City Of Blades - Robert Jackson Bennett

Titolo: City Of Blades
Titolo originale: City Of Blades
Serie: The Divine Cities - Secondo Volume
Autore: Robert Jackson Bennett
Lingua Edizione: Inglese - Difficoltà di lettura media, non vi sono termini tecnici, ben scritto, senza utilizzare un linguaggio ricercato.
Editore: - Broadway Books (Penguin Random House)
Genere: Antimilitarismo, Fantasy
Data d’uscita: 26 Gennaio 2016
Pagine: 484
ISBN: 9780553419719 (ISBN10: 0553419714)

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Sinossi: A generation ago, the city of Voortyashtan was the stronghold of the god of war and death, the birthplace of fearsome supernatural sentinels who killed and subjugated millions.

Now, the city’s god is dead. The city itself lies in ruins. And to its new military occupiers, the once-powerful capital is a wasteland of sectarian violence and bloody uprisings.

So it makes perfect sense that General Turyin Mulaghesh — foul-mouthed hero of the battle of Bulikov, rumored war criminal, ally of an embattled Prime Minister — has been exiled there to count down the days until she can draw her pension and be forgotten.

At least, it makes the perfect cover story.

The truth is that the general has been pressed into service one last time, dispatched to investigate a discovery. For while the city’s god is most certainly dead, something is awakening in Voortyashtan. And someone is determined to make the world tremble at the the city’s awful power again.

Opinione
Secondo volume della trilogia The Divne Cities, finalista al Locus Award ed al Goodreads Choice Award nelle sezioni Fanatsy, il volume riprende parzialmente l’ambientazione ed i personaggi del precedente City of Stairs, ma la vicenda è completamente indipendente.
Come per il romanzo precedente i personaggi sono ben caratterizzati e si fanno subito apprezzare, l’ambientazione viene svelata progressivamente rimanendo originale senza risultare troppo “aliena”, questo consente di mantenere il lettore interessato al romanzo mentre viene sviluppata la trama.

La storia è ambientata nella città di Voortyashtan, un tempo governata dalla dea della guerra, ora caduta in rovina con la morte degli dei e la scomparsa dei miracoli che ne garantivano la grandezza.
Durante la fase di ricostruzione, sotto il controllo militare dell’attuale nazione dominante, il generale in pensione Turyin Mulaghesh, eroe di guerra comparso già nel precedente romanzo della serie, viene incaricato di indagare sulla scomparsa di un ufficiale incaricato di analizzare le proprietà di un nuovo minerale dalle proprietà straordinarie scoperto durante gli scavi per la ricostruzione della città.

Prima della fine del libro lo consideravo inferiore al precedente, soprattutto a livello di trama. Il romanzo era interessante, i personaggi sempre piacevoli, ma c’era un tono più dimesso, il mistero che guidava la trama era, in un certo senso, poco incisivo.
Il finale però fa capire il motivo, ribaltando la visione e le aspettative con cui mi ero approcciato al romanzo.
Questo è un romanzo antimilitarista, che può essere accostato a classici come Il gioco di Ender o Guerra Eterna.
La trama è infatti utilizzata principalmente per illustrare le conseguenze della guerra su territorio, popolazioni e soldati; in sostanza come la guerra cambia la realtà.
Questa scelta è sicuramente coraggiosa, o azzardata, ma personalmente l’ho trovata convincente.
Il risultato è infatti di ottima qualità e dimostra come sia possibile utilizzare elementi sviluppati in un volume precedente per esprimere nuovi concetti e mandare messaggi diversi, più forti, o semplicemente enfatizzare degli aspetti di un opera che erano rimasti in secondo piano.

Nel complesso questo secondo volume è più cupo, focalizzato più sul concetto di guerra e sulle sue conseguenze, che su un mistero. Questo da lato può lasciare perplessi, o insoddisfatti, i lettori che cercano un seguito a City of Stairs, dall’altro conferisce un maggiore spessore alla trilogia, ampliando in modo inaspettato le tematiche trattate e la varietà stilistica.

Personalmente credo che potrebbe essere anche un buon romanzo da leggere durante le superiori, magari quando si studiano le due guerre mondiali.
Infatti riesce a far riflettere sull’impatto che la guerra ha sulla società, mantenendo la natura di un romanzo di genere.

In attesa di leggere l’ultimo volume, devo dire che questa si sta rivelando una delle trilogie più interessanti ed originali lette negli ultimi decenni.

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