Dall'estero: Premi Hugo, si comincia a capire cosa è successo

Sullo scandalo dei Premi Hugo cinesi comincia a farsi un po' di luce, e quello che viene fuori è preoccupante.


Questo è un argomento di discussione collegato all'originale su: http://www.fantascienza.com/29610/premi-hugo-si-comincia-a-capire-cosa-e-successo

Toh, guarda… :expressionless:

davvero inattesa la censura cinese.

Per dispetto farei i prossimi premi Hugo a Mosca, in Arabia Saudita e nello Yemen.

La cosa che sorprende non e’ la censura cinese, ma il fatto che ops, c’e’ chi si adegua anche in occidente. Ma chi l’avrebbe mai detto!

Già. “Più realista del re”, si diceva un tempo.

Eh sì,anche se il problema è davvero a monte, se gli Hugo devono rispettare le.leggi locali:

In definitiva, il problema andava considerato a priori quando si è accettata la candidatura di un paese nel quale il reato di opinione è previsto ed è piuttosto rilevante.

In occidente sono anni che si corteggia la Cina sperando che si avvicini a noi, si apra (anche come mercato) ma da mia esperienza, per ogni concessione fatta non ne è mai venuto un ritorno positivo.
Come esiste l’embargo, anche certe attività andrebbero evitate se non cambiano.

Ma ci sta anche che si coinvolgano paesi arretrati sul fronte dei diritti umani con lo scopo di far apprezzare, e promuovere, il sistema democratico.
Il punto e’ che o il potere non democratico traballa, oppure non ti puoi aspettare che si adattino spontaneamente al tuo modo di vedere la liberta’ di pensiero.
E la Cina non traballa mai.

Giusto coinvolgere, ma se non c’è un ritorno di qualche tipo se noi ci adeguiamo a loro e non viceversa, perdiamo più di guadagnarci. E ti assicuro che ho visto come.politiche accondiscendenti si siano ritorte contro nel campo delle telecomunicazioni.

E questo di seguito un ulteriore esempio

Sono tutti scenari dove si cerca di avvicinarsi alla Cina ma si rimane scottati.

L’impressione è che ci si dimentichi gli ultimi 200 anni di storia :wink:
O come minimo dalla guerra dell’oppio alla Battaglia di Shanghai del '37 e la conseguente occupazione giapponese.
Quando cerchi di convincerli della tua superiorità morale, questi, guarda caso, ne dubitano …
Ma avresti lo stesso problema con, per esempio, un palestinese …

Se poi vai sul pratico e guardi come funzionano (?) le nostre democrazie …

Il nostro ritorno è sempre l’accesso al mercato cinese, che insieme a quello indiano, sono quelli che presentano maggior possibilità di sviluppo e di rendita.
Perché alla fine il “nostro” interessamento alla Cina è prevalentemente economico.

Il discorso degli Hugo è basato decisamente su speculazioni, come si dice nell’articolo Babel della Kuang è pubblicato in Cina.
E’ evidente che i motivi alla base dell’esclusione siano politici, anche perché di fatto in Cina il maggior sponsor di tali operazione è sempre politico.
Basta notare che la convention si è svolta nel nuovissimo museo della fantascienza.
Se uno va a cercare sui vari siti di mappe dove si trova si può notare che Bing ci da questo

Mentre Google questo

Credo che le differenze non abbiano bisogno di essere evidenziate :wink:

Questo pare rendere evidente che l’evento abbia avuto un coinvolgimento a livello politico locale; non riesci a costruire qualcosa di simile dal nulla e in poco tempo, se non hai un notevole supporto politico.

Sempre speculando, la mia impressione è che qualcuno a Chengdun ha pensato di far coincidere l’inaugurazione del museo con la maggiore convention mondiale di SF, così sai che figurone ?
Un museo che è veramente splendido, probabilmente il più bel museo di Fantascienza al mondo, roba che nella maggior parte dei paesi si sognano, un esempio della grandezza cinese mostrata a tutto il mondo :tada:
Questo genio sarà stato tutto felice ed orgoglioso … fino a quando gli hanno fatto notare che “qualche” autore avrebbe potuto essere “scomodo”, per poi aggiungere che uno di questi era tra i probabili vincitori del premio principale :scream:
A questo punto saranno partite le “classiche” riunioni per trovare la soluzione, che si risolvono con quella figura di M* colossale (ma ormai in Cina nessuno ne parlerà).
Nei film realizzati da cineasti liberi vengono spesso illustrate con scene tragicomiche.

Cmq la regola è quella ovunque, se organizzi una manifestazione evita di sputtanare in modo colossale lo sponsor principale, altrimenti fai una brutta fine :grin:

Se hai qualche esempio di soluzione migliore, accomodati.
In Occidente si vive decisamente meglio, mediamente – niente esempi sciocchi tipo “eh ma in Tailandia vivi con 5 dollari al giorno”. Non e’ un caso se abbiamo la fila fuori dai nostri confini.

La fantascienza è sempre (o almeno lo dovrebbe essere sempre almeno un poco) un poco scomoda, perché va a toccare o indagare argomenti importanti o spinosi. La fantascienza che ci piace di più o almeno quella importante (OK, mica voglio demolire quella che diverte e basta, sia chiaro) ci fa un pochino riflettere, ci fa fare domande su quello che ci circaonda, quello che ci aspetta in futuro o quello che potrebbe essere…
A volte, a qualcuno queste domande non piacciono.

In molti paesi certo che puoi trattare temi che non piacciono perché, bene o male, il livello di libertà è ampio e, bene o male, abbiamo una democrazia.
In altri no.
Poi non è tutto bianco o nero.
Qui c’era da aspettarselo che qualcuno si sdarebbe inchinato preventiuvamente per non ricevere “mazzate”.
Ma nopn è che altrove sia sempre tutto rose e fiori. Negli USA ci sono contee (se non stati) che censurano e tolgono dalle biblioteche titoli o fumetti “scomodi”.

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Altroché, ne sono stato testimone nelle TLC e ho riportato sopra altri esempi, ma tutti i tentativi dell’occidente di corteggiare l’Oriente, sono a dati a schifio, ergo bisognerebbe evitare proprio .

Leggevo da qualche parte che la Cina promuoveva la fantascienza per creare menti capaci di pensiero proprio, perché erano riusciti a replicare bene ma non erano molto portati all’innovazione.
Ma a quanto pare non gradiscono l’altro lato di un pensiero creativo, ossia il pensiero critico.

Ma se ci si aspetta cose del genere “oltre.cortina” fa specie che si corteggino posti del genere e si scenda a compromessi molto oltre il limite.

Speriamo che da noi si impari la.lezione i qualche modo.

Non si tratta di esempio migliore, ma se uno noto per dare fregature mi viene a proporre una bella auto che però consuma un casino, inquina e la metà delle volte mi lascia a piedi, mi tengo la mia anche se è bruttina.
Che poi per occidente cosa intendiamo ? USA, Italia , Germania e, per esempio, l’Ungheria ? dove la mettiamo ?
Bisogna anche vedere perché si vive meglio? Il fatto che negli ultimi secoli abbiamo devasto il resto del mondo saccheggiando qualunque tipo di risorsa potrebbe essere uno dei motivi.
Le ripercussioni dei macelli dell’impero britannico, per fare un esempio, le vediamo quotidianamente al TG.
Quindi prima guardiamo di funzionare noi, poi preoccupiamoci degli altri.

A questo aggiungi che gli standard morali variano in base alla “comodità”.
Per cui, per esempio, Erdogan è un dittatore, ma utile, si ogni tanto cerca di iniziare un genocidio dei curdi (ma sono terroristi), ha contribuito a far nascere l’ISIS per far fuori il suo amico siriano (che però è un dittatore poco utile) .
Al-Sisi è un dittatore andato al potere con un colpo di stato che ha rovesciato un governo eletto democraticamente, però era un governo “estremista” (quindi è colpa degli egiziani che non hanno votato come si deve), quindi è uno utile.
Sul caso Regeni non è stato molto cooperativo, però vuoi mettere in francia gli hanno dato pure la legion d’onore (in cambio dell’acquisto di 5 fregate, se non sbaglio), ovvio sia uno a posto.
Si può andare avanti quanto si vuole.

Tirar sempre sta storia del noi siamo meglio, mi da parecchio fastidio. Abbiamo costruito il nostro benessere sulla pelle degli altri ed ora questi dovrebbero ascoltare le nostre lezioni?

Il problema è che siamo in un’economia basata sulla crescita, quindi o ti espandi verso nuovi mercati o la crescita finisce,
Quindi ora Cina e India, in futuro sarà l’Africa, dove tutti stanno indirizzando, ultima la nostra Giorgia.
Ovvio che poi la Cina faccia i suoi interessi e cerca di rendersi autosufficiente, soprattutto considerando che se ti arriva il Trump di turno, ti può affondare un’azienda o un settore a piacimento.
Se non vanno le aziende, basta che prendi il personale pagandolo profumatamente, poco cambia.
Noi sfruttiamo da anni l’oriente a fine produttivo, manodopera a basso costo sfruttata in modo infame, problemi di smaltimento tutti loro, se vuoi chiudere non hai problemi.
Quindi abbiamo guadagnato un marea di oggetti a prezzi abbordabili.

C’è però da notare che noi parliamo di occidente, ma in realtà mentre la Cina è un singola entità, l’occidente è un insieme di stati spesso in competizione, discorso che vale anche se prendiamo in considerazione la sola UE.
Quindi la Cina tratta separatamente con Italia, Germania, Francia, etc… che come dimensione di mercato non sono comparabili.
Quando gli stati europei si decideranno a smetterla di farsi le scarpe gli uni con gli altri, forse prenderanno qualche fregatura in meno.

Tu vedi un regime, i governi occidentali vedono un mercato da più di un miliardo di persone :wink:

Poi la chiudo qui, mi ero ripromesso di limitarmi alla SF ed evitare questi discorsi complessi e dispendiosi che poi alla fine portano via troppo tempo e lasciano il tempo che trovano, quindi dovrò di sforzarmi maggiormente :innocent:

E dai, una volta che si fa una discussione, finche rimane in toni civili, direi che ci sta tutta.

Verissimo che l’Oriente è visto come un bacino di mercato, ma altrettanto siamo noi per gli altri. E si spera di rendere le cose più civili, quindi anche scambi culturali, e qui molti nodi vengono al pettine per ragioni secolari, che conosci meglio di me

Eh, anche qui, non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca . Come hai fatto notare “occidente” vuol dire un mosaico fin troppo disomogeneo (con punti decisamente criticabili, tra cui Ungheria e la Turchia assassina), anche qui, chi ha sfruttato le colonie non è la stessa entità che promuovere diritti e simili.
Anzi direi che sono proprio pulsioni opposte, e la Storia ci insegna di lotte e di discussioni e di ragionamenti per raggiungere il livello di civiltà che (precariamente) abbiamo raggiunto.

Abbiamo avuto il nostro Cesare Beccaria quando la questione non era banale, altrove hanno avuto i loro? O hanno seppellito la questione e basta?

Ma chi ha voluto colonie o apartheid varie non è certamente la stesso gruppo o intellettuale che ha promosso diritti e sollevato problemi morali.

Certo anche in oriente pensano “noi siamo civili” e da noi spesso se protesti sei preso di mira dalle istituzioni, quindi ovvio che ogni questione va presa cul grano Salis, ma contesto li stesso atteggiamento sia di là che di qua, senza se e senza ma.

Continuo a pensare che le pulsioni di controllo e di oppressione, su più livelli, su più territori, su più argomenti, siano un grosse errore.
E continuerò a giudicare male la gestione degli Hugo, che ha seguito una brutta china per vantaggi risibili.

E’ che prende un sacco di tempo … soprattutto alla scelta del prossimo libro da leggere :laughing:

Si, ma il nostro è un mercato abbastanza saturo, andremo giusto bene per cose tipo auto elettriche e cellulari …
I mercati emergenti hanno una richiesta paragonabile a quella italiana del boom economico, negli 20/30 anni molti cinesi hanno iniziato ad avere uno stile di vita simile al nostro ed il numero cresce in modo costante con la diffusione del benessere nelle zone periferiche del paese.
Stiamo parlando di gente che ha bisogno di pavimenti, impianti elettrici, mobilia, passando poi ad elettrodomestici, computer, etc…

Che poi noi ci siamo evoluti soprattutto dopo la seconda guerra mondiale è innegabile, ma fino alla fine della guerra fredda gli USA continuavano a fare porcate.
A questo aggiungi che fin dai tempi dei romani, l’occidente è sempre partito con l’idea di portare le propria cultura “migliore”.
Che fosse quella romana, cristiana, l’illuminismo, scienza e industria, l’atteggiamento è sempre stato quello.
Nell’ottocento noi due avremmo potuto, cambiando qualche termine, fare lo stesso discorso relativamente alla Cina, con la differenza che allora la cina era un impero in disfacimento.

Quello del controllo è un problema che si sta rivelando più complesso del previsto.
Perché come stiamo provando sulla nostra pelle, senza controllo si ha il dominio di ignoranza, populismo e di forme violenza verbale.
Oggi come oggi in politica vince chi urla più forte. La società occidentale basata sulla democrazia rappresentativa ha sempre più problemi, amplificati da internet e social network.
Mentre in Cina controllano l’informazione tramite la censura, da noi la controllano inondandoti di notizie, riprese all’infinito da siti a scopi pubblicitari,
Ormai siamo in un mondo post verità dove ognuno trova le risposte che più lo aggradano ed a quelle crede.
Quindi o si riesce a trovare un modo per bilanciare la libertà di espressione con la correttezza dell’informazione o si continuerà nella spirale pericolosa degli ultimi anni.

La gestione dell’hugo sono anni che corre dietro alle sue falle, ricordo ancora gli anni della varie liste di destra che volevano imporre una certa fantascienza …
Però se vai a vedere le scelte del Hugo sono fatte in democrazia dai fans, un po’ come le elezioni politiche degli ultimi tempi :wink:

Stai parlando della Cina? Sì, sono d’accordo. Ma questo significa lasciar languire nel loro stato un miliardo di poveri cristi.

Parlo di noi paesi democratici. Con i dovuti distinguo, magari, ma comunque in Ungheria si sta meglio che in altri posti. Non è esattamente bianco/nero.

Quando vivi peggio, ti frega il giusto del perché. Il perché delle cose diventa un problema quando hai risolto tutti gli altri. Per noi sarà anche importante, ma perché non soffriamo più la fame, le malattie e tutto il resto. Poi stiamo continuamente a lamentarci, ma tra tutti i posti questo è una benedizione.

Io personalmente non mi sento in colpa. A guardare il passato tutti hanno colpe, ma siccome ciascuno di noi non c’era, non ne farei una questione personale. Siamo abituati ad attribuirci le colpe dei nostri padri. nonni, trisavoli che manco conosciamo, compulsivamente direi, e c’è anche un fottuto motivo se qualcuno ci tiene così tanto a farti sentire in colpa. Parliamo piuttosto di eredità, possiamo sentire il dovere magari di tener pulito un mondo che ci è stato lasciato in questo stato, questo forse ha anche il merito di averci portato benessere, ma colpa? problema tuo se la senti. Io non mi sento in colpa per qualcosa che non ho fatto io, né mio padre, né mio nonno, né un mio avo, ma un imbecille in un palazzo coperto d’oro mentre mio padre, mio nonno, il mio avo sconosciuto, magari moriva per i suoi capricci. Sentiti tu in colpa, perché io non me lo sento. Oppure vai da tuo figlio, guardalo negli occhi e digli “sentiti in colpa per quello che io ho fatto”.

Noi funzioniamo anche troppo bene. Vai tu nell’ex repubblica del Congo a fermare i proiettili con le mani, poi ne riparliamo.

Stai facenco un mucchio di casino confondendo non solo giudizi morali con situazioni fin troppo complicate, ma anche confondendo il mio giudizio su una persona con quello che “emerge” da media e dai palazzi del potere.

“La qualunque”.

Sei libero di andare a sperimentare qualunque altra forma attuale, o passata, di sistema politico o sociale. Spoiler: poi torna qui a darmi ragione.

No, certo, immagino che gli altri dovrebbero proseguire con la loro strada. Immagino poi che il fatto che tu sopra abbia citato alcuni esempi pessimi come tali, non sia in contraddizione con quanto tu sostieni.

Chiariamo un punto che è evidente che ti sfugge: “Meglio” non vuol dire “Ottimale”. Meglio vuol dire che tra tutti, è il luogo e il sistema in cui vorrei vivere. Perfettibile? Sicuramente sì. Una merda? prova gli altri e poi mi dici.

Questo nel momento in cui avrai risolto i tuoi sensi di colpa, si intende.

Spoiler: se ora vivono un benessere migliore di quello del passato, se ora sono competitor, è anche perché in passato abbiamo assegnato loro dei ruoli produttivi. Vuoi vedere che la globalizzazione non è stata un completo sfruttamento ma anzi, una premesse necessaria al suo sviluppo? Guardati quante persone morivano di fame quando eravamo piccoli, guarda quanto ne muoiono oggi. Schifo? mica tanto.
Però immagino che continuare a dirci che sono nostre tutte le colpe ti abbia portato a non vedere la realtà delle cose.

Non abbiamo imparato un tubo dalla storia, ma non “noi” come occidentali, ma “noi” come individui che dicono che il mercato è brutto, non dovremmo fare affari con la Cina eccetera eccetera. Storicamente chi era impegnato a mercanteggiare, non aveva tempo per la guerra. Quando ha iniziato a fare la guerra, ha dato inizio al suo declino.

Il mercato, a differenza della guerra, è un gioco Win-Win. La guerra è lose-lose.

Mai parlato di “cultura migliore”. Bastonatemi quando citerò caso mai dovessi affermare una cosa del genere.

Provo a limitare le citazioni per risparmiare tempo e sperando di essere più sintetico … prima o poi ci riuscirò :smiley:

Io sensi di colpa non ne ho, però è innegabile che le nostre società hanno delle responsabilità storiche su come si è sviluppata la società globale.
Quindi se godiamo i frutti delle politiche fatte in passato e giusto prendersi le responsabilità dei costi.
Per esemplificare in modo concreto e più vicino alla nostra quotidianità, quando accetti una eredità, devi pagare anche i debiti del defunto.

La nostra generazione, quelli che hanno votato negli ultimi 30/40 anni, le uniche responsabilità che si può assumere sono relative alla crisi climatica.
Bisognava agire almeno negli anni '80/'90, ma la tematica è sempre stata di secondo piano ed ora ne pagheranno i costi i vostri figli.

Discorso globalizzazione.
Quando vai mettere una fabbrica nel terzo mondo, ci vai perché il costo della manodopera è nettamente più basso, tu ci guadagni e loro pure perché hanno un lavoro.
Il punto dolente sono le condizioni di lavoro. Nessuno governo in quel caso parla di violazione dei diritti umani.
Vuoi far rispettare i diritti umani ? Fai una legge che quando vai ad aprire una fabbrica, fai lavorare 40 ore alla settimana, con condizioni di lavoro decenti, assistenza sanitaria, ecc…

Quello che mi rende molto critico è che i nostri governi non agiscono sulle questioni che possono risolvere, ma si impegnano a criticare gli altri, cosa decisamente ipocrita.
Per fare un esempio banale, Biden ha detto che la morte di Navalny è colpa di Putin, etc…
Quindi se morisse Assange di chi sarebbe la colpa ?
Iniziate a liberare ad Assange (che potete farlo), poi parlate.

Premesso che io guardo avanti, non sarei così sicuro.
Personalmente alla Cina direi di ampliare l’accesso ed il coinvolgimento al partito della gente, cercando di sfruttare la nuove generazioni che hanno ricevuto una formazione scolastica.
Mi pare la strada migliore verso la democrazia, visto che la qualità dei governi democratici tende ad essere una media della qualità generale dei votanti.
Agli occidentali, direi che visto che siamo usciti dalla caverne da qualche tempo, sarebbe ora di eliminare i clan (partiti) e creare un organo in cui tutti i cittadini che vogliono occuparsi dell’amministrazione del paese possono iscriversi partecipare alla sua vita, etc…
Da questo fai uscire i candidati al parlamento che la gente eleggerà.

Cmq domandone SF :grinning::
Tu saresti rimasto ad Omelas ?

“Delle” responsabilita’, ma vanno dimostrate che senza quei fatti il nostro benessere sarebbe stato diverso e di molto inferiore.

“Godiamo” in assoluto o ponderato su quello che quella specifica politica ha portato? Adesso non e’ che un torto fatto in passato e’ una cambiale in bianco per il futuro. Un po’ troppo comodo.

Tutte cose che e’ lo stato a dover dar. Le multinazionali non possono e non dovrebbero sostituirsi allo stato. Hai riflettuto per un secondo cosa significherebbe questo? Al di la’ del fatto che stai attribuendo alle multinazionali le colpe della mancanze dei governi locali. Eddai.

Assange perche’ e’ in prigione? E Navalny perche’ era in prigione? Quante volte si e’ tentato di assassinare Assange? Quante volte Navalny? Quali accuse artefatte sono state rivolte ad Assange, quali a Navalny? Quali leggi ha violato Assange, quali Navalny? In quali condizioni e’ detenuto Assange, in quali condizioni era detenuto Navalny?

Posto che ritengo, personalmente, che Assange abbia commesso in crimine in favore del miglioramento della societa’, e che quindi per molti versi le accuse siano ingiuste, perche’ dovremmo liberarlo tout court e non, per esempio, chiedere un processo giusto, rapido, equo, trasparente?

Riguardo quest’ultimo, ti invito a confrontare quanto e’ stato seguito dalla stampa e a un fatto che dovrebbe aprirti gli occhi: perche’ qui puoi apertamente criticare come Assange e’ stato trattato, mentre non puoi fare lo stesso con Navalny?

Inizia a pensare a questo, poi, casomai, potrai confrontare i due casi.

Si, certo, belle parole. Vai in Cina a dirle. Poi torna a qui, se te lo permettono, a dirmi che avevi ragione.

Sono felice di annunciarti che e’ puoi gia’ fare cosi’.
Certo, ti servono soldi per la tua campagna elettorale, e quindi se sei piccolo ti devi organizzare in gruppi… ops, si chiamano partiti.

PS: per favore non perdere tempo a dirmi che il sistema partitico e’ chiuso, perche’ gli odiati 5 stelle ti hanno appena dimostrato che non e’ cosi’. Anzi, pure il cittadino medio, e quello mediocre, e’ in grado di partecipare alla vita politica . Certo il risultato e’ un po’ quel che e’.

Poi non è che il nostro sistema sia perfetto. Succede continuamente e su cose molto più banali che un potere debordi ben al di fuori dei suoi limiti, quelli imposti dai padri costituenti. Il caso Pifferi è allarmante perché in pochissimi se ne sono occupati. Ma la differenza è che nei paesi meno civili, non ci puoi fare nulla, neanche parlarne, neanche scioperare, neanche pubblicare un articolo, perché non è solo il potere che ha il capo, ma tutti i poteri del sistema che sono marci.
Ma nel nostro sistema, imperfetto, almeno possiamo occuparcene. Il nostro sistema, imperfetto, nato dalle crisi e dai conflitti del passato, ha gli strumenti per guarire.