Ovvio. Però insisto che non sia la stessa cosa - cioè per farlo in presenza, devi proprio studiare un sistema. Online, è un po’ come salire sul bus senza biglietto (ci tengo a precisare che mi è capitato praticamente una volta sola in una città straniera per un’emergenza, che io prima di usare la bici c’avevo l’abbonamento annuale e prima di quello andavo a piedi (che Otre spostati proprio). Ma ci siamo capiti, spero. Almeno, io e i portoghesi.
Per quanto mi riguarda le partite, on line o meno, devono rispecchiare il mio stile e il livello raggiunto fino a quel momento. Potrei chiedere un suggerimento a un motore per qualche mossa particolare, ma mi sembrerebbe di prendere in giro me stesso prima dell’avversario (per valutare mosse migliori c’è sempre la revisione post-partita). E lo dico nonostante m’incavoli quando faccio errori scemi.
Esatto, lo spirito giusto è questo
E aggiungo:
E’ per questo che gioco nudo e crudo (a volte anche svariando abbestia): perché se voglio giocare con un’ai, posso anche fare a meno di andare in internet a cercare gente, posso farlo pure offline, perdinci!
C’è tempo poi per scoprire come sarebbe andata SE avessi avuto il processore giusto. Tipo col matto in otto (che a volte non vediamo quelli in due, per dire, e pensavamo di aver sbagliato mossa, e invece l’altro ci ha risposto in modo strano.
Intanto ho dichiarato chiuso il thread di là, vediamo se riusciamo a concentrare le discussioni scacchistiche qui.
Ultimi sviluppi:
Spero che vinca la causa e tolga tutti quei soldi ai suoi accusatori.
E che finalmente si inizi a dire che il tuo avatar magari ti somiglia anche, ma può fare cose che tu non fai nel mondo reale.
Perché
Al momento non ci sono prove e nemmeno solide teorie su come Niemann potrebbe aver barato giocando dal vivo. A inizio ottobre però Chess_com aveva pubblicato un’indagine in cui sosteneva che Niemann avesse probabilmente barato in oltre cento partite online.
è come dire che se ti becco ad ammazzare persone in Doom, allora tu puoi ben essere l’assassino del delitto avvenuto in città oggi, anche se non ho capito ancora come hai fatto.
Adesso vediamo se Carlsen è un buon stratega anche nella vita reale oltre che negli scacchi (spoiler: no)
Secondo me è solo giusto che paghi.
Poi non cacceranno 100 milioni di euro: finirà che se ad Hans daranno 30 o 40 k dovrà solo essere contento, ma vediamo.
Altro articolo, che aggiunge dettagli:
Sembra che Niemann se la sia cavata discretamente al recente torneo.
Non poteva mancare la risposta di Chess.com:
Avvocati e non-avvocati online hanno già analizzato con attenzione la denuncia. L’analisi popolare più convincente finora è quella dell’approfondito scambio su Twitter di Akiva Cohen, avvocato civilista presso lo studio Kamerman, Uncyk, Soniker & Klein di New York, che evidenzia diversi problemi che Niemann dovrà superare, inclusa la competenza giurisdizionale e la dimostrazione di malizia effettiva.
Non so per chess.com, ma quella di Magnus, di malizia, è manifesta: ha preteso di estendere il virtuale al reale.
Intanto Hans può già portare il video dove giusto a lui passavano il radiometal detector sul fondoschiena, se deve dimostrare comportamenti discriminatori a seguito della diffamazione di Magnus.
Poi, un conto è dire “ha imbrogliato online in qualche partita”, un altro è sostenere che lo facesse sistematicamente (o nelle “centinaia di volte” annunciate anche da chess.com, se non ricordo male), che tutto può essere, online, ma anche darlo per certo, se non hai perso possesso da remoto del pc, diventa un gioco alla Khann: “è successo questo, poi questo e tu hai vinto. Quindi hai barato.” Ah sì? E se invece avesse avuto abbastanza margine da guardarsi anche una chat o le news o addirittura un film, nel frattempo? Fantascienza? Vi racconto questa:
Torneo Open, millenovecentoeunpezzo
Un mio collega dei tempi dell’università, molto più bravo di me, c’era andato
In un open a te, seconda nazionale, può anche capitare in sorteggio un candidato maestro.
Gli è capitato.
Lui ha giocato. L’altro gli ha detto: “va bene, gioco con te, ma sono un tifoso della squadra ics e voglio sentire anche la partita che si sta disputando adesso”.
Quindi il CM ha massacrato il mio amico a scacchi mentre ascoltava la partita con le cuffie, guardando la scacchiera distrattamente di quando in quando.
E no, non era in contatto con qualcuno che gli suggerisse le mosse: il mio amico, quando c’era un goal, sentiva il tifo anche come (modesto) eco dalle cuffie del CM. Non c’era proprio storia: lo batteva anche col 10% dell’attenzione.
Sì. Ma non vorrei che alla fine la causa la vincesse chi ha gli avvocati migliori e non chi ha ragione.
In che mondo vivi? Guarda che, di base, funziona così: per vincere una causa ci vuole che il tuo avvocato o il giudice non sia comunque in debito o pappa e ciccia con (o bisognoso di favori da) l’altro avvocato. La ragione da sola aiuta ma non basta. A meno che non sia uno scontro tra due nessuno o tra due pari pesi.
Appunto.
Comunque, anche se mi è stato subito sulle scatole, io tifo Hans.
Sì, almeno per quello che ha detto Magnus avrebbe diritto a un risarcimento. Poi non so se riuscirebbe a rivalersi anche contro Chess.com.
Dipende - quello che sta dicendo è che è tutto collegato.
Magnus con lui ha perso (dice) non solo quella volta e lo accusa di barare perché è l’astro nascente che lo detronizzerà (e data l’età dei due, può anche essere, se non ci pensa qualche altro giovane prodigio).
Magnus ha degli interessi economici, e anche chess com li ha.
Chess com lo ha bannato, pare, dopo le uscite di Magnus prima e sue poi, non quando (come sostiene il sito) ha dedotto che aveva barato.
Dunque una relazione c’è.
Hans dice che è per il peso di Magnus e dei suoi amici (Nakamura). Chess com dice che è perché lui, Hans, ha ammesso di averlo fatto due volte a 16 anni, e quindi doveva proteggere il buon nome del sito. Poi però viene fuori che dopo avrebbero collezionato prove di inganno in centinaia di partite.
E allora uno si chiede: se era così, c’hanno ragione i truffatori: l’importante è non ammettere mai, che sennò ti puniscono. Se invece lo sanno ma tu non ammetti, allora la fai franca - e le centinaia di partite in cui avrebbe barato? Perché dicono una cosa del genere? Per dimostrare che sono attenti e che chi imbroglia non la fa franca, se esce detto da qualcun altro, anche un paio d’anni dopo?
Tutto può essere, ma in chess com non si stanno comportando bene. Se fosse che vince chi ha ragione, un po’ di frecce Hans ce le ha. E dei collegamenti ci sono.
Lo dico: a prescindere dal fatto che online si appoggiasse o meno a qualche motore. Che poi, vorrei vedere la stessa analisi fatta sulle partite online di Magnus - aspetta, l’ha fatta Daviddol: stesso rate. Oppsss.
Non lo sapevo. Ma bisogna vedere se è analogo a quello strength rate che usa Chess.com per valutare i giocatori.
Questo mi sembra uno di quei casi in cui a sentenza non ci arrivano.
Allora come pensi che finirà?