Sono andato a vedere. Ho deciso che non seguo, sennò finisce che faccio un mazzo così a chi lo ha proposto.
Cioè, un breve estratto:
a) Discorso diretto
Il discorso diretto è uno dei modi che offre il linguaggio per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso da quello che dà luogo alla riproduzione.
Così, ad una frase come quella dell’es. (1) corrisponde la riproduzione in discorso diretto (2) (Mortara Garavelli 2012: 429):
(1) Vattene, adesso!
(2) «Vattene, adesso!» mi disse
Nella forma diretta si possono riportare testi scritti o parlati che sono stati (o si suppongono) già realizzati, come in (2), oppure non realizzati dal parlante a cui si attribuiscono (Mortara Garavelli 2012: 431).
Ad esempio:
(ci sono altre 3000 parole, dopo, con citazioni ed esempi tratti da autori o linguisti più o meno noti, circondati da frasi misticheggianti, che , decodificate, a me sembrano proprio acqua immobile)
Una nostra conoscenza legge e ringrazia, ma nel suo ringraziare c’è un segnale chiaro, come in “grazie, non c’ho capito un’acca, quindi deve essere una roba forte”.
Niente, non ce l’ho fatta a tenermi, ho risposto:
[G. p]ha scritto: [↑]01/03/2023, 18:36) dovrò fare più letture per capirci qualcosa, ma è spiegata bene
No: se, per capirci qualcosa, bisogna fare più letture, non è “spiegata bene”.
il discorso diretto è uno dei modi che offre il linguaggio per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso da quello che dà luogo alla riproduzione.
Traduzione:
il discorso diretto serve per annunciare/far sapere (anche “far dire”) quello che è stato detto (o si va dicendo o sarà detto o si sarebbe voluto dire) al di fuori di quello che stai scrivendo o dicendo tu nel momento in cui scrivi, cioè anche quando riporti quello che hai detto ad altri o che avresti voluto dire. Ma mica solo quello. Il discorso diretto serve per far dialogare nella mente del lettore i personaggi in scena.
La seconda non usa meno parole della prima, ma scommetto che non solo è più chiara, è anche più completa.
Faccio anche un esempio assurdo, tanto per far capire che non serve scomodare grandi autori, per questo:
Ero lì che stavo andando quando si è aperta la portiera e il ciclista davanti a me ha gridato: — Nemmeno una virgola, in quella frase, ma ti pare? Assassino! —. Chiara prova che tanto sano non fosse già da prima, no?
Che poi: assurdo per voi. Io quel ciclista lo capsico benissimo.
Meglio che non ci torni o finisce in rissa.