Aleph, J. L. Borges

[…]
Allora avvenne quel che non posso dimenticare né comunicare. Avenne l’unione con la divinità, con l’universo (non so se queste parole differiscono).
L’estasi non ripete i suoi simboli; c’è chi ha visto Dio in una luce, c’è chi lo ha scorto in una spada o nei cerchi di una rosa. Io vidi una Ruota altissima, che non stava avanti ai miei occhi né dietro né ai lati, ma in ogni parte a un tempo. […]

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