Azienda Agricola Lunare

Magari è strano, ma è anche buono, secondo me.

Letto anche io e lasciato un commento lì.

Commenti approvati e pubblicati. Grazie.
Fedemone, più tardi ti rispondo che adesso non posso.

Oh niente fretta. Come scrivevo, non sono domande da risposta, ma l’impressione generale che non mi ha convinto tantissimo per quei motivi lì. Ovviamente è una scelta del tutto personale, più che di qualità.

Mi son permesso di dirgli qualcosa, perché per me al limite mancano dei passaggi, ma le sue obiezioni non sono le mie (che trovo alcuni aspetti più che plausibili, a parte il volersi suicidare in massa credendo anzi di salvare tutti - ci starebbe pure quello se ci fosse una campagna governativa a sostegno, stile campagna vaccinale. Però poi cozzerebbe con l’ignoranza delle cose del protagonista)

Fedemone ti voglio rispondere, perché mi hai donato il tuo tempo leggendo il racconto e hai scritto una sana critica negativa.

Questo racconto ha avuto una storia travagliata. Scritto in pochi giorni per una rivista, che non ha accettato quello precedente perché già pubblicato, è stato rifiutato per la pubblicazione di settembre.

Visto che la motivazione del rifiuto è stata banale, capisci quanto sia importante per me la tua critica e quella degli altri.

Eppure, credo che la storia tout court abbia la forza di raccontare quello che desideravo: non l’uomo nel futuro, ma un uomo proiettato nel futuro del futuro. Ho piazzato i personaggi in uno scenario dove già si è tentato di salvare la Terra dall’inquinamento, dalla sovrappopolazione,dalla crisi alimentare ed economica. Tutto è fallito e l’azienda agricola lunare è solo un’altra pezza, un altro rimedio di un’umanità che da molto ha passato il punto del non ritorno. Ti ricorda qualcosa?

Purtroppo i personaggi una volta delineati hanno una vita propria. Quando Petrov vede il bicchiere mezzo pieno, anch’io lo vedo mezzo vuoto. Tuttavia la sua trasformazione nel corso degli avvenimenti è interessante.

Non si possono centrare tutti i racconti, per fortuna ho degli amici che mi aiutano a crescere.

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Ti capisco, ogni racconto è sempre travagliato.
ti ho risposto principalmente di là, il succo è che preferisco o raccnti più “logici” o meno. Così trovo che l’idea di fondo (che tendenzialmente non condivido) abbia poca forza.

A me sì, come pure i comportamenti deliranti delle masse, il sorgere di nuove religioni e sentimenti polarizzati. È per questo che, alla fine, mi era piaciuto, nonostante inizialmente mi avesse lasciato perplesso.