell’ampia sala da ricevimento gremita di ospiti importanti e vili, genuflessi idealmente a N!, e si concentra per rilasciare guanina nella sua epidermide, mutandone il colore, rilassando le microfibrille iridescenti per creare un tappeto ipnotico cangiante sulla pelle. Dunque avanza, pietrificando gli sguardi: — N! l’unico nudo qui sei tu. Sono venuto a prenderti!

C.P. e il Dr N! finalmente faccia a faccia. Il secondo, il Dio della Nuova Era nel suo grattacielo, tempio di ego, economia e lusso; il primo armato di determinazione e mutazione.

— Non mi servono armi per te — disse N! sprezzante.

C.P. con lentezza studiata chiama l’ascensore orbitale verso la Luna e dice piano: — A noi due serve solo un passo. Fuggi con me.

La porta si apre con un semplice ‘ting’, pur carico di molti, molti significati.

N!: — Fuggire con te? Pensi che IO abbia bisogno di TE? Sei ridicolo.

C.P.: — E poi dici di essere un romanticone! Arrenditi all’ammmmmore N!, ne va della vita di questo cocker puzzolente e pulcioso!

Voce narrante, quella noiosa del correttore di bozze: ─ E che modo di dialogare è? Sembra di stare in un’aula delle elementari! È ora di imparare l’italiano, poffare!

C.P: ─ Sei un fanfarone di Nap, è inutile: devi arrenderti alla passione. Devo rilasciare feromoni ad ampio spettro? Sono armato di ghiandole cariche, a partire dalle neurotossine fino ad arrivare agli alcoli altamente infiammabili… Arrenditi, o te la vedrai contro la mia prostata!

─ C.P. ─ replica N! ─ hai a che fare con un Dio! Le tue minacce non mi fanno paura: io non sono uno schiavo dell’amore. Forse del sesso a pagamento, ma mai dell’amore: i sentimenti ti fanno uccidere! Pensi di potermi uccidere con quell’inutile bla bla psicochimico? Io vivrò in eterno, tu ancora per poco!
Sappi che il mio potere non risiede nell’ascensore lunare (idea MIA, e il “Dr N!” è un’idea mia. Daniele M. concorderà con me, se rivuole le sue mani), ma nel sottosuolo, nel tunnel che sfocia nel mare: è lì che risiede il mio popolo, il mio esercito!

C.P. guarda con compassione (e sì, anche con tristezza) la furia livida di N! che tradisce comunque un sentimento ambiguo, inesprimibile da qualsiasi biochimica, da qualsiasi programmazione. Senza smettere di guardarlo, gli dice unicamente: ─ È solo troppo presto.

Allunga la mano sul distacco di emergenza e una paratia di vetro metallico li separa: mentre la sezione di N! continua verso il suolo selenico, C.P. precipita verso la Terra.

─ È ora di finirla con questi giochetti ─ dichiara N!
Inizia a spogliarsi con molta calma fissando negli occhi il suo riflesso sulla paratia metallica tirata a lucido. Dal collo le branchie pompano ossigeno, la massa muscolare cresce a dismisura. Ferma l’ascensore nel nulla dello spazio e, violando il portellone, si getta verso la Terra dispiegando le doppie ali e armando le mani di artigli incandescenti.
─ È ora di finirla, C.P.! ─ rimarca. ─ Quando arriverai all’inferno saluta mio padre!

Le urla di N! raggiungono C.P. che si inginocchia e attende una morte rapida.

Eppure la morte non arriva, perché N! si sta espandendo ancora e ancora, perdendo ogni controllo: la sua furia esplosiva è un propellente eccessivo.

Eppure, la minaccia non è svanita, perché la collisione col bolide N! è solo questione di tempo, ma C.P. qualcosa avrebbe inventato. Basta solo arrivare al suolo.
Eppure…

E l’idea infine arriva.

Non vorrebbe, ma quale altra via di scampo? Ordina alla cabina un contatto con la città di Ile-de-Méliès sulla Luna: ─ Dovete deviare la massa incontrollata di N! prima che superi al velocità di fuga e precipiti sulla Terra. Usate raffiche di proiettili contenenti il micete Aspergillus Flavus, che indurrà la produzione di silicato di calcio, magnesio e ferro, così la massa di N! si lapiderà in giadeite e nefrite in tempi molto brevi.
C.P. chiude la comunicazione e si rannicchia.

Voce narrante: ─ Colpo di scena!! Capite? La luna di giada che tanto affascinerà N! nel futuro è N! stesso pietrificato!

Il n°27 ( dicitura dei cloni di carne di N!), sta per essere bidetizzato con la giada.
N! ė un Dio, e ha previsto tutto, mandando un suo clone perditempo a fronteggiare C.P. .

Voce narrante irosa: ─ o ad affrontare il Devoto-Oil?

Intanto N! si incammina nel seminterrato: deve incontrare Sir Alfred Roston, per definire la strategia inglese: comprare Londra e da lì invadere l’Europa con il suo esercito, per ora nascosto nel mare di Scozia, pronto e armato.
La seconda mossa sarà picchiare la voce narrante noiosa!

Il clone chiede aiuto, N! risponde: ─ Incapace! È bene che tu muoia! Spero tu abbia il buon senso di farti saltare in aria insieme a C.P…

Nel frattempo la procura ha aperto una denuncia contro C.P. per: accesso illegale a edifici di proprietà altrui, detenzione di armi, tentato omicidio e, cosa più grave, agnosticismo verso N!.
Il tribunale ha emesso un mandato di arresto con procedura “Prendi e picchialo” nei confronti di C.P…
Il giudice, vecchio amico di N!, è indignato per l’attacco e spera che, per la fine della cena, C.P. sia nelle carceri di Stato.
La polizia informatica ha già bloccato ogni accesso di C.P. a internet, mentre sta arrestando tutti i fiancheggiatori, ed è andata ad arrestare pure sua madre.
Nessuna pietà.

Intanto, nel mar di Scozia l’esercito è pronto a muoversi.
N! sta passando in rivista le truppe.
─ Soldati! Il sogno sta per realizzarsi! Il mondo sarà ai vostri piedi. Un giorno vi sveglierete con la consapevolezza di essere degli eroi! Andate e costruite il mondo del domani nel mio nome!

Un urlo di milioni di voci: ─ Guerra! Guerra! Guerra!
N! si inchina di fronte alle truppe, come in segno di rispetto. Bacia la bandiera con le Tre Api, poi ordina: ─ EROI! In marcia!

Il Dr N! guarda con rinnovata soddisfazione l’arco di trionfo sulle macerie di Trafalgar Square, per poi rivolgersi alle persone in sala, tra le quali spiccano i suoi cloni, ora generali.
─ Signori, non siamo qui a celebrare la vittoria, bensì il diritto divino, ossia da me a me!

Un trillo li fa voltare: ─ È il ragazzo delle consegne temporali Just-In-Time. Ho chiesto uno Chateau Lafite direttamente dal 1815 per brindare.
Calici levati, un lungo sorso, l’orrore: ─ È analcolico!
Mentre tutti si torcono, fuori C.P., fischiettando, inforca la bici e se ne va.

Sebbene il vino Château Lafite Rothschild del 1815 sia stato definito da Abraham Lawton come “il vino dotato di maggiore eleganza e delicatezza” di quell’anno, N! è decisamente allergico al 1815, che gli causa un vuoto mentale, e quindi si era rifiutato di bere quel liquido rosso.

Questo gli salva la vita ma non salva i suoi cloni di carne umana, che N! non perde tempo a definire “stupidi, stolti, imbecilli e alcolizzati”.

La sua ira esplode ancora di più quando vede C.P., vestito da coniglio bianco, scappare con la sua bicicletta!
N! è pronto alla vendetta e chiama il Procuratore: ─ Helmut? È ora del piano B. Manda all’inseguimento di C.P. Hütter, Schneider, Czerwenka, Neuwirth; e dì loro che prima lo uccideranno e più alto sarà il compenso. E, a loro insaputa, prepara il piano B bis: fallo circondare dagli automi ballerini della spedizione Schlemmer-Fitzcarraldo. Fategli molto male prima di ucciderlo! ─ chiude col Procuratore e si rivolge al suo esercito: ─ Soldati! In piedi! Ora nominerò le nuove Aquile del comando. Voi vincerete nel mio nome!… e portate via quell’immondizia di cloni ubriachi, inutili ammassi di carne alcolizzata!

FLASH BACK

C.P., l’italienne solitaire, ha lasciato ora Cite-de-Verne, prima tappa (delle 80 totali) del giro della Luna nel suo lato buio e dalla morfologia infida, verso Ile-de-Méliès. Qui sono previste enormi difficoltà: froide, noir et la mort, come dicono alcuni. Dopo l’incidente sospetto dei favoriti (Marouani, Quagliotti, Godin, Dunckel), la squadra tedesca (Hütter, Schneider, Czerwenka, Neuwirth) è in vantaggio. Devono però superare Mare Undarum, Palus Putredinis, Sinus Honoris. E fare attenzione alle pioggie di meteoriti!


  1. lapidare
    v. tr. [dal lat. lapidare (solo nel sign. proprio), der. di lapis -ĭdis «pietra»] (io làpido, ecc.). – 1. Colpire a sassate, da parte di più persone, con l’intento di uccidere o anche solo di ferire la persona, sia come forma di pena capitale sia come sfogo d’ira collettiva (v. lapidazione): a grido di popolo fu lapidato (G. Villani). Per estens., colpire con pietre: su per lo Mugnone infino alla porta a San Gallo il vennero lapidando (Boccaccio). In frasi enfatiche, per indicare il furore, l’avversione, l’ostilità: erano così irritati contro di lui, che l’avrebbero lapidato; a sostenere la verità, in certi casi, c’è da farsi lapidare. Fig., non com., maltrattare a parole o negli scritti, bandire una crociata contro qualcuno: le persecuzioni de’ cortigiani e de’ letterati che mi andavano lapidando (Foscolo). 2. Nella tecnica, levigare una superficie metallica con abrasivi di grana fine, mediante apposita macchina o a mano; si dice anche, con un anglicismo, lappare. ↩︎

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Grazie :heart:

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Guarda, è abbastanza assurdo da poter persino piacere, ma non ti aspettare che tutti lo apprezzino.

Nota:
C’era un refuso e l’ho corretto.
Leggi bene cosa scrivo all’inizio.

Nelle piante una microfibrilla consiste mediamente di 36 molecole di cellulosa. nelle piante pluricellulari, costituisce lo strato in comune tra le pareti di due cellule adiacenti e contribuisce alla loro adesione.

Le microfibrille creano l’iridiscenza negli insetti. Non trovo più il link esatto…

Per lapidare, effettivamente in italiano ha il senso di pietrificare come prendere a sassate. Ne ho voluto traslare il senso per dire che è letteralmente pietrificato. Non è esatto ma lo faccio lo stesso :stuck_out_tongue_winking_eye:

Grazie, mi mancava - o meglio, è una cosa che sicuramente ho studiato ma dimenticato.

Infatti l’ho passata come licenza d’autore, perché il senso si capiva (“si trasforma in una o più pietre che ancora stanno cadendo o volando”)

Anche Andy Warhol non era capito all’inizio.

@Fedemone fatti i capelli biondo platino a caschetto!

Forse basta solo che io la smetta di parlare con la bocca piena.
Gnam, glom, slurp.