Pubblichiamo l'introduzione all'antologia Universi Smarriti. Il meglio della fantascienza italiana indipendente 2022 (Delos Digital).
Ecco, se questa introduzione mi trova in particolare disaccordo. Non che sia falso il concetto, per carità, ma lo trovo estramente riduttivo pensare che (usando le parole della Le Guin):
Tutta la narrativa è metafora. La fantascienza è metafora. Ciò che la rende diversa dalle forme narrative più antiche sembra essere l’uso che essa fa di metafore nuove, tratte da alcune grandi dominanti della vita contemporanea, come la scienza, in tutte le sue forme, e la tecnologia, e la prospettiva relativistica e quella storica, tra le altre. Il viaggio nello spazio è una di queste metafore; anche le società alternative e le biologie alternative lo sono; il futuro anche lo è. Il futuro, nella narrativa, è una metafora.
Così riduttivo che il saggio successivo citato, la smentisce. Illuminando così un altro pezzetto del grande puzzle della FS, ma secondo me rimanendo ancora non nel profondo. E mi dispiace che questa riduttività non sia minimamente accennata dall’introduzione che passa da palo in frasca senza colpo ferire lasciando il lettore avido di comprensione un op’ spiazzato (sappiate che non è la prima volta che ho letto introduzioni dalla logica poco chiara, sottovalutando sé stessi e svilendo i lettori).
Peccato…