Per l’impiccato, il patibolo, ovunque esso sia, è un palcoscenico: la sua morte è uno spettacolo pubblico; il suo è un trapasso tatticamente osceno, scioccante, intrinsecamente teatrale. Uno snuff – perché, vedremo, nell’ impiccagione amore e morte sono strettamente annodati – in presa diretta, in cui l’appeso si umilia fatalmente. D’altronde, passando per tutti i nodi della storia…
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