Blasfemia a gogo, body shaming e molto altro

La vera storia

Lazzaro si alzò e si levò il sudario. La puzza lo stava riuccidendo.

Vide una moltitudine di pezzenti che urlava: ─ Lazzaro salta! Lazzaro alza le braccia! Lazzaro fai una giravolta!

Insomma tutti volevano vedere il resuscitato, il non-morto, insomma lo zombie fare qualcosa.

E lui, tranne verificare quanto puzzasse, non faceva nulla.

Di fronte a lui Gesù aprì le braccia per accoglierlo, ma Lazzaro guardò a destra, poi a sinistra, fece due passi veloci e al terzo spiccò il volo.

─ Che figata! Gridò Lazy, per tutti i morti in paradiso era noto come “Lazy il magnifico”, erano bastati pochi giorni in paradiso per farlo diventare quasi come una rockstar.

Quando fu chiaro che stava per tornare sulla terra, tutte le anime del paradiso fecero la coda per salutarlo con invidia, dopo un po’ il paradiso diventa noioso, o come dicono gli angeli: ─ Bello è bello però due botte mi piacerebbe ancora darle!

Gesù vedendo volare Lazy, anche a Lui piaceva il nome Lazy, si adirò e lo seguì a velocità supersonica.

Erano giorni che stava provando il numero dello zombie e questo imbecille non solo non gli resse il gioco, ma scappò volteggiando tra le nuvole. ─ E che cavolo!

Nel frattempo, gli apostoli sentirono il boom sonico di Jesus (a Gesù piace molto la versione del suo nome in lingua americana che suona tipo Gisas, fa molto cowboy) e pensarono che stesse arrivando la fine del mondo e che Gisas stesse scappando lasciandoli lì a morire, non sapendo se potessero tornare zombizati, andare in paradiso o andare la cattivone Satan.

─Lazy torna qui! Disse Gisas

Lazy: ─Col cavolo. Non voglio più fare il trucco della fossa. È ora di smetterla con questo gioco. I pescatori ci abboccano sempre e io non mi diverto più.

─ Fermati parliamone. Disse Gisas.

Lazy: ─ No.

Per ridurre la velocità di Lazy, Gisas lo rese pesante e grosso e gli urlò ─ Fermati stai andando troppo a nord, lì fa freddo cane!

Lazy: ─ No! Non torno! Piuttosto divento pastariano!

Gisas sempre più arrabbiato gli fece crescere una pelliccia bianca su tutto il corpo, da una parte per proteggerlo dal freddo, era pur sempre un suo amico, dall’altra perché doveva pur far qualcosa per spaventarlo.

A velocità di planata, Lazy scese nel bosco innevato, si spogliò dei vestiti ormai stretti e corse verso la montagna. Entrò in una grotta e si nascose.

Gisas sorvolò la zona in modalità elicottero.

Faceva “tum, tum, tum” con la bocca, però gridando!

Con la vista termica trovò Lazy e gettò bombe di perforazione per farlo uscire dal rifugio.

Si lettori, bombe di perforazione, Gisas poteva tutto e sapeva tutto, e aveva accesso al brevetto rubato all’ufficio brevetti di Paradise City dove il tempo non è lineare, dove tutto deve succedere, ma è già successo.

Gisas vide Lazy buttarsi da un dirupo in mezzo agli alberi, stile Rambo ma più ciccione e espressivo.

I rami contro cui sbatteva gli fecero perdere buona parte della pelliccia che lo proteggeva, poi nudo corse lungo il fiume.

Intanto dall’alto Gisas controllava la fuga di Lazy, Tum, tum tum. Poi cercò la musicassetta de “La cavalcata delle Valchirie" così, tanto per spaventare Lazy.

Lazy si imbatté in Satana con cui fece un patto: protezione in cambio di nuove sembianze ossia da ciccione ubriacone. Il patto fu sancito e in preda all’euforia Lazy gli svelò il trucco del come diventare zombie.

Gisas non lo avrebbe mai trovato, era un genio.

Satan però, bastardo dentro, lo fece anche alto 2 metri e 40.
Per Lazy ora, l’Umanità sembrava composta solo da nanetti.

Gisas abbandonò le ricerche e mentre sorvolava il mediterraneo studiò un nuovo trucco per sostituire il Lazy.

Gisas: ─ E se arrivassi in Palestina su un Eurofighter? Troppo avanti? E se mi lanciassi con il paracadute? Uff ridicolo. Trovato! Atterrerò a bordo di un carro trainato da renne! Sai che figata, ricorda molto zio Zeus.

Intanto per il ciccione Lazy la vita buttava male, c’era poca gente in Lapponia e le donne erano brutte e troppe.

Intanto il nuovo press agent di Gisas, nella sua incompetenza, non riusciva ad inventarsi nulla per aumentare i follower, cosa che fece incazzare non poco il capo, tanto da sentirsi minacciare di lancio in un buco nero, che sebbene non sapesse cosa fosse, suonava molto,molto,molto male.

Alla fine l’amicizia trionfa sempre!

Gisas e Lazy dopo 2000 anni si whatupparono per incontrarsi a Cuba, Fidel ormai era morto e tutti sapevano che non sarebbe mai stato zombizzato per tornare.

Dopo 8 eufemismi a testa decisero di creare una nuova joint più redditizia.

L’ovest dell’Atlantico sarebbe stato gestito di Gisas con una nuova line up composta da tre tizi con occhi verdi sul cammello e due fotomodelli per genitori adottivi.

Lazy si prese l’est dell’atlantico e le renne con il carro.

Lazy decise che avrebbe lavorato solo pochi giorni all’anno, pochi ma intensi.
Prese un nuovo Pr che gli fece firmare contratti faraonici con una ditta che spacciava cocaina in acqua zuccherata. Insomma sembrava andare tutto bene.

Tranne che per i poveri pescatori palestinesi che a causa di un retaggio culturale di oltre duemila anni, appena sentono un boom, cadono nel panico e prendono a sassate qualsiasi cosa si trovino davanti. I ricordi atavici non si dimenticano facilmente.

Il signor Satan è tutt’ora sotto copertura protetto da Lazy e compare ogni tanto sotto numerosi pseudonimi nei siti dei fantascientifici.
Sta studiando su come abbandonare la terra. Da solo! Niente donne! Niente renne!

Finanzia progetti privati maskerati sotto i nomi più strani.

Fidel è in coda con il biglietto numero 666 per farsi zombizzare.

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scusa Babbano, non ho fatto la revisione dovuta, ci saranno molti più errori del solito

L’incipit è un colpo da maestro.

Ma una domanda sorge spontanea: quanto Franciacorta durante la prima stesura?

Adesso non so se darti solo l’elenco delle cose da correggere o riscrivertelo proprio.

Ma goderselo e basta?

Guarda che ti mando le renne supersoniche!

Certo, quello già fatto.

Poi, però, penna rossa in una mano e bacchetta nell’altra.

Che ci fanno le bacchette rosse nella mano pennuta? Vischio?

@il_Babbano

fai quello che ti rende felice!
(è il mio motto)

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Ahia… La vedo brutta…

Più tardi, ora ho da fare. Sappi che non hai passato l’esame, comunque.