Questo è il ballo in maschera dove
nessuno deve innamorarsi.
Specchi e arazzi istoriati impreziosiscono la suggestionante festa. Ci sono gatte, guerriere, diavoli e dei. Ogni capriccio lussurioso è presente. Questa briosa pleiade ha solo due obblighi: non parlare e non gesticolare. Si può conferire solo con gli sguardi e con il contatto delle mani. Io sono remoto con la sconvolgente dama dagli occhi ambrati. Stretta in un corpetto sensuale, esaltata da un voluminoso ed elegante vestito da ballo di un delicato colore azzurro: è Afrodite. Ridiamo facendoci beffe dei festanti finché non giungono due guardie che ci congedano malamente. Trasgredendo il cerimoniale usciamo dardeggiando di baci gli smarriti festanti. Ancora pochi attimi e finalmente conoscerò il suo nome.
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O questa è la festa in maschera, oppure questo è il ballo in maschera.
Poi vedi tu.
Io comunque mi faccio beffe, al plurale, che una beffa sola ci sta, ma lascia un po’ il tempo che trova.
Fanno 50 svanziche.
Grazie