Bugie da raccontarsi (un quesito a chi legge)

Spesso per qualche meccanismo inconscio e soprattutto quando non ci piace guardare in faccia la realtà, la nostra mente si costruisce delle idee errate che nel tempo si trasformano in convinzioni.
Se però vogliamo capire dove sbagliamo e perché incorriamo spesso negli stessi meccanismi errati, proviamo a interrogarci con sincerità, solo così impareremo a raccontarci la verità.
Per iniziare a stare meglio con noi e con gli altri iniziamo a eliminare alcune bugie e smettiamo di mentire a noi stessi.
Queste sono per me le menzogne peggiori da raccontarsi.
Vi siete mai raccontati una di queste bugie?

  • Ho bisogno di qualcosa d’altro per essere felice -
    Nel momento in cui siamo arrabbiati, tristi o infelici perché ci manca qualcosa, stiamo perdendo l’occasione per apprezzare ciò che abbiamo in quel momento. Il raggiungimento della felicità non è altro che il saper godere del qui e ora e non la si ottiene rimandando.
  • I miei sogni sono impossibili -
    Sogni e speranze sono il motore della nostra vita e nessuno ha il diritto di portarceli via, nemmeno noi! Quindi non crederti quando ti convinci di non avere più l’età giusta per quel progetto, o quando ti ripeti che il tuo sogno è irraggiungibile.
  • Fallisco e quindi sono un fallito -
    I fallimenti fanno parte della vita, e soprattutto indicano che hai provato a buttarti in una determinata cosa. Hai tentato e non è andata bene: questo non vuol dire che tu sia un fallito ma semplicemente che stai correndo per provare a realizzare i tuoi sogni. .
  • Non ho bisogno di nessuno -
    Nella vita adulta è importante imparare ad essere indipendenti e sapersi arrangiare; questo però non significa che non abbiamo bisogno di nessuno.
  • Non ce la posso fare -
    Se dovessimo essere obiettivi quando ci buttiamo nelle cose non siamo mai pronti al 100%; ciò accade perché di fronte alle novità dobbiamo abbandonare la nostra zona di comfort e affrontare le paure.

Penso che le cose stiano così, voi che ne pensate?

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Ovviamente sì, spesso smentite poco tempo dopo.

Le menzogne che mi racconto sono diverse.

Tipo:
C’ho ragione io.
Sbagliano gli altri.
O, in versione alternativa:
C’ho diritto io.
Gli altri sono prepotenti. Di più il Jabba, non serve che lo scriva, vero?

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ce le ho anche queste

Io ho un’autostima sparata a mille.

Non mi faccio nessuno dei problemi appena citati.

Però come vado in paranoia io…

Credo che purtroppo molte persone siano state educate con queste “bugie”. Le sovrastrutture, sistema economico e modelli educativi e lavorativi, hanno inculcato l’idea che la felicità e il successo siano oggetti da ricercare e ottenere.

Anche, ma nel “c’ho ragione io e torto gli altri” o, se vuoi, nel pensare di ricordarsi le cose per come siano andate (anziché tener presente che la nostra memoria è un film in bassa risoluzione riscritto continuamente con una certa fantasia), la Società è abbastanza innocente: si tratta di un bug molto umano.

E qui entriamo pesantemente nel campo dei bias cognitivi con i quali finiamo per gestire la percezione di noi stessi e degli altri

Esatto: voi e gli altri sbagliate un sacco, ecco.

:bgreed:

Mi riferivo al post di Luke. Sai bene come la penso nel " ch’ho ragione io e torto gli altri".
Il dubbio! Il dubbio, sono più di duemila anni che esiste e pochi lo applicano.
Quanto male ha fatto la superbia l’uomo.
Ma tu lo sai, io vedo le cose in maniera diversa.

A proposito delle cose che ci raccontiamo per convincerci di qualcosa c’è un nuovo raccontino pubblicato ieri su Forevera Books https://www.forevera.net/i-nuovi-ricordi/

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Persino quella casa che avevano comprato, la mansarda con la vista sul borgo antico [<- virgola] le faceva paura,[<-punto e virgola] tutto le sembrava precario e instabile.[<-virgola] Tutto si rompeva: dopo la sua morte [andrebbe messo a fine frase “dopo la sua morte”] era come se le cose avessero deciso di smettere di funzionare per protesta.

E ho solo gettato un occhio veloce alle prime righe, che adesso non posso.

Mando un pm a notte fonda.

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Non so bene come rispondere, perché se dicessi di no, mentirei e se dicessi di sì, non saprei inquadrare…

Tra le bugie che mi dico invece: gli oggetti mi osservano .
Ma è falso, non mi degnano di uno sguardo!!

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@Fedemone Certi oggetti che si chiamano telecamere, smartphone e tablet ci osservano eccome. Una volta ho colto sul fatto anche il microonde

E ti fanno l’occhiolino?

Solo quando dimentico la pastiglietta

Una volta ho visto un oggetto prelevare 500 € al bancomat e un altro imbestialito ed urlante che rincorreva un cane…:smile:
Poi per fortuna sono intervenuti i carabinieri e tutto è andato apposto :wink:

Non l’ho capita

Azz! Ho fatto tardi col libro del Boss delle Virgole, e mi son scordato questo - adesso devo uscire, ma poi ci riprovo

Virgole? :grin: