Splatter e gore: i cinque film più consigliati, a cura di Andrea Moretti

In vista dell'imminente Halloween, Andrea Moretti ci conduce in un viaggio nella cinematografia horror più sanguinolenta e deviante, dando spazio ai sottogeneri splatter e gore.


Questo è un argomento di discussione collegato all'originale su: https://www.letturefantastiche.com/splatter_e_gore.html

Primo:

August underground’s mordum

Film rozzo e amatoriale, girato con una telecamera a mano dal tedesco Fred Vogel.

L’atmosfera è lurida e malsana, le scene agghiaccianti e stomachevoli, con battute repellenti e deviate.

L’obiettivo, sicuramente molto riuscito, è realizzare un finto snuff movie, capace di sconvolgere lo spettatore: il filmato traballante che un qualunque psicopatico potrebbe creare per documentare le sue scorribande.

L’obiettivo, sicuramente molto riuscito, è quello di convincermi che questo film non fa per me.

Comunque, per gli amanti degli effetti speciali in low budget o modello anni '70, ecco il trailer

Secondo:

Guinea Pigs
Una produzione di film horror giapponesi anni Ottanta.

Vabbè, un po’ più vintage non ne abbiamo?

Terzo.

Cannibal Holocaust

Ecco, decisamente più moderno: 1980 preciso.
Ma occhio al grande significato nascosto:

lo splatter assume i toni di una critica feroce ai costumi e ai valori della società occidentale.

Davvero? E i che mi credevo che cercassero di fare soldi. Invece vedi? Non volevano mica…

Seriamente, pare che invece sia davvero un must.

Alla sua uscita generò subito grandi polemiche, per le reali uccisioni di animali rappresentate sullo schermo e per l’impressionante realismo delle sue scene. Talvolta viene anche falsamente additato come snuff movie e per questo motivo fu intentata una causa contro il regista
(…)

Nonostante le controversie, Cannibal Holocaust è considerato da molti un’interessante e cruda analisi della società contemporanea, nonché un lucido atto d’accusa contro i mass media, diversi anni prima di Assassini nati - Natural Born Killers.
(…)
È stato il primo film a sfruttare la tecnica del falso documentario, ovvero l’utilizzo di alcune scene filmate attraverso una videocamera amatoriale che segue i protagonisti nel loro viaggio.

Però non è il mio genere .
Comunque, il trailer: anni 80 con baffoni anni 70. Mah.

Quarto:

Nekromantik
In questo contributo tedesco, il linguaggio del gore assurge a poesia morbosa, dal sapore cimiteriale.
Il ritratto di un’ossessione necrofila supportata da un comparto sonoro da pelle d’oca.
A tratti pasticciato e amatoriale, rimane comunque uno dei prodotti underground più conosciuti.

E chi lo ha mai visto? ma quello del 1987? Sta roba qua?

un filmone imperdibile, proprio.