Ecco l' UFO (di apparire ormai è stufo) (cit)

Sei vecchio… non vedi più gli errori

No, è stanco, e un po’ malandato. Non infierire.

Hai ragione.

Un attimo che cerco la mia mazza chiodata tu distrailo

Non ci riesco, non riesce più a focalizzare!

È tutto vero!

Diamogli fuoco!

Ma no, già deve fare i conti con la moglie, i figli e la suocera…

E i gatti.

Tu lo sai che un alieno potrebbe risolvere tutto in una botta sola, vero?

I gatti sono sacri (e anche un po’ alieni, per tornare in topic). :smirk_cat:

Lo so, lo so: questo me lo ricordo bene

image

1 Mi Piace

Capito, @il_Babbano? :grin:

Le accuse di Grusch però hanno portato una commissione della Camera, guidata dai deputati Repubblicani Tim Burchett e Anna Paulina Luna, a chiedere un’indagine interna e un’udienza per approfondire la questione. In particolare Burchett si è espresso molto animatamente sul tema prima dell’udienza, sostenendo che l’indagine della commissione sulle affermazioni di Grusch fosse stata ostacolata dagli agenti federali e che ci siano «molte persone che non vogliono che questo [le rivelazioni di Grush, ndr] venga alla luce».

Ecco, a me quello che preoccupa è che episodi del genere alimentino la paranoia che ha portato a eventi come l’assalto a Capitol Hill. Come se non bastassero tutte le altre fake news e complottismi assortiti.

È che nonCieloDicono

… al Pentagono c’è gente che sta cercando di lavorare seriamente per capire se questi avvistamenti possono essere un pericolo per la sicurezza delle forze armate e del paese (per esempio se sono indicatori di attività di sorveglianza da parte di altri paesi), lottando contro la tendenza diffusa a ridicolizzare chi si occupa di questi fenomeni e mettendo a repentaglio la propria carriera. Dichiarazioni prive di qualunque prova, come quelle di Grusch, riammantano di ridicolo e sensazionalismo questo lavoro.

C’è anche un altro aspetto burocratico interessante: gli esperti fanno notare che sembra che Grusch abbia seguito i protocolli del Pentagono nel rendere pubbliche le proprie informazioni. Questo vuol dire che il Dipartimento della Difesa (DoD) ha approvato la divulgazione di quelle informazioni, e il DoD approva queste divulgazioni solo se le informazioni non sono classificate. Se Grusch dicesse il vero, le informazioni nelle sue dichiarazioni sarebbero classificate e il DoD non gli avrebbe permesso di renderle pubbliche.

Lampante

Un altro approfondimento sulla questione:

[…]Sin da quando è emerso come l’ultimo e il più rumoroso della eterna scia dei “rivelatori” (whistleblowers) di segreti indicibili sugli Ufo, Grusch ha riportato alla ribalta una storia che è stata promossa in forme via via più complicata dalla fine degli anni ‘90 a opere dell’’ufologo italiano Roberto Pinotti. Da alcuni fogli e da alcune fotocopie ricevute per via postale da un anonimo a partire dal 1996 e che, a quanto si asserisce, risalirebbero all’Italia fascista degli anni ‘30, Pinotti e altri suoi collaboratori avevano costruito un intero mondo alternativo – nel senso vero del termine, perché quello che tuttora lui ed altri asseriscono, se vero, cambierebbe per sempre la storia del mondo.

In due parole, ecco la costruzione di un nuovo universo fatta a partire dalle carte giunte nella buca delle lettere. Dimenticatevi, perciò, della realtà che conoscevate finora.

Nel 1933, un disco volante era precipitato nella provincia di Varese, e per studiarlo era stato creato un comitato governativo (del quale nessuna traccia in qualche archivio è mai stata trovata), denominato RS/33 e al quale partecipavano i massimi scienziati italiani, diretto da Guglielmo Marconi. Se non bastasse, a questo quadro creato accumulando un po’ di tutto, era stata poi affiancata la rivalutazione di uno dei più folli miti del mito Ufo, quello dei dischi volanti nazisti, cioè delle storie secondo le quali, in qualche modo, il Terzo Reich avrebbe costruito e magari sperimentato degli… Ufo. Ecco da dove venivano quelle storie, ecco il fondo di verità di quelle voci su “dischi nazisti”: il disco volante studiato dai fascisti, quello caduto nel 1933 nel Varesotto, era stato portato a conoscenza degli alleati nazisti!

Semplice, vero? Dei contorni di questa storia mi ero occupato scetticamente molti anni fa con un articolo per la rivista del Centro Italiano Studi Ufologici (eccola qui, alle pp. 32-39), ma, via via, la faccenda era stata, se non dimenticata, messa un po’ da parte.

E invece, ecco Grusch, a ritirarla fuori e a farla conoscere di colpo in tutto il mondo.

A dire il vero, il nostro whistleblower ha popolarizzato una nuova versione della storia del disco volante “fascista”. Nell’audizione, infatti, non ha esitato a confermare che… il Vaticano, venuto a conoscenza del disastro dell’astronave, ne aveva informato il governo di Washington durante il pontificato di Pio XII. Era grazie a queste informazioni che, nel 1944, nel corso della campagna d’Italia, gli americani avevano recuperato l’Ufo, portandoselo a casa.

Ora, per motivi di ordine culturale, il “papa che sa” è un classico della cultura popolare statunitense. Si tratta di un elemento che ha molti precedenti nella storia del mito Ufo, e, dunque, in una certa misura, come storico dell’ufologia, non sono stupito da questo ritorno. Uno dei miei racconti preferiti sulle connessioni papi-Ufo è quello che fece il “contattista” George Adamski, uno dei personaggi più noti della fase classica dell’ufologia – s’incontrava con abitanti di buona parte dei pianeti del sistema solare.

Verso la fine della sua vita, nel 1963, Adamski raccontò di esser stato ricevuto al Vaticano da papa Giovanni XXIII, ormai morente, e di avergli narrato i suoi incontri con gli extraterrestri. Grato, il capo della chiesa cattolica gli aveva fatto dono di una “medaglia vaticana” – soltanto che quella “medaglia”, poi mostrata nei bollettini dei fans di Adamski, non era altro che un esemplare di uno fra i tanti souvenir che si trovavano a due lire sulle bancarelle romane che circondano la Città del Vaticano…

Una domanda però s’impone: che cos’è successo, negli ultimi tempi, tale da indurre Grusch a ridare una seconda e più sfolgorante vita al disco volante italiano del 1933? Come mai nel 2023 è stata possibile una riapparizione così clamorosa di questa storia? Difficile in questo momento dare una risposta netta, ma è possibile che a mediare fra la storia italiana e l’americano Grusch sia stata un’altra figura, quella di uno dei maggiori protagonisti della fase recente della storia dell’ufologia: Lue Elizondo, ex-agente segreto militare americano e credente negli Ufo alieni, che negli ultimi anni ha avuto contatti stretti con ambienti ufologici italiani a lui consoni.

In realtà, i discorsi recenti di Grusch sotto certi aspetti sono davvero importanti, e non soltanto per l’impatto globale che stanno avendo. Grusch, infatti, unisce, ripete, rifonda, modifica e innova in modo non banale una lunga tradizione di loci communes della mitologia ufologica, in particolare quelli della parte più strettamente cospirazionistica di questo complesso e interessantissimo folklore moderno.[…]

1 Mi Piace

C’è materiale per non so quanti romanzi

Ė un X file.

Lo sapevo che il papa tedesco sapeva tutto.

Maledetto Palpatine

Emergono dettagli sul “supertestimone”:

Qualcuno troverà un po’ discutibile scavare così nella vita personale del mitomane - e non servirà per smontare i “credenti” - ma era inevitabile che ci si arrivasse.