Titolo: All the Pretty Horses
Serie: Border Trilogy, primo volume
Autore: Cormac McCarthy
Editore: Picador
Genere: Western, Coming of age, romanzo storico
Lingua Edizione: Inglese. Abbastanza particolare. A livello di vocabolario non è complesso a parte un certo uso di slang, ma la struttura non è canonica, per esempio ci sono parti in cui risparmia parecchio sulle virgole
Data d’uscita: 10 dicembre 2010 (prima edizione Maggio 1992)
Pagine: 330
ISBN: 978-0330474672
Edizione italiana
Titolo: Cavalli Selvaggi
Editore: Einaudi
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Sinossi: 1949. At sixteen years-old, John Grady Cole is the last bewildered survivor of long generations of Texas ranchers. Finding himself cut off from the only life he has ever wanted, he sets out for Mexico with his friend Lacey Rawlins. Befriending a third boy on the way, they find a country beyond their imagining: barren and beautiful, rugged yet cruelly civilized; a place where dreams are paid for in blood.
A grand love story, Cormac McCarthy’s novel is about the passing of childhood, of innocence and a vanished American age.
Opinione:
Era po’ che avevo intenzione di leggere qualcosa di McCarthy, uno degli scrittori americani più apprezzati e famosi degli ultimi anni. … anche grazie alle trasposizioni cinematografiche di alcuni suoi romanzi ( Non è un paese per vecchi, vincitore di 4 oscar e La Strada).
L’idea era di iniziare con uno dei suoi due romanzi più celebri La Strada o questo.
La scelta è caduta su questo, in modo da decidere se proseguire o meno la trilogia di cui fa parte.
Il primo impatto con il romanzo mi ha lasciato un po’ perplesso.
Un po’ di slang dell’epoca (Texas anni 50) e l’assenza di molte virgole, rendeva un po’ difficile trovare il ritmo di lettura.
Nel momento in cui mi sono abituato allo stile il romanzo ha iniziato a scorrere senza problemi, mostrando un notevole capacità di coinvolgere.
La trama è lineare, due ragazzi di 16 e 17 anni partono a cavallo dal Texas e si dirigono in Messico in cerca di un lavoro come mandriani.
Il loro sogni di adolescenti si scontreranno con la cruda realtà.
Il romanzo si divide sostanzialmente in 4 parti, il viaggio, la vita nel in messico, i problemi e la chiusura finale, quella che maggiormente incarna lo spirito del coming of age.
In sintesi il romanzo è molto bello, non ho trovato difetti, la storia scorre e coinvolge, fornisce un contesto storico geografico, i protagonisti hanno una evoluzione interessante da una “innocenza” adolescenziale ad una maturità acquisita nelle sventure.
Anche lo stile alla fine risulta ideale per la storia e ne aumenta il senso di realismo.
Nel complesso un romanzo sicuramente da leggere, meglio in originale se si vuole apprezzare a pieno l’opera.