Barare negli scacchi. [Era: Hans Niemann, prodigio o fedifrago?]

Bella storia, ma, come dicono anche lì, il fatto che tu vinca non vuol dire che hai barato - va provato, e con Hans non ci siamo.

Lo consideri un articolo tendenzioso? :smirk:

Io non sapevo della pastetta dei russi nel '62 denunciata da Fischer.
Né credevo che si riuscisse a truffare anche non rispettando la regola del tocco. Gli arbitri dormivano?

Ricordo la faccenda di Garry, ma aveva ragione lui: tu puoi sollevare un pezzo e arrivare anche ad appoggiarlo in una casa. Se però non lo lasci, puoi spostarlo in una casa diversa (ma raggiungibile dalla sua partenza).

Invece che qualcuno avesse cambiato idea dopo aver mollato un pezzo, e addirittura ne avesse mosso un altro al posto di quello in un torneo di alto livello lo sapevo ma lo avevo dimenticato - il problema è se l’arbitro non ha visto e quello che ha mollato il pezzo nega, che ni sa che è andata così.

Il caso di Azmaiparashvili è leggermente diverso: ha toccato il pezzo (e pezzo toccato è pezzo mosso), ha cambiato idea, ma il suo avversario non ha protestato. Se non chiami l’arbitro e te ne stai e giochi, poi si prosegue (è un po’ come quando si partisse coi colori sbagliati: se nessuno protesta entro la mossa 10, si continua così), e non c’è recriminazione che conta, se non ci sono mosse illegali (se invece ci sono, è un’altra storia).

Non ricordavo il caso del giocatore che aveva tenuto in mano la regina (mangiata) dell’avversario, il quale, dopo aver promosso un pedone e a corto di tempo, ha preso una torre e l’ha messa, rovesciata sulla scacchiera. Disonesto l’avversario che poi ha messo la regina tra i pezzi a disposizione facendo finta di nulla.

Ma tutto questo non ha niente a che fare con Niemann, che non ha fatto nessuna di queste cose. Bello anche il video, dei due giocatori attori, di cui uno con microfono nell’orecchio, e il commentatore che continuava a ripetere “sette anni fa, adesso si può fare di meglio” e “non c’entra con Niemann” . E via a ripeterlo. Assolutamente non di parte, no, perché ha ripetuto più volte sia che si trattava di due attori che fingevano di non sapere, sia che era “una cosa fatta sette anni prima” e che “adesso si può fare più facilmente” sia “Niemann” e anche che “non c’entra”. Io trovo questo video particolarmente inutile e ridicolo, e il fatto che sia dentro a quella che, altrimenti, sarebbe stata una storia interessante (e veramente non di parte), cambia tutto.

Sì, concordo. Vediamo almeno se alla fine Niemann otterrà qualcosa.

Di passaggio, @P7:

a proposito del tocco, guarda pagina 5.

Boh, basterebbe una videocamera puntata sulla scacchiera (non ci sono già?) e rivedere il filmato in caso di contestazione. Si può fare sul momento.

Dipende.
In un torneo - non la finale del campionato del mondo - potresti avere 10/20 video da dover verificare. Se anche ci metti solo 5 minuti per ciascuno, parliamo di di 50-100 minuti. Non è poca cosa. Poi non è detto che risolvi anche col video: e se mancano pochi millimetri, ma la mano copre la visuale?

Allora un paio di videocamere almeno. :grin:

Parlano a suocera perché nuora intenda.

Aggiornamento: Chess.com ha chiesto formalmente alla Corte distrettuale del Missouri orientale di archiviare la causa per diffamazione intentata da Niemann:

C’è un punto che mi ha fatto sobbalzare sulla sedia, traduco direttamente:

Se la corte non dovesse essere d’accordo con Chess.com e Carlsen e ritenere irrilevante lo statuto anti-SLAPP del Connecticut, gli avvocati di Chess.com sostengono che le accuse di diffamazione di Niemann devono essere respinte anche in base alla legge del Missouri. Secondo loro, le accuse richiedono che l’imputato abbia pubblicato una dichiarazione diffamatoria “perseguibile”, cioè “oggettivamente falsa”. Inoltre, quando una dichiarazione presumibilmente diffamatoria viene fatta su un personaggio pubblico, il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti richiede che il querelante dimostri anche che la dichiarazione è stata pubblicata con effettivo dolo. Secondo Chess.com, nessuna delle loro dichiarazioni era oggettivamente falsa. Si tratta di opinioni e non dimostrano un’effettiva malizia.

Insomma, non erano dichiarazioni oggettivamente false o erano opinioni? A casa mia le due cose non coincidono, se non a volte.

Eh beh, non ci sono prove. Dunque erano solo opinioni, no? E io poso dire che tu sei un ladro, prove statistiche alla mano di tutti i bit che hai rubato più volte tra i 15 e i 17 anni. E te non puoi dire che ti sto diffamando, perché il tuo avatar è pubblico e la mia è solo un’opinione. Capito, razza di delinquente che non sei altro?

Lo dico, spero tanto che chess dot com, Magnus e Nakamura si ritrovino a pagare - anche poco, basta che paghino.

Eh… :person_facepalming:

Poi se pagano finisce che si rifanno su di noi… :sweat_smile:

Su di te: io sto lì finché è gratis, in realtà gioco altrove.

Beh, ho lasciato un commento

No, credo che mollerei anch’io. Mi accontenterei di Lichess e della mia scacchiera. O di altro che dovesse saltar fuori.

Perfetto. :+1:

Ci ho fatto anche una giunta, a proposito di: “the conspiracy claim fails for the independent reason that Niemann does not allege any agreement among the Defendants”.

In effetti, non ci sono accordi tra Chess dot com, Nakamura e Magnus. Poi, ci fossero, Hans non li ha evidenziati, quindi non contano.

Figurati, ormai mi è venuta la nausea da un pezzo per tutto il circo.

Tenete sempre presente che quello è legalese, conspiracy ha un significato più complesso di quello che intuiamo noi italiani non formati in materie legali americane.

In legalese sarebbe “associazione a delinquere”.

Mah, non esattamente, ne parlavo con un amico che ha una laurea in legge in America, creo sia una mezza via di mezzo tra l’associazione a delinquenti e il concorso esterno , una sorta di asso pigliatutto che a volte è un po’ complicato dimostrare e spesso assai utile come manganello .