L’uomo col portatile in penombra (ma visibile), in un corridoio parzialmente illuminato, con giusto una figura sullo sfondo, fa molto isolato/misterioso/asociale, come ogni smanettone del virtluale che si rispetti. In bianco e nero fa anche luogo d’arte, che lui però consuma dal monitor (o forse non consuma proprio, perso in altri luoghi/compiti immateriali).
Perché allora non la terza, con un muro d’ombra, una sorta di quinta, che sembra separare il mondo dell’osservatore da quello del nostro uomo col portatile?
Anche secondo me la prima valorizza le modanature dei pilastri e l’atmosfera generale.
Il bianco e nero tende o ad ammorbidire carnagioni e ambienti o a rendere più vivo il contrasto, fino addirittura ad essere crude.
Qui sembra un po’ sprecato il B/N ma è solo un gusto personale
A me piaceva molto la terza, con il passaggio morbido dal chiaro allo scuro e poi al chiaro di nuovo, ma la quarta ha decisamente un perché.
Non ho ancora deciso e probabilmente deciderò soltanto nel momento di metterlo nell’album.