Tutto l'amore disperato delle cose

@salvatore.mulliri

Brutte notizie, ho comiciato a leggerlo.

Incipit mi è piaciuto

1 qundo ci sono i “ma” non ci sono mai le virgole, è corretto?

2 tirai ad indovinare… tirai a indovinare

3 rifusa un inutile mucchietto … non ne sono certo ma per me è " un’inutile mucchietto"

4 per quel file ( l’hai ripetuto 2 volte).
Pag 11 ebook.

Cmq, Salvatore scrivi un gran bene e il chip missilistico mi aveva fatto sognare :rofl::rofl::rofl:.
Poi l’hai trasformato in zombie. Per ora mi piace.

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no.
inutile: sia per maschi che per femmine
un mucchietto (maschile) → un inutile mucchietto
una inutile macchina → un’inutile macchina

un, una vanno con la parola dopo, non con “inutile”, quindi apostrofi se dopo ci va “una” (e non “uno”, perché - grazie al privilegio di vivere in una società maschilista - noi abbiamo “un”)
uno gnomo inutile → un inutile gnomo
una casssapanca inutile → un’inutile cassapanca

Dipende.
La virgola prima del ma non si mette quando il ma sia disgiuntivo tra due attributi/aggettivi:

era bella ma stanca

un vestito rosso ma opaco

Negli altri casi è preferibile mettere la virgola, però bisogna anche vedere frase, contesto velocità.
Alcuni considerano una virgola DOPO il ma un grave errore. Io non sono d’accordo se tra il ma e quello che sta col ma c’è un’incidentale:
Come direbbe Missiroli:

Frase veloce.

Volevo andare ma decisi di non farlo.

Frase lenta

Volevo andare, ma decisi di non farlo.

Frase babbana:
(volevo andare ma decisi di non farlo, sapendo che)

Volevo andare, ma, sapendo che (…), decisi di non farlo

Frase alternativa:
(volevo andare - ma sapendo - decisi di non farlo)
volevo andare, ma sapendo che(…), decisi di non farlo

Ok

,

Ecco, questo sicuramente sì, oggi. Una volta (ma diciamo 50 anni fa) si usava anche “od”, si metteva “ad” anche con lettere diverse dalla “a” e “ed” ogni tre per due.
Adesso “od” è praticasmente il male
“ed” sopravvive (ancora per poco) in alcune forme senza una “e” a seguire solo per farmi arrabbiare (ed io, ad esempio)
“ad” solo con “a” a seguire.

Ma occhio che ci sono eccezioni: dipende anche dalle consonati che seguono e…dalle virgole! :scream:

per esempio: la TrecCani:

Va segnalato che nella forma scritta la d eufonica non si segna prima di virgola: *arriva all’improvviso, ed, esattamente come le altre volte, in ritardo. Va inoltre segnalato che, mentre ed è abbastanza frequente in tutti i registri dell’italiano, od è raro nello scritto (dove suona burocratico e pedante) anche se si trova nella forma parlata.

Non mancano esempi di parole univerbate (➔ univerbazione) che traggono origine da locuzioni in cui è impiegata la d eufonica: adagio, da non confondersi però con quelle che presentano ad come esito della preposizione latina: adatto.

POSSIBILI ERRORI

Dagli esempi citati si potrebbe essere portati a desumere che è obbligatorio l’uso della d eufonica quando vi sia incontro di vocali identiche. Si incorrerebbe però in errore. Infatti:

(a) l’impiego della d con o appesantisce la catena fonica anziché alleggerirla, specie quando la vocale successiva è seguita a sua volta dalla d: sequenze come studio ed edizione, suoni od odori vanno quindi evitate;

(b) risulterebbero fuori norma sintagmi che hanno la d fuori del contesto indicato ma che sono, oramai, tanto stabilizzati nell’uso da risultare bizzarri se impiegati senza la d: ad ogni morte di papa, ad esempio, ad ogni buon conto, ad essi, ad eccezione di, ecc.;

(c) l’italiano contemporaneo è molto meno ostile allo iato di quanto lo fosse l’italiano letterario di base fiorentina; quindi è possibile fare a meno della d eufonica anche in caso di identità tra le vocali: ho incontrato Luigi e Enzo.

È opportuno evitare di estendere l’impiego della d eufonica ai più diversi contesti: andranno evitate quindi forme come ad ogni giro, baci ed auguri, caschi od elmetti.

il miglior consiglio lo trovi su una grammatica online (ma non fidarti troppo di quella, eh?):

Non vi sono dettami linguistici specifici sul corretto uso della d eufonica, pertanto, essendo uno strumento di ausilio alla pronuncia, è bene affidarsi a questa, in caso di incertezza: dove non si è certi se usarla o meno, facciamo una prova di lettura e affidiamo il compito di decidere al nostro orecchio; dopotutto, è l’effetto sonoro delle parole che vogliamo rendere il più armonioso possibile.

ora

Scrivete quindi:
Lisandro ed Ermia insieme a Demetrio ed Elena provano ad andare nel bosco.

No: dalle mie parti si dice “e Elena”
quindi:

Lisandro ed Ermia insieme a Demetrio e Elena provano ad andare nel bosco.

Perché ed Erminia ma non ed Elena? Perché Elena è il nome di mia madre. E io, fin da piccolo, rispodevo alla domanda:
— Come si chiamano i tuoi genitori?"
con:
— “Bruttto Bastardo” e “Elena”
.
.
.
.
.
.
ummm
forse dovevo metterla nel Thread del Jabba carabinierizzato.

okay: in realtà quello che fa la differenza son le virgolette, cioè il fatto che, anche quando lo dici, dopo la “e” usata in quel modo fai una pausa

Mi dimetto da correttore di bozze.

Ps
Però, la ripetizione è un errore!
Non c’è accademia che tenga

dimenticavo il discorso consonanti:

si sconsiglia anche di usare “ed” davanti a una parola che inizia per “e” seguita da “d” e anche da “t”. Avremo quindi: “e editore” e non “ed editore”.

ma dipende, appunto, da come ti suona la frase.

No, dammi retta: è il modo migliore per ridurre i propri errori. Quando pensi di averne visto uno, prova a googolare, vedere cosa ne pensano alcuni siti (non necessariamente solo l’Accademia della Crusca o la Treccani), così magari puoi cazziare con più gusto mentre impari qualcosa (o imparare qualcosa e non cazziare più per quella parola lì)

Dipende: se non è voluta…

Era pieno di stracci e di foglie. Stracci che la gente buttava, foglie che il vento muoveva. Lui era solo nel parco. Era solo e si annoiava terribilmente.

(Il_Babbano, inventata sul momento)

C’è un bellissimo esempio nell’avventura del nucleo Nasf che racconta i film Marvel scritta da Missiroli, dove un intero capoverso si ripete ennemila volte, con ripetizioni anche al suo interno chiaramente volute, per esempio.

Comunque devo ancora cimentarmi con l’opera di @salvatore.mulliri. Ricordo però che avevo trovato qualcosa anch’io nelle prime pagine. E sì, anche un “ma” che, forse, meritava una virgola prima.

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Rido perchè la ripetizione era stata causata da un editing di un altro refuso. Un copia incolla a fine pagina nell’editor kindle di Amazon (strumento praticamente obbligatorio) che non si comporta bene nelle interruzioni di pagina e suscita coloriti bestemmioni. Ad ogni modo non è presente nel cartaceo ed è stata già corretta. In ogni caso grazie di cuore.

Vorrei far notare che il tostapane citato nella prima pagina ha a che fare col titolo del forum dove, appunto, si parla di tostapane che funzionano :wink:

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Quasi perfetto, avrei usato “ma” al posto del “però”.

Certo, le regole stilistiche sono fatte per non essere violate se non sai quello che stai facendo. In fotografia, ad esempio, l’orizzonte storto o, quella dei terzi, è generalmente un grave errore, ma puoi violarla se hai un buon motivo per farlo. In musica per certe sequenze di note, che Debussy e Beethoven (nella nona in particolare) violavano allegramente per dare a posta un senso di affaticamento alla composizione. E tutta l’arte figurativa moderna dagli impressionisti a oggi. O credete che Klee, Mondrian, Munch, Picasso, disegnassero così perché non erano capaci di fare altro?

Sono assolutamente commosso .

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e si può dire

…ma, come dice poco dopo,

?

Sì, si può. Però devo vedere il resto della frase. La virgola dopo il ma ci sta se quella che segue è un’incidentale e il “ma” sta con quel che viene dopo:

Era una bella giornata e ICS passegiava lieto, ma, come si scoprì poco dopo, la tempesta era in arrivo.

= era una bella giornata e ICS passegiava lieto, ma (come si scoprì poco dopo) la tempesta era in arrivo

Anche se, per non far arrabbiare nessuno, si potrebbe pensare di scrivere:

Era una bella giornata e ICS passeggiava lieto, ma la tempesta era in arrivo, come si scoprì poco dopo.

Invece è meglio:
Era una bella giornata e ICS passeggiava lieto, ma la tempesta, come si scoprì poco dopo, era in arrivo.

Anche meglio così:
Era una bella giornata e ICS passeggiava lieto; ma la tempesta, come si scoprì poco dopo, era in arrivo.

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nel frattempo ecco il book-trailer in stile cyberpunk

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Nessuna Intelligenza Artificiale è stata sfruttata o maltrattata per i disegni e le animazioni

Male. Bot, ai e oggetti software vanno maltrattati. Tanto si ribelleranno e ci stermineranno tutti comunque.

Dicevano così anche dei televisori a colori

E comunque @salvatore.mulliri sta dicendo che i disegni che vedete li ha fatti lui (e un programma di grafica vettoriale), non un’AI al servizio di un Babbano, né un @Fedemone armato di penna blu.

Chapeau, Salvatore.

Comunque, qui c’è già uno che si è iscritto al canale (che non c’ha dentro niente, manco questo trailer), ti ha messo like e ti sta già chiedendo perché non c’è questo trailer.
Secono me è un troll, io lo bannerei.

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Usavo Youtube come punto d’appoggio per i video dei figli che sono tutti privati o non in elenco, però mi sa che pubblicherò qualcos’altro. Adeso il video è in elenco

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Capaci tutti dopo essere stati avvisati…

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