E due.
Dopo aver infarcito di errori il libro “Riparatori del Tempo”, racconto simpatico con un target sui 14-17 anni, Milella (n’amica mia dei tempi in cui andavo in giro a spaccare i marroni a tutti sulle virgole, quindi circa un paio d’anni fa, che adesso invece no, eh?) fa il bis con " SERAFINA TRA LE OMBRE DEL TEMPO", prequel dell’altro volume.
Già vedo che somatizzerò tantissimo leggendolo: la sintassi di Milella è quantomeno un arabesco.
Farò sapere anche di questo.
Nel 2203, Serafina è una bambina solitaria ed emarginata. Mentre osserva di nascosto un suo compagno di scuola in difficoltà, scopre un alleato inaspettato: Entità, un misterioso essere dotato di straordinari poteri che utilizza per aiutare, nel passato, coloro il cui futuro è segnato da dolore e sofferenza, sfruttando la sua capacità di viaggiare nel tempo.
Quattordici anni dopo, Serafina si unisce ai Riparatori del tempo, agenti speciali che, sotto la guida dello stesso Entità, saltano nel tempo per soccorrere persone prima che commettano un’azione sbagliata.
Durante una missione sulla Terra, Serafina genera involontariamente una realtà alternativa, mettendo il mondo sotto il dominio di un astuto nemico. Ora, gli agenti, guidati da Serafina, si trovano di fronte a una decisione cruciale: restaurare la realtà o accettare quella nuova, destinata a essere ricordata nei libri di storia. Le loro scelte porteranno a drammatici epiloghi, modellando il corso delle loro esistenze.
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ehy, @Fedemone , un po’ di entusiasmo, dai.
Mah, insomma, la sinossi non mi invoglia
Intanto io l’ho iniziato, e sono a circa un terzo.
Allora, lo dico: è scritto anche bene (sì certo, è Milella: sto riempiendo un file di istruzioni su cosa cambiare…Però i typo, quelli veri, a ora sono esattamente due, quindi non male, dai), poi la storia prende.
Certo, il target è 9-16 o 10-17 (preadolescenti/adolescenti) @HC , a tua figlia piace la fantascienza? C’è anche un pizzico di romanticismo adolescenziale, dentro. A mia figlia non posso proporlo: mi avrebbe picchiato col vocabolario di greco già a 10 anni, a costo di farselo prestare dal fratello…), ma si fa leggere anche a essere dei vecchi brontoloni.
Non Asimov, certo, non la Rowling e nemmeno @salvatore.mulliri. Ma Milella, al netto di un paio di consecutio traballanti, racconta una storia che fa anche piacere seguire.
Suggerito a chi ancora parla al suo bimbo interiore e ne ricorda i sogni e i patemi.
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Finito l’altro ieri o giù di lì. File con le correzioni inviato, recepito e, stranamente, apprezzato.
Dunque, come detto è un racconto adatto ai teen ager, scorrevole e, tutto sommato, anche ben scritto. La storia, che sembra semplice, intriga e si complica in modo coerente e piacevole: azione, giallo, suspance non mancano. Certo, per un adulto, qualche passaggio/personaggio risulta un po’ ingenuo, ma col target ci sta. Poi Milella è abbastanza creativa, dai.
Nota a margine: la bimba di sette anni che dice al dottore “a me mi piace”, è a posto così, non si deve correggere.
Mai sottovalutare la pericolosità dei cellulari. Meno male che ripasso spesso.
“Grazie” l’ho detto?
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